Aereo

Il "punto di non ritorno". 

Facciamo un esempio per capire cosa è: avrete visto dei film in cui c’è un aereo che parte da un città per un viaggio, supponiamo di esplorazione in zone sconosciute. Il pilota dell’aereo, in base agli strumenti che ha davanti sa quanto tempo l’aereo potrà restare in aria prima di precipitare. Supponiamo che il tempo di autonomia totale per quel pilota sia di dieci ore. Ora se il pilota sta sorvolando l’oceano sconosciuto (dunque zone senza poter fare rifornimento), arrivato vicino alla cinque ore di viaggio, dovrà prendere una decisione molto importante: con il carburante rimasto (circa la metà) se torna indietro avrà la possibilità di atterrare sicuramente da dove è partito; ma se prosegue, mettiamo per due ore,  e poi decidesse dopo di tornare (con solo tre ore di autonomia), sa che non troverebbe altro che l’oceano che ha già sorvolato; sa che precipiterebbe prima di arrivare alla base. Quindi se decide di proseguire in avanti, dopo la metà strada, ecco che scatterebbe il punto di non ritorno. Magari il mare finisce ed inizia la terra e forse trova città con altri campi di atterraggio, ma potrebbe esserci solo il mare chissà per quanto ancora, e precipiterebbe in acqua.

Adesso riportiamo a noi questo esempio. Leggiamo questo passo:

Luca 17:26 Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell'uomo. 27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell'arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. 28 Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; 29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sarà manifestato.

Anche qui si parla di un punto di non ritorno, se ci fate caso. Ad un certo punto l’empietà sarà tale che Dio, dopo aver osservato bene, interverrà:

“il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave io scenderò…” (Genesi 18:20)

La differenza con l’esempio di prima è una sola: il pilota non sa cosa si troverà davanti, mentre il popolo di Dio lo sa sempre, infatti Dio ha sempre avvisato il Suo popolo: Noè era un predicatore e sicuramente avrà avvisato la sua gente:

“…. Noè [era] predicatore di giustizia, quando [Dio] mandò il diluvio su un mondo di empi”  (2Pietro 2:5b)

Che vogliamo dire? Che anche oggi, come una volta, ci sono dei predicatori che Dio considera giusti (giustificati per fede) e che salverà, ma saranno ascoltati? Questo mondo non sta forse procedendo verso il punto di non ritorno? La predicazione di oggi è tanto diversa da quella di Noè? Non tanto, perché l’empietà di oggi è tale che i giudizi sono stati già stabiliti da Dio, avverranno certamente e solo un rimanente sarà salvato. Cerchiamo allora di essere tra quel rimanente, tornando (a Dio), fino a che si può tornare.

R.R.

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