Albero

Infatti, dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore. (Ecclesiaste 1:18)

Molti saranno purificati, imbiancati, affinati; ma gli empi agiranno empiamente e nessuno degli empi capirà, ma capiranno i saggi. (Daniele 12:10)

In questa mia riflessione vorrei iniziare con un pensiero che sento nel cuore di trasmettere. Per alcuni potrebbero sembrare parole banali o molto elementari, pronunciabili da chiunque. Mi rivolgo sia a chi potrebbe pensare questo sia a chi, come me, ha compreso che senza Dio nella propria vita nulla ha alcun senso:

Signore, tu hai ragione noi abbiamo torto.

Signore, noi abbiamo peccato e Tu hai voluto perdonarci.

Benedetto sia il Tuo nome in eterno!

Bene, dopo aver espresso questo, vorrei trasmettervi ciò che il Signore mi ha messo in cuore riguardo i versi in oggetto.

In Ecclesiaste 1:18 troviamo degli spunti molto interessanti che riguardano la saggezza. Ora, leggendo dal dizionario online è scritto quanto segue:

Saggezza: “L'equilibrio nel comportamento e nel consiglio, che è frutto di una matura consapevolezza ed esperienza delle cose del mondo.”

Mi sono chiesta se il verso in Ecclesiaste stesse ad indicare la saggezza umana o quella data da Dio a chiunque apre il cuore a Lui. La risposta è stata subito chiara, perché in quel verso è descritta una condizione dell’anima contrita dinanzi alla scoperta di una scienza umana caratterizzata dal disfacimento spirituale.

Mi spiego meglio. La scienza è “L’insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.” Questa è la definizione umana ma se leggiamo le parole dell’Ecclesiaste noteremo il riferimento al dolore e all’affanno, condizioni tipiche dello spirito nostro quando viene messo difronte alla realtà del peccato e al bisogno di pentimento.

Questo verso è strettamente collegato a quanto troviamo scritto in Daniele 12:10.

È scritto infatti che negli ultimi tempi molti saranno “purificati, imbiancati, affinati” e che solo i “saggi” comprenderanno il vero significato degli eventi che si verificheranno, mentre gli empi resteranno nella loro ignoranza spirituale, frutto della loro empietà. Quindi se prima ho parlato di saggezza umana e spirituale, adesso collegherò quest’ultima alla chiamata di Dio rivolta ai credenti per la loro santificazione e consacrazione.

È scritto in 1 Giovanni 1:7 “Ma se camminiamo nella luce, com'egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.”

La salvezza in Cristo è stata rivelata in questi ultimi tempi, duemila anni fa o poco più, siamo dunque ben oltre i tempi del profeta Daniele e queste rivelazioni che all’epoca non erano comprensibili adesso per noi hanno e stanno assumendo sempre più chiarezza. Colui che accetta Cristo viene imbiancato e purificato da ogni peccato, ma nel verso 10 di Daniele è scritto anche che i salvati verranno anche “affinati” e che riceveranno un tipo di saggezza tale da comprendere determinate situazioni. Dunque, la saggezza come dono di Dio porta il credente, anzi, spinge il salvato per grazia alla santificazione. Questa condizione non ci esenta però dalle prove e dalle difficoltà della vita, che a volte sono permesse affinché lo Spirito Santo possa “affinarci” ovvero perfezionarci e spingerci alla consacrazione per farci trovare pronti quando il nostro Signore Gesù Cristo ci rapirà e ci porterà alla Casa del Padre.

Infine vorrei spendere qualche parola sulla saggezza umana. Questa può comunque essere frutto di un gran lavoro intellettuale, ci sono stati ed esistono tuttora grandi studiosi che applicano la loro mente alla conoscenza terrena, limitando il sapere alle cose che si vedono. Pensiamo ai grandi premi Nobel della cultura e della scienza. Bene, anche per raggiungere questi obiettivi umani c’è molto affanno, ma se questo tipo di conoscenza non viene messa al servizio di Dio per l’opera Sua è completamente limitata nel tempo e un giorno non avrà nemmeno più senso.

Voglio concludere con le parole dell’apostolo Paolo, in 1 Corinzi 13:8-13:

L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno e la conoscenza verrà abolita; 9 poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 10 ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte sarà abolito. 11 Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 12 Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. 13 Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l'amore.

A Dio la gloria in eterno!

V.D.S.


Correlazioni utili:

- LA SAGGEZZA DI DIO – 612 RP

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