Erba

Noi cristiani fedeli senza etichette, siamo chiamati a lavorare per la preparazione dei credenti al Signore che torna. Molti sono i punti che dovremmo avere chiari prima di lavorare insieme, al fine di non metterci a fare troppe discussioni come fanno gli altri. Uno di questi riguarda il concetto di libertà di Dio, su cui esprimo il mio pensiero. 

La libertà che viene da Dio è un dono che implica una responsabilità da parte dell’uomo, che deve usare la sua ragione e la sua coscienza per discernere il bene dal male e agire in conformità alla volontà divina.

Questa libertà non è assoluta, ma relativa al fine ultimo dell’uomo, che è la comunione con Dio e con gli altri uomini.

La libertà cristiana è quindi una libertà per l’amore simile a quello con cui il Signore ci amò e ci ama, che si esprime nel rispetto dei comandamenti e nella carità verso il prossimo.

La libertà sociale e politica inventata dall’uomo è invece una concezione che deriva dalla modernità, in cui l’uomo si pone come l’unico arbitro del suo destino e rifiuta ogni autorità superiore a sé. Questa libertà si basa sul principio della sovranità popolare e sui diritti umani, che sono giusti ma fin troppo idealizzati. La libertà sociale e politica ha il suo fondamento nel contratto sociale, cioè nell’accordo tra gli individui di costituire una società civile e uno Stato, rinunciando a una parte della loro libertà naturale in cambio della sicurezza e del benessere. Questa concezione della libertà può avere aspetti positivi, come la promozione della democrazia, della tolleranza, della partecipazione, della solidarietà e della giustizia. Tuttavia, può anche degenerare in un eccessivo individualismo, relativismo, nichilismo e consumismo, che portano a negare o a violare i valori morali e religiosi. In questo caso, la libertà sociale e politica diventa una libertà senza limiti né criteri, che si trasforma in egoismo, anarchia o libertinaggio. Questa libertà non è più al servizio dell’uomo, ma lo rende schiavo delle sue passioni, dei suoi interessi, delle sue ideologie o dei poteri dominanti. Questi termini: egoismo, anarchia o libertinaggio, a cui possiamo aggiungerne molti altri come secolarismo, nichilismo, anarchia, ecc., indicano una forma di ribellione contro Dio e contro il suo disegno di salvezza per l’uomo. 

Il cristianesimo ci invita invece a vivere una libertà responsabile secondo il pensiero di bene di Dio, e orientata al bene comune, che riconosce la dignità di ogni persona e il suo rapporto con il Creatore. Come l’apostolo Paolo in Galati 5:13a “Siete stati chiamati alla libertà; soltanto non fate della libertà un pretesto per vivere secondo la carne;…”

Una prima difesa per la buona libertà che viene da Dio è la consapevolezza di trovarci in un periodo in cui Satana si sta impegnando al massimo perché ha ormai poco tempo prima del ritorno del Signore. Per questo ad esempio semina con tutti i mezzi che ha (ad es. la propaganda mediatica basata sulle emozioni e le paure) dei falsi valori facendoli passare per valori giusti. L’ingannatore prima corrompe e realizza l’ingiustizia, poi sobilla le genti contro la stessa ingiustizia che lui ha realizzato; lo fa  mettendo famiglia contro famiglia, nazione contro nazione e quindi invece della libertà basata sull’amore di Dio, semina e fa crescere l’odio travestito da falsa giustizia fanatica e cieca, perché alimentata dal rancore delle ferite del passato. Infatti nelle continue ricorrenze per esempio degli eccidi storici (quasi ogni giorno si ricorda un fatto di sangue) si nasconde proprio questo: la lotta contro il perdono.  Il perdono è il motivo per cui Gesù ha dato la vita.  I primi a cadere vittime di questo sentimento di odio mortale sono i non-cristiani. Purtroppo però vi è anche una maggioranza di persone che si fanno chiamare cristiani  ma dipendono da spiriti di anticristi e da falsi profeti.

La giustizia di Dio sarà ben più potente di quella dell’uomo e non spetta a noi distruggere popoli o alimentare guerre in nome della “falsa libertà”. 

A noi, che siamo semplici cristiani senza altri aggettivi, spetta lavorare per ricondurre i cuori all’amore di Dio ricordando la necessità di una nuova nascita nelle coscienze guidate dallo Spirito Santo, nell’attesa del ritorno del Signore. Sarà Lui infatti che opererà con potenza, premiando il rimanente fedele con il rapimento e operando severamente e con vera giustizia sugli altri, con la potenza del Suo esercito celeste.

R.R.


Fonti: Bing IA, vikipedia, mydbook.giuntivp, vatican.va, treccani 

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