cielo con raggio di sole tra le nuvole

1 Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda.
O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall'alba;
di te è assetata l'anima mia, a te anela il mio corpo
languente in arida terra, senz'acqua.
2 Così ti ho contemplato nel santuario,
per veder la tua forza e la tua gloria.
3 Poiché la tua bontà vale più della vita,
le mie labbra ti loderanno.
4 Così ti benedirò finché io viva,
e alzerò le mani invocando il tuo nome.
5 L'anima mia sarà saziata come di midollo e di grasso,
e la mia bocca ti loderà con labbra gioiose.
6 Di te mi ricordo nel mio letto,
a te penso nelle veglie notturne.
7 Poiché tu sei stato il mio aiuto,
io esulto all'ombra delle tue ali.
8 L'anima mia si lega a te per seguirti;
la tua destra mi sostiene.
9 Ma quanti cercano la rovina dell'anima mia,
sprofonderanno nelle parti più basse della terra.
10 Saranno dati in balìa della spada,
saranno preda di sciacalli.
11 Ma il re si rallegrerà in Dio;
chiunque giura per lui si glorierà,
perché ai bugiardi verrà chiusa la bocca.

Qualche anno fa, quando il mio cuore iniziò a cercare veramente il Signore, mi capitò spesso di leggere questo Salmo. Non penso fosse frutto di una casualità, penso piuttosto che il Signore me lo mettesse davanti di proposito perché sapeva cosa sentivo dentro.

È scritto da Davide, un re unto da Dio che doveva regnare al posto di un altro dimostratosi disubbidiente in molte occasioni verso la Parola del Signore. Davide affrontò tante difficoltà prima di salire effettivamente al trono d’Israele, e per molti anni si è nascosto da Saul che lo voleva morto.

“Di te mi ricordo nel mio letto, a te penso nelle veglie notturne.”

Qualcuno potrebbe pensare che Davide passasse le sue notti insonni per la paura di essere trovato dai soldati del re, oppure nel timore di essere tradito dai suoi fedelissimi che magari avrebbero potuto farlo cadere in trappola in qualsiasi momento. Ma in questo salmo, notiamo che Davide pensava al Signore nelle veglie notturne, perché la sua anima desiderava ardentemente la consolazione che solo da Dio poteva procedere. Nell’arco della sua vita, aveva potuto sperimentare la grandezza dell’Eterno degli eserciti. Davide aveva visto con i suoi occhi le grandi cose che il Signore aveva fatto per il popolo e per lui, ancor giovinetto e semplice pastore, successivamente divenuto re e conduttore di un popolo prescelto!

“Poiché la tua bontà vale più della vita, le mie labbra ti loderanno.”

La bontà del Signore sussiste sin dal principio per noi, ed è eterna in una dimensione che ancora non conosciamo ma che conosceremo. Leggevo nell’Antico Testamento delle svariate volte in cui il popolo peccava, e Dio nella sua infinita misericordia mandava i profeti, suoi testimoni, per invogliare gli israeliti a ravvedersi. Tuttavia i profeti venivano quasi sempre disprezzati, imprigionati, torturati e annichiliti dalla classe politica del tempo.

Ancora resto basita, quando la misericordia del Signore viene messa in discussione da persone che ricorrono alla Parola di Dio solo per mettere in evidenza che l’Eterno degli eserciti era, secondo loro, un Dio sanguinario. Queste persone tralasciano sempre l’evento storico e spirituale più importante di tutte le epoche, e cioè che il Signore ha dato il Suo Unigenito a morire in croce a causa delle nostre malvagità. Se solo volessero tenere in considerazione questo fatto così unico e necessario per la storia dell’umanità, si renderebbero conto che il Dio sanguinario da loro tacciato di violenza e brutalità è lo stesso ieri, oggi e in eterno e che la sua bontà si evince sia nei fatti citati dell’Antico Testamento che nei Vangeli e nei Libri del Nuovo Patto. Per molti, Dio non può essere buono e vendicatore. Questa è l’opinione che è stata fatta passare nel corso dei secoli da un cristianesimo quasi del tutto frainteso. Eppure se leggiamo la storia di Davide, ogni volta che quest’ultimo peccava ne subiva le conseguenze ma non per questo smetteva di adorare il Signore, di amarLo e servirLo. Per questo era considerato l’uomo secondo il cuore di Dio, cioè un uomo che si ravvedeva ogni singola volta e che ha perseverato fino alla fine nella Sua volontà.

“L'anima mia si lega a te per seguirti; la tua destra mi sostiene.”

Se ci leghiamo al Signore, di conseguenza la Sua destra ci sosterrà. Egli sarà il nostro liberatore, confidiamo in Lui in ogni circostanza, favorevole o sfavorevole!

Dio ci benedica!

V.D.S.

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