Atti 8:38-39 " discesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzò. Quando uscirono dall'acqua lo spirito del Signore rapì Filippo; l'eunuco non lo vide più e continuo' il suo viaggio tutto allegro."
Cosa ci spinge a predicare? Questa è una domanda che a volte dovrebbe farci riflettere. Noi come “figli di Dio” abbiamo il compito che Gesù stesso ci ha indicato, di predicare il vangelo; ma oggi col dilagare dell'iniquità e delle false dottrine, anche all'interno delle chiese di veri credenti ci sono due cose di cui bisogna tener conto: tenere la Parola del Signore come fonte unica del nostro predicare, e il motivo per il quale vogliamo farlo.
È facile predicare idee di uomini o pensieri personali che possono passare come una delle tante interpretazioni della Scrittura. Il vero credente invece usa la parola come la uso' Gesù nel deserto contro Satana: "sta scritto". Imparare a predicare solo quella parola è lasciare agire lo Spirito Santo che passa dalla Parola di Dio al cuore di chi lo ascolta. Lo Spirito del Signore parla in modo unico senza differenza di lingue ma con l'unica caratteristica di essere vero.
Se invece ci mettiamo a pensare al motivo che ci muove per la predicazione, dobbiamo stare attenti, perché il periodo difficile che vive il credente oggi nel mondo, e le difficoltà di crescita all'interno di comunità denominazionali, a volte hanno rovinato la purezza della Verità. Oggi si evangelizza spesso per portare altre anime in comunità, farne crescere il numero e poi addormentarle su una sedia, affinché non siano efficaci per il regno di Dio. Altre persone possono essere sviate da dottrine non sempre in linea con la volontà di Dio. Questa è l'azione avanzata di Satana che, nei nostri tempi, non si accontenta di usare il mondo, ma entra facilmente in molte comunità cristiane attraverso la mente dell'uomo così facilmente manovrabile e permeabile.
La vera predicazione invece è quella che nasce dall'amore per il prossimo, cioè che ama parlare del Signore per portare la salvezza dell'anima a chi lo ascolta, attraverso un messaggio spinto dal solo desiderio di farlo entrare nel grande corpo di Cristo (tutti i veri credenti del mondo). Questo indipendentemente dalla comunità dove sceglierà di crescere, ovvero se sarà o meno la stessa dalla quale ha ricevuto il messaggio di salvezza.
Come Filippo corse verso l'eunuco per cercare di spiegargli di chi si stesse parlando nelle scritture che leggeva, corriamo a predicare con sincerità di cuore per lo scopo di Dio. Come Filippo fu rapito e trasportato in un altro luogo appena l'eunuco uscì dall'acqua, lasciamo che sia Dio a guidare l'opera delle sue mani in noi, Non la nostra volontà.
Ludovica Ferrari