bilancia a due piatti sospinta solo da una parte

Estendere un discorso, parlare in senso generale non è sbagliato, ma va fatto con attenzione per non dare dell'argomento un significato falsato. Il problema sorge quando applichiamo a tutti – come fossero verità indiscutibili - cose che hanno valore solo per noi, singolarmente. E’ un po’ come avere degli standard mentali (o peggio dei dogmi mentali) ed applicarli su chiunque come verità assolute. Questo non solo è un errore di valutazione da evitare, ma nei casi di evangelizzazione può causare intoppi e danni anche gravi nei fedeli che ascoltano, perché limita il pensiero, restringe la libertà e soffoca lo Spirito di Dio.

Vi vorrei fare due esempi:

1) Un pastore di una chiesa ripeteva spesso che le preghiere andavano fatte con decisione ed  insistenza, in modo continuo e forte.. le paragonava ad una lotta, portando l’esempio di Abramo che “lotta” con  l’angelo di Dio e  “vince” (Genesi 32:24-32). Evidentemente lui aveva sperimentato questa preghiera insistente ed aveva motivi per dichiararla buona. Ma questo era solo un modo di praticare la preghiera, e nello specifico era il “suo modo”. Potremmo dire che generalizzava applicando a tutti i fedeli una modalità di preghiera che lui conosceva, come fosse l’unica da fare. Non dico che questa preghiera sia sbagliata ma ad esempio vi è un altro tipo di fede, meno “combattiva” e più di “affidamento” a Dio. A certi livelli di consacrazione spirituale forse non c’è più nemmeno bisogno di chiedere perché la divina provvidenza ci dà già il massimo di quanto possiamo immaginare o chiedere. Affidarsi completamente a Dio, dunque, potrebbe essere in certi casi addirittura migliore del combattere per ottenere l’esaudimento. Ma ovviamente anche questa è una opinione. E’ lo Spirito Santo che ci indicherà a ciascuno di noi come pregare, perché nessuno lo sa con certezza: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili..” (Romani 8:26)

2) Un altro fratello si convertì in una chiesa dove era molto considerato il dono delle lingue. Nei primi periodi era talmente tanto il desiderio di poter anche lui parlare in lingue, che concentrò solo su questo dono tutte le sue aspettative. Ci provava ma non gli riusciva, così si sentiva quasi rifiutato da Dio… Dopo una penosa crisi prese tutto il coraggio e “si liberò” parlando finalmente come tutti gli altri quando manifestano questo dono. Dopo questa esperienza che evidentemente per lui fu importante, essendo diventato servitore di Dio con il ruolo di evangelizzatore nella chiesa, si sentì anche di andare oltre, e passò all'insegnamento col desidierio di diventare pastore ufficiale della chiesa. Nel suo insegnare, il punto di più importante per lui rimaneva la ricerca del parlare in lingue e il coraggio di potersi “liberare” (esprimendo quell’insieme di linguaggi che a proposito e qualche volta a sproposito si usano nelle chiese di tipo pentecostale). Egli, a torto o a ragione, spingeva i fedeli prima di tutto a ricercare e manifestare questo dono. Il resto veniva dopo. Anche qui possiamo dire che questa brava persona “generalizzava” una sua esperienza personale applicandola a tutta la comunità, aspettandosi che tutti pensassero ed agissero come lui.

Gli esempi potrebbero essere tanti, non solo nella grazia ma anche nel peccato; pensate ad esempio ad una persona che ha un grosso problema con un suo peccato che nonostante gli sforzi non riesce ad evitare… pensate se questa persona evangelizzasse generalizzando! Vedrebbe tutti con il suo stesso peccato! Non credo sia una cosa obiettiva  ed equilibrata. Si creerebbero senz’altro situazioni ingarbugliate e non veritiere.

A questi che considero essere dei pericoli per un credente che parli del Signore, se ne potrebbe aggiungere uno recentissimo: quello di CADERE NELLA TRAPPOLA DEI MASS MEDIA DOVE TUTTO SI SCHEMATIZZA SEMPRE TRA UN SI E UN NO. Pensate ai referendum per il divorzio, per l'aborto, per la costruzione di una ferrovia si/no, per il permesso ad estrarre petrolio nel mare si/no, alle questioni migranti si/no o anche al vaccino si/no. È un meccanismo errato con verità e falsità da ambo le parti che impedisce la riflessione vera; soprattutto tale meccanismo non deve essere inserito nei consigli da dare in merito agli insegnamenti biblici, tipo "Il Signore vuole che ci vacciniamo", oppure "Il Signore non vuole che ci vacciniamo". A mio modo di vedere, sono meccanismi pericolosi gestiti da chi gestisce la comunicazione mediatica, che non seguono il giusto verso che viene dallo Spirito Santo. Allora potremmo dire che non solo le eccessive generalizzazioni sono da evitare, ma anche una mentalità condizionata da un sistema di cose ormai decadente, che ci spinge sempre più gli uni contro gli altri. Questo non deve accadere all'interno delle nostre chiese. Questo meccanismo è ingannevole perché non apre nulla, ma chiude la mente, affinché accecati da una idea ristretta di giustizia, non vediamo più le verità bibliche che sono OLTRE questi fatti attuali. In questo modo si realizzano solo divisioni e scontri nelle chiese. Le verità del nostro futuro per noi credenti si desumono dalle profezie elaborate in modo equilibrato senza inserire nelle chiese gli scontri violenti politico-sociali in cui cade sempre di più il mondo. Occorrono dei pastori veramente saggi, moderati nelle parole e nel comportamento, ripieni di Spirito di Dio.

Uno dei modi per combattere questo difetto della eccessiva generalizzazione, potrebbe essere per un "anziano" o responsabile di chiesa, scegliersi dei fratelli sinceri e maturi con cui confrontarsi e consigliarsi spesso in preghiera. Nella mia piccolezza penso che, in vista del Ritorno del Signore, ci sia un motivo per cui il Signore abbia messo alcuni come responsabili nelle comunità cristiane: RIORGANIZZARE LE CHIESE STANDO BENE ATTENTI A COSA SI PREDICA.

Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, […] 7 […] sia irreprensibile, come amministratore di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di illeciti guadagni, 8 ma ospitale amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, 9 attaccato alla parola sicura, così come è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. 10 Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca; 11 uomini che sconvolgono intere famiglie, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di un guadagno disonesto […] 2:1 Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina […]

R.R. (prima pubblicazione 11 gennaio 2021)

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