Scacchi: Re

Chi conosce le cose di Dio sa che nel nostro prossimo futuro verranno periodi sempre più difficili. La soluzione non sta nel far finta che non sia vero (1), questo è infantile come quando chiudi gli occhi pensando che il lupo cattivo non ci sia più. La soluzione non sta nemmeno nel cercare di impedire che avvengano (2), questo è l’atteggiamento adolescenziale di chi agisce per impulso senza maturità. La soluzione sta invece nel rimettere in moto il cervello, il pensiero, il discernimento.

Uscendo dal sonno delle chiese e di certi poteri in genere, il primo risultato della rivoluzione cristiana sta nell’evitare che gli argomenti che vengono presentati dai media ogni mattina possano influenzarci oltremodo, perché questi, nel tentativo di suscitare emozioni forti a diversi livelli, sono studiati appositamente per farci fare dei giri a vuoto. Il termine tanto abusato oggi di “santificazione” (“essere a parte”, distaccato dal mondo) significa prima di tutto non lasciarsi guidare dalle modalità del mondo, ma ragionarci prima, secondo la propria intelligenza e coscienza.

Questo distacco da una dannosa tendenza emotiva imprigionante (se la chiami trend non perde la sua pericolosità) si deve mettere in pratica da subito, a cominciare appunto dal nostro filtraggio delle notizie del mass-media. Per filtraggio non significa che si debba evitare certe notizie e certe fonti (più o meno schierate) sempre e a priori (3), ma significa piuttosto tornare alla informazione vera, alla cultura dimenticata, all’apprendimento di quelle parole e di quei termini che diamo per scontati ma che usiamo senza conoscere.

QUANTO VALE LA TUA PERSONA OGGI? IL MECCANISMO MEDIATICO

Quanto vale la tua persona? Purtroppo oggi, nel nostro sistema, una persona “vale” quando ha parecchi “mi piace” quando fa o dice qualcosa in internet che colpisce di più.

Cerchiamo sempre di capire il meccanismo:

  • Primo, ricordati se cerchi questo tipo di approvazione dagli altri sei schiavo di una immagine che alla fine ti schiavizza, perché per continuare ad avere successo ti dovrai inventare continuamente cose che piacciano agli altri. In un certo senso sei schiavo degli altri. La spinta per la ricerca del successo mondano a tutti i costi è sempre una esigenza naturale su cui non riflettiamo mai abbastanza: la necessità di sentirsi amati. Se ti rivolgi agli altri per colmarla ne resterai sempre deluso; infatti questa non è libertà, non è maturità, è fragilità, asservimento, debolezza.
  • Secondo: questa idea di seguire sempre qualcun altro non capisci che è la base di cui si serve un certo tipo di potere per coinvolgerti e poi inglobarti? Perché devi seguire gli altri? Uno può essere d’accordo con quanto dice una persona oggi, ma può non essere d’accordo domani con quella stessa persona. Il “seguire qualcuno” è un atto meccanico e ripetitivo che continua nel tempo e fa di te un “dipendente” (se lo chiami follower non diminuisci la sua pericolosità). Una cosa è ascoltare saltuariamente, quando ti va, ciò che dice Tizio, ed una cosa è essere informato regolarmente di cosa fa ogni momento della sua giornata, di cosa mangia e quando dorme.

UN GOVERNO FORTE?

Potrai dire che allora basterebbe un governo forte. Ora a parte che certe forme di governo attuali sembrano fiacche e deboli, ma in realtà la loro forza nascosta è enorme ed è usata non per la giustizia e la libertà, ma per mantenere il potere dei ricchi e delle lobby che, qualunque impasto governativo si faccia, sono sempre loro che comandano. Comunque se pensiamo ad un altro tipo di governo forte, di quelli dittatoriali, secondo me no, lo abbiamo già provato nel nostro recente passato... guai a dimenticare. Se pensiamo ad altre forme di governo attuali considerate forti dobbiamo avere il coraggio di vederne non solo gli aspetti apparentemente positivi, ma anche quelle parti che tengono nascoste. No, a differenza dalla mia gioventù, io mi vado sempre più convincendo che l’uomo non sia in grado di governare niente, né le nazioni e tanto meno se stesso.

ALLORA CHE RIMANE?

Che rimane? Forse la rassegnazione? La nostalgia di un ideale che non si è mai realizzato? L’adattamento ad un sistema sempre più corrotto? L’accettazione della religione che passa nell’ipocrisia di certe chiese? No. Nemmeno queste possibilità paiono accettabili, almeno per me.

Personalmente ho avuto modo di “scontrarmi” una volta con questo Dio di cui non sapevo nulla. Mi ha molto impressionato una Sua presenza che non so ancora spiegarmi. Dopo questa forte impressione ho provato a ritrovarlo nel quotidiano. Non trovandolo nel mondo o nella maggior parte delle chiese ho capito che il rapporto partiva da dentro, che potevo trovarlo direttamente, senza intermediari. Ora questo Essere ha scritto delle cose sulla storia dell’umanità che si sono realizzate tutte. Ha detto anche dei fatti che si stanno realizzando adesso nel mondo ed ha presentato un Suo progetto in cui sembra essere inserito anche il nostro futuro. Ha presentato il progetto di un governo sereno ma anche forte e dice che lo realizzerà presto. Ebbene, se ho dato credito a ideologie di governi deludenti, perché non dovrei dare credito a Lui? È una illusione? Beh, intanto quando stavo male solo Lui mi è venuto vicino concretamente e ha pazientemente riedificato la mia persona; lo ha fatto con un amore verso di me che io non ho mai avuto. Perché non dovrei darGli credito? Solo in Lui trovo il senso della mia vita e del mio domani.

R.R. (prima pubblicazione 3-5-20)


(1) La scienza e le chiese apostate non accettano l’idea di uno stabilito e progressivo avvertimento/giudizio di Dio, ma continuano nel loro intento di autogovernare un mondo irrimediabilmente malato; anche se vanno di male in peggio.

(2) Ad esempio il fenomeno degli esodi dalle nazioni povere a quelle ricche non si potrà fermare ignorandolo o rigettandoli a mare; questa situazione continuerà perché è la conseguenza dell’attività predatoria dei ricchi che pur di arricchire sempre più, lasciano morire territori, animali, piante e tante persone in interi continenti.

(3) Infatti questo predisporre una parte contro l’altra è esattamente uno dei motivi dell’affitto e dell’uso dei mass-media di oggi, che fanno litigare le persone per distrarle e mantenere un conveniente scontento nel popolo. 

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