Tentazioni...

"Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai." (2 Pietro 1:10)

Non tutte le tentazioni sono facilmente riconoscibili come tali. Alcune sono più palesi e ti invitano a fare qualcosa di eticamente sbagliato, altre invece sono veri e propri compromessi col mondo nascosti dietro a giustificazioni di necessità personali, problemi che ci affliggono o aspirazioni di ogni genere. Ci sembrano occasioni da non perdere e non è raro che possiamo anche confonderle per occasioni che ci dà il Signore per cambiare il nostro stato. Questa spesso è proprio l'arma usata dal diavolo che, inducendo il credente alla confusione di quale sia la strada giusta da percorrere; dal peccato primordiale, è imitatore bugiardo della grandezza di Dio, proponendo strade salvifiche con tempistiche quasi surreali. Nel nostro pensiero è facile associare a Dio azioni o situazioni che dovrebbero invece essere valutate con molta attenzione, soprattutto cercando di capire quale sarà la destinazione finale di quella strada. Ci saranno compromessi? Ci saranno conquiste facili? Ci cambierà la vita? Ma soprattutto: quella metà glorificherà Dio? Saper riconoscere una tentazione non è semplice, e per noi credenti è molto importante impegnarci per questo, soprattutto riguardo la nostra crescita spirituale perché il Signore ci ricorda che cercando di rendere stabile la nostra vocazione ed elezione possiamo non inciampare mai (2 Pietro 1:10)... Questo vuol dire che riconoscere una tentazione ci aiuta non solo a capire come agisce il nemico, ma soprattutto a esercitare la nostra fede affinché diventi più forte ogni volta che faremo esperienza delle nostre cadute. Far crescere la fede nel Signore è anche DIFFIDARE da tutto ciò che non lo glorifica e continuare a fidarsi del Signore, pure durante una situazione che non termina di essere difficile. Questo è l'obiettivo della nostra crescita qui sulla terra: alimentare quella fede che il Signore ha dato ad ognuno secondo misura ( Romani 12:3), fino alla fine della corsa. Non importa quante difficoltà dovremmo incontrare affinché la nostra fede venga continuamente toccata... Essa è come un terreno da coltivare: più viene smossa e molti più frutti darà.

Quando il Signore lascia che noi veniamo tentati, non lo fa certo per un piacere personale, ma spesso per aprirci gli occhi e toglierci da un torpore spirituale nel quale siamo caduti allo scopo di riportarci sulla sua strada. Il vero credente, che ha la Parola di Dio nel cuore, prova un dolore mortificante quando si rende conto di essere caduto e conosce finalmente quale sia la posizione di quella grande Parola nella sua vita. Dio apprezza questa resa perché il pentimento è sincero e inizia il vero cambiamento di quel credente anche dopo anni e anni di fede.   

Gesù fu sospinto dallo Spirito Santo nel deserto affinché fosse tentato dal diavolo, perché non è Dio a tentare, poiché Dio non può tentare (Giacomo 1:13: "Nessuno, quand'è tentato, dica: 'Sono tentato da Dio, perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno").

Gesù ebbe fame dopo tanti giorni di digiuno e preghiera, ed è importante notare che il diavolo non provò subito, ma attese la stanchezza fisica e la necessità di mangiare e bere di Gesù, Dio e uomo, con la speranza di farlo cedere alla tentazione di ciò che gli stava offrendo per ristabilirsi. Solo il diavolo non sapeva che non ci sarebbe riuscito.

Eticamente non c'era nulla di sbagliato nel ristorare il corpo, e forse noi saremmo caduti pensando che fosse l'occasione per non morire di fame, ma Gesù rimase fedele alla volontà del Padre, perché Egli conosceva la Volontà di Colui che lo aveva portato lì attraverso lo Spirito Santo e il suo scopo. 

Quante volte le nostre tentazioni ci sembrano una cosa lecita per la nostra necessità di quel momento? 

La tentazione ti dice che TU PUOI, poiché NE HAI NECESSITÀ, e così POTRAI FINALMENTE RISTABILIRTI. La Parola di Dio invece è il bene più grande che un credente possa avere qui sulla terra, manuale di vita e bussola da viaggio, poiché non tutto ciò che sembra lecito è buono per la sua vita.

Ludovica Ferrari

 

 

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