Mantenere un concetto sobrio e completo del perfetto piano di Dio, significa applicare la maturità della fede anche in argomenti come la morte, un pensiero che nel nostro sistema occidentale si evita sempre. Invece, soprattutto per un cristiano, sarebbe bene crescere e dare il giusto valore alla morte del corpo differenziandola dalla morte eterna ( "non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella geenna" - Matteo 10:28). In questo video rifletteremo tra l'altro sull'episodio della resurrezione di Lazzaro (Giov 11:1-46) soprattutto sui versetti "25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?". Comprenderemo che la presenza del Signore in un certo senso, è già indice di vita eterna, a prescindere dalla vita terrena a cui magari diamo troppa importanza quando c'è un eccessivo attaccamento alla carne. Forse, facendo anche l'esempio di Ezechia a cui fu concesso di vivere ancora quindici anni dal momento stabilito per la sua morte fisica, ci verrà spontaneo chiederci alla fine, se certe volte non sarebbe meglio accettare quello che il Signore ci manda nei giusti tempi e nei giusti modi, senza voler modificare sempre ogni cosa.


Puntate precedenti:

Riferimenti utili:

  • Studi-riflessioni sui messaggi di Gesù risorto alle sette chiese in Apocalisse - Nell’elenco dei video scegliere dal video 67 al video 75 compreso;

Oppure...

Sorry, this website uses features that your browser doesn’t support. Upgrade to a newer version of Firefox, Chrome, Safari, or Edge and you’ll be all set.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso.
Proseguendo nella navigazione accetti l’uso dei cookie; altrimenti è possibile abbandonare il sito.