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PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE 19891994 Rev.3 di Renzo Ronca
PARTE X
CAP. 5 - CI SARA' UN GIUDIZIO SULL'AMORE
Quando Gesù tornerà per giudicare questo mondo l'unità di misura sarà l'amore dato o non dato. Se leggete Matteo 25:31-46 vi renderete conto che alcuni hanno compiuto delle azioni basate sull'amore cristiano "avevo fame mi avete dato da mangiare... ero malato siete venuti a curarmi..." buone azioni come fatte direttamente a Gesù. Gli altri vengono giudicati indegni di seguire il Signore non per trasgressioni inerenti alle dottrine ecclesiastiche, ma per omissione di carità, di amore cristiano. Non hanno cioè dato l'amore che Dio aveva messo in loro. Questa freddezza, questo cinismo sarà come fatto a Gesù stesso. Quindi l'amore dato o non dato costituirà la linea di separazione tra quelli ritenuti degni di seguirlo e gli altri che, legati al mondo, ne subiranno le stesse conseguenze. Dio e' Amore, come dice l'apostolo Giovanni, un Amore ben più ampio di quello che possiamo immaginare; attraverso il suo più grande dono d'amore, cioè il sacrificio in croce per noi, possiamo arrivare a comprendere la sua paternità. Non c'e' un amore più grande di questo: pensate, Dio nei panni di un uomo che volontariamente, fino in fondo, accetta di morire tra le violenze e i tradimenti nostri. E tutto questo per chi? Per gente come noi, che viviamo solo per godere, che cambiamo strada quando hanno bisogno di noi. Noi che pensiamo di essere qualcosa, che facciamo progetti ambiziosi di potere e ricchezza e ci dimentichiamo di essere piccola cosa fatta di terra e acqua, che tra un minuto potrebbe anche sparire. Certo, dimentichiamoci della morte, evitiamo di parlarne... ma non e' così che la vinceremo. Questo mondo e' un'illusione perversa che come droga ci sta riportando agli istinti dell'animale. A nulla vale l'ipocrisia di seguire cose che altri hanno fatto. La responsabilità, davanti a Dio e' sempre personale. Se tutti, in discoteca, alla televisione, ballano e parlano in un certo modo, questo non vi giustifica: dietro c'e' solo l'istinto in maniera sempre più sfacciata, che si chiami sesso o violenza. Chiamate le cose col loro vero nome. Se va di moda un film d'orrore, non chiamatelo "arte", ma piacere malsano; approfittarsi di chi ha bisogno di una casa e cederla per il doppio del valore, non e' un buon affare, ma una orribile truffa. Se queste parole vi sembrano solo prediche non crediate di essere superiori e furbi; ricordatevi che dovremo rispondere di tutte quelle volte che avremo picchiato qualcuno, truffato qualcuno, odiato qualcuno, perché l'avremo fatto a Gesù stesso. Cerchiamo di non fare violenza a nessuno, quante volte dobbiamo straziarlo il Signore della vita, dell'Amore? Chi avrà lasciato entrare in sé Dio-Amore potrà con lui fondersi per sempre, ma chi dell'amore avrà solo la parvenza, sarà come un corpo estraneo, una materia d'inquinamento, da allontanare, per il bene di tutti. Ricordatevi che non vuol dire niente appartenere ad una chiesa prestigiosa o misera. Anche aver compiuto grandi miracoli in nome di Dio non significherà niente! Ascoltate ciò che e' scritto: "Non tutti quelli che dicono Signore! Signore! entreranno nel regno di Dio. Vi entreranno soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che e' in cielo. Quando verrà il giorno del giudizio molti diranno: -Signore, Signore! Tu sai che abbiamo parlato a tuo nome, e invocando il tuo nome abbiamo scacciato demoni e abbiamo fatto molti miracoli.- Ma allora io dirò: Non vi ho mai conosciuti. Andate via da me, gente malvagia!" (Matteo 7:21-23) "Noi sappiamo e crediamo che Dio ci ama. Dio e' amore, e chi vive nell'amore e' unito a Dio, e Dio e' presente in lui. Così e' per Gesù, e così e' per noi in questo mondo. Se l'amore di Dio e' perfetto in noi, ci sentiamo sicuri per il giorno del giudizio." (I Giovanni 4:16-17) Cominciamo a parlarne di questo giudizio: ecco le parole dell'angelo che lo annunzia: "Poi vidi nel cielo un altro angelo che portava la lieta notizia, valida per ogni tempo, da annunciare ad ogni nazione e razza e lingua e popolo. Diceva a gran voce: -Date a Dio il rispetto e l'ubbidienza lodatelo, perché e' venuto il momento in cui egli giudicherà il mondo. Inginocchiatevi davanti a lui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le sorgenti-." (Apocal. 14:6-7) Approdando a questo libro, l'Apocalisse di Giovanni, ricordiamoci che e' il contenuto di rivelazioni espresse in molti simboli. Nel simbolismo sarà necessaria l'interpretazione. Quello che non capiamo, per ora, non ci deve turbare. Leggiamo come potremmo leggere un sogno profetico, come quelli che interpretava Giuseppe o Daniele; con semplicità e fede. Teniamo anche presente che questo ultimo libro e' ancora oggi per molti versi da scoprire: le chiese si dividono ancora in più tipi di interpretazioni: noi per ora non lo approfondiremo troppo. Andando avanti capiremo meglio.
CAP. 1 - LA CONVERSIONE PROSEGUE
CAP. 2 - I SACERDOTI
E LA LEGGE
CAP. 3 - SULLA LEGGE
: SABATO-IDOLO
CAP. 4 - CONTROLLIAMO SE SIAMO NEL GIUSTOCAP. 6 - SUL GIUDIZIOCAP. 7 -IL RITORNO DEL PESO DELLA LEGGE IN COMPORTAMENTI SEMPLICI COMUNITARICAP. 8 - RITORNO AL PATTO - STUDIO DEL SANTUARIOCAP. 9 - QUALCHE RIFLESSIONE SUL PATTO DI DIO CON L'UOMOCAP. 10 - LEGGE E SPIRITO
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