Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE

19891994  Rev.3

di Renzo Ronca

 

PARTE  X

 

CAP. 3  - SULLA LEGGE : SABATO-IDOLO

 

Ci e' molto utile riflettere qui sull'osservanza della legge, con o senza l'Amore che e' il compimento di ogni legge. Vediamo allora questo episodio in Luca 6:1-5:

"Un sabato Gesù stava passando attraverso i campi di grano e i suoi discepoli strapparono qualche spiga, la sgranavano con le mani e ne mangiavano i chicchi. Allora alcuni farisei dissero: -perché fate così? La nostra legge non permette di fare questo nel giorno di riposo.-  Gesù rispose: -E voi, non avete mai letto nella Bibbia quel che fece il re Davide un giorno nel quale lui e i suoi compagni avevano fame? Come sapete Davide entrò nel santuario del tempio e prese quei pani che erano offerti a Dio. Ne mangiò e ne diede anche a quelli che erano con lui. Eppure la legge dice che solo i sacerdoti possono mangiarli.- Gesù concluse: -Il Figlio dell'uomo e' padrone anche del sabato.-"

Gesù ci invita a pensare, a non applicare pedestremente una regola sempre e comunque. Vi sono dei casi in cui la legge e' superata da altri fattori. "Il Figlio dell'uomo e' padrone anche del sabato." Ecco. Gesù e' il Signore. Comprendiamo bene questa parola. Ricordate nel medioevo chi era il signore di una zona, di una castello? Era quello che aveva diritto di vita o di morte su tutti i suoi sudditi; era padrone della terra, degli animali, delle persone, di tutto. Amministrava la "sua" giustizia, indiscutibile. Era lui la legge, la regola, il riferimento per ognuno. Certo Gesù non si serve della violenza e non ci obbliga all'obbedienza; in un certo senso ci permette anche un governo quasi autonomo, con leggi nostre, che variano da stato a stato, ma attenzione, lui rimane sempre il nostro Signore! 

Non e' il sabato o altri motivi di legge, a diventare norma ineluttabile al di sopra delle nostre vite, un idolo! Il Signore, il nostro Signore e' al di sopra della vita e di ogni regola! Gesù-Amore-Dio e' la legge stessa, il compimento di ogni legge. Non una comandamento scritto con inchiostro su un libro di diritto, ma un essere vivo, creatore di questo sistema di cose e di altri sistemi di cui non sappiamo nulla; una continua trasformazione, un'evoluzione creatrice che nessuno può arrestare... Non dimentichiamoci: "Il Figlio dell'uomo e' padrone anche del sabato." 

Significa che l'uomo la deve smettere di avere il cuore di pietra: l'amore e' al di sopra della legge e il discernimento, la saggezza, la temperanza, l'intelligenza, sono doni che Dio distribuisce in abbondanza a quanti li chiedono. Noi non siamo certo umili. Ci e' difficile essere umili anche davanti al nostro Signore. Incredibile, noi creature ottuse dalla mente chiusa, che basta un soffio per cancellarci dalla faccia della terra, andiamo sulla torre più alta a discutere con il Creatore stesso sull'amministrazione delle sue leggi, impuntandoci caparbiamente sulle parole e non riuscendo minimamente a penetrarne la sostanza!

Gesù conosce i nostri limiti: e' il Signore della vita e della morte che si fa piccolo per farci ragionare. Ma perché, secondo voi, non ha dettato altre leggi, non ci ha fatto scrivere niente? LA LEGGE VA CAPITA COL CUORE, VA INSERITA NEL FATTO SPECIFICO PER IL BENE. Vi sono, certo, questioni da affrontare con grande severità ma e' impossibile scrivere una regola valida sempre e per tutti! La questione del sabato (o della legge) e' basilare. Come potremo riconoscere Gesù se non l'abbiamo riconosciuto nel nostro cuore o se abbiamo accolto solo l'apparenza delle sue parole? Che differenza c'e' tra gli ebrei di allora, i farisei, i giudei che l'uccisero "Bibbia alla mano", e noi, che ricavando regole, comandamenti dalle sue parole, dalle lettere dei suoi discepoli, "Vangelo alla mano", ci scanniamo a vicenda per le nostre differenze religiose, sociali, politiche?

Il Vangelo non e' stato dato per formare un nuovo decalogo se no si chiamerebbe Vecchio Testamento e noi saremmo ancora giudei. Tutto il Nuovo Testamento serve per capire, riflettere, pentirsi, ampliare il cuore respirando l'aria dello Spirito Santo, non più prerogativa di un ristretto gruppo di uomini eletti da altri uomini, ma offerto a tutti, secondo l'amore di Dio; così com'e' scritto: "Si realizza invece quel che Dio aveva annunziato per mezzo del profeta Gioele: -Ecco- dice Dio -ciò che accadrà negli ultimi giorni: manderò il mio Spirito su tutti gli uomini: i vostri figli e le vostre figlie saranno profeti, i vostri giovani avranno visioni, i vostri anziani avranno sogni. Su tutti quelli che mi servono, uomini e donne, in quei giorni io manderò il mio spirito ed essi parleranno come profeti. Farò cose straordinarie lassù' in cielo e prodigi giù' sulla terra: sangue fuoco e nuvole di fumo. Il sole si oscurerà e la luna diverrà rossa come il sangue, prima che venga il giorno grande e glorioso del Signore. Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvo.-" (Atti 2:16-21)

La questione del sabato e' veramente importante. Guardate l'episodio seguente (Luca 6:6-1O): Avete notato quel "Alzati e vieni in mezzo a tutti"? Nel centro del tempio; in mezzo a tutti quelli che ascoltano gli insegnamenti di Gesù. Quei "tutti" siamo anche noi ed anche a noi e' rivolta quella domanda:  "Che cosa e' permesso fare in giorno di sabato?" Gesù non prende neanche in considerazione l'elenco di azioni permesse o proibite, va giustamente al di sopra, aggiungendo una domanda che mette in crisi chiunque ha un minimo di elasticità mentale: "Io domando a voi: e' lecito in giorno di sabato di fare del bene o di fare del male? di salvare una persona o lasciarla morire?" (v.9) 

Voi che dite?  Sembra facile la risposta, vero? Eppure non siamo molto diversi dai giudei di allora. Applicando regole e regolette facciamo gli avvocati e i giudici di un dio che non e' il vero Dio. Una volta la violazione del sabato era un crimine gravissimo che si puniva con la morte per lapidazione, ma oggi pensate che per lapidare qualcuno servano ancora delle pietre? Eppure uccidiamo ancora chi "pecca", chi non e' "inserito" che non rispetta le regole. Lo uccidiamo col peso della legge che ha già ucciso in noi ogni fiammella d'amore; lo uccidiamo allontanandolo dalle nostre riunioni di preghiera. "E' gente cattiva, non può avvicinarsi a Dio, Dio non lo permette perché e' scritto che..." Quanto zelo in questi falsi profeti! Ma voi, vi prego, non vi scandalizzate se qualcuno infrange qualche legge della chiesa; preoccupatevi invece se non riuscite voi ad accettarlo!

La legge, in tutti i sensi e in tutti i campi, e' il nostro comodo divano su cui adagiarsi e sorseggiare un drink, scambiando tutt'al più qualche opinione non troppo coinvolgente. E' il comodo divano delle nostre sicurezze umane, al di là del quale non conviene andare perché dovremmo alzarci e posare il bicchiere della superficialità.  Il Signore non dà respiro a questi "benpensanti", li attacca proprio nel tempio, al centro delle loro parole senza più senso e ridà a quelle parole, a quella legge mal digerita e mal esercitata, il suo vero significato, non più dogmatico, radicale, senza cuore, ma d'amore, di riflessione, di sapienza e saggezza. Ringraziamo Gesù che e' venuto a correggere i nostri errori e chiediamogli un cuore nuovo, non più basato sul facile giudizio verso chi "pecca", ma sull'amore verso chi si trova in difficoltà. Non e' facile ragionare in questo nuovo modo contro corrente, l'abbiamo già detto.

Chi appartiene ad una confessione religiosa, ad un gruppo anche affiatato, se segue veramente Gesù, si troverà prima o poi di fronte a critiche , obiezioni anche ben motivate da parte di fratelli tanto bravi e tanto giusti che "Bibbia alla mano" cercheranno di riportarlo sulla linea del gruppo. Ad una resistenza eccessiva faranno subito balenare il fantasma dell'allontanamento, intendendo ovviamente allontanamento dal gruppo come allontanamento da Dio. Vi dirò di più: se seguirete veramente Gesù passerete dei periodi tremendi in cui sentirete divisioni anche dentro voi stessi. Dubbi, incertezze, paure, crisi, esaurimenti ecc. Ma non temete nulla. Se il Signore vuole provare la vostra fede, se anche soffrite e tra le lacrime vi sembrerà di essere soli abbandonati da tutti, Gesù e' sempre lì, accanto a voi. Vi sta solo portando un poco più vicino al suo viso raggiante.

Lasciate posare il polverone, resistete nella preghiera fiduciosa ma non resistete all'opera dello Spirito. Dal momento che avete detto si al Signore, la vostra vita e' nelle sue tenere e forti mani. Egli può realizzare il suo piano di salvezza nei vostri confronti, sa come fare. Cosa sappiamo noi invece del futuro?  E allora, se vi chiamasse in disparte, se anche vi togliesse da un certo cammino, siete proprio sicuri che sia sempre un male? Che sono tutti questi cammini tanto, troppo diversi tra loro? Uno e' il Cammino, quello che porta a Dio, alla nostra trasfigurazione, a godere della presenza del Signore. Per arrivarci, la velocità, la cadenza del passo, il luogo da transitare, i compagni di viaggio, sono scelti non da noi, ma solo da Dio attraverso l'opera del suo Amore. Un certo gruppo religioso che il Signore vi ha messo davanti, può andare benissimo o malissimo.

Non dipende ne' da voi ne' dal gruppo, ma solo dalla volontà di Dio e dal suo piano d'amore, non solo per voi stessi o il vostro gruppo, ma anche per altri che non conoscete, ma a cui siete destinati. Un cammino con dei fratelli di una certa confessione può essere una fase, un arricchimento, ma non e' detto ne' che dobbiate restarvi sempre, ne' che dobbiate per forza andarvene. Secondo me non dovete darvi troppo pensiero di questo. Lasciate operare lo Spirito di Dio senza resistergli troppo.  E' una questione di grande fede.

Se vi siete affidati a Gesù (e di questa scelta ne dovete essere coscienti) che problema può esserci? Nulla vi può separare da lui; figuriamoci questioni di legge o dottrinali tra questo o quel cammino! Ignorate queste cose e "lasciatevi trasformare da Dio con un completo mutamento della vostra mente. Sarete così capaci di comprendere qual'e' la volontà di Dio, vale a dire quello che e' buono, a lui gradito, perfetto" (Rom.12:2) Se qualcuno insisterà a volervi riprendere con il codice della legge o diritto canonico o altro, ricordatevi  le parole di Gesù:  "Voi giudicate con criteri umani..." "Voi siete della terra; io sono del cielo. Voi appartenete a questo mondo, io non appartengo a questo mondo" (Giov.8:15 e 8:23)

 


Correlazioni:

 

CAP. 1 - LA CONVERSIONE PROSEGUE

CAP. 2 - I SACERDOTI E LA LEGGE

CAP. 4 - CONTROLLIAMO SE SIAMO NEL GIUSTO

CAP. 5 - CI SARA' UN GIUDIZIO SULL'AMORE

CAP. 6 - SUL GIUDIZIO

CAP. 7 -IL RITORNO DEL PESO DELLA LEGGE IN COMPORTAMENTI SEMPLICI COMUNITARI

CAP. 8 - RITORNO AL PATTO - STUDIO DEL SANTUARIO

CAP. 9 - QUALCHE RIFLESSIONE SUL PATTO DI DIO CON L'UOMO

CAP. 10 - LEGGE E SPIRITO

  

 

 

 

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