Luce nel fogliame

ECCO UNA RAGIONE SEMPLICE E GRANDE

Quante volte ci siamo chiesti: “ma perché vivo?”. Soprattutto nella sofferenza, quando vediamo tante ingiustizie, quando abbiamo tanto dolore, nell’afflizione, nella delusione, quando ci sembra di aver dato tanto e di aver ricevuto in cambio solo croci. Allora si cade nella disperazione, nello sconforto, nell’avvilimento, nella solitudine. Tutto ci sembra inutile e senza alcun senso e ci ripetiamo: “questa vita non vale la pena di essere vissuta se sono nata solo per soffrire”.

L’altro giorno ho seguito un culto in televisione delle chiese evangeliche; mi è rimasta impressa questa frase citata dal pastore (che condivido pienamente): “nessuno ha il diritto di essere felice in un mondo così ingiusto”. Nella mia riflessione mi pare d’aver capito questo come punto centrale: noi insistiamo a vivere solo per il mondo, o solo per noi stessi, o solo per chi ci sta accanto; e siamo convinti che sia giusto così. Tutto questo è limitato, parziale e deludente; per questo perdiamo le motivazioni e alla fine non possiamo evitare di domandarci “perché vivo?” perdendo il gusto e la voglia di vivere.

Eppure la motivazione del vivere è semplice e grande! Prego il Signore che tocchi anche i vostri cuori ora, per farvi sentire ciò che ha fatto sentire a me: una vera ragione di vita per la vita: Conoscere ed amare Dio, il mio Creatore! Se non fossi mai nata non avrei mai potuto conoscere Dio; e se vivere significa avere questa possibilità, prego il Signore di non morire mai.

C.L. (prima pubblicazione nel giornale "il ritorno" cartaceo) 

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