DOMANDA: Se Dio è la stessa cosa con Gesù, perché gli dice: “..tu sei il figlio mio…”? Qual è il senso?

RISPOSTA: Questa dicitura ha diversi significati, non sempre letterali, a seconda di chi e di come venga usata. Per esempio Gesù quando sceglie gli apostoli dà anche dei nomi diversi: Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerges, che vuol dire: "Figli del tuono" (Marco 3:17). Ovviamente il tuono non era il loro padre fisico. Anche noi diciamo certe volte “figli d’Italia” per dire che vengono dall’Italia, che appartengono all’Italia. I Giudei chiamavano per esempio “figlio di Israele” per dire che uno era israelita.

I testi teologici che spiegano questa dicitura in dettaglio hanno pagine e pagine di “distinguo”; troppo lunghe ora da trattare.

Da come capisco io, detto in povere parole, Dio usa la parola “Figlio” perché è il modo più semplice per far capire un concetto complesso agli uomini. In realtà ci avviciniamo forse più ad una “emissione” di Se stesso come in una seconda Persona, senza tuttavia impoverimento o divisione di Se stesso. Il Figlio era in precedenza Parola-Logos già vivente in Dio Padre, e non è stato creato.

E’ complicato per tutti, ma sono argomenti che non possiamo risolvere facilmente con una risposta breve. Del resto anche il concetto di Trinità richiederebbe una enciclopedia intera, e non basterebbe, perché alla fine, dopo i ragionamenti razionali, lo comprenderemo appieno solo quando anche noi saremo trasformati da questo corpo in un altro; ovvero non apparterremo più a questo spazio-tempo. Allora potremo capire ed essere in quella dimensione diversa che chiamiamo eternità.

Se continua in te questo desiderio di studiare ed approfondire le Scritture ti consiglierei di acquistare gli strumenti necessari, come una Bibbia da studio oppure un commentario, un dizionari biblico, testi specifici; un poco alla volta. Caso mai ti posso dire quelli che uso io.

Un saluto fraterno.

 

Sorry, this website uses features that your browser doesn’t support. Upgrade to a newer version of Firefox, Chrome, Safari, or Edge and you’ll be all set.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso.
Proseguendo nella navigazione accetti l’uso dei cookie; altrimenti è possibile abbandonare il sito.