Fede nuziale tolta...

DOMANDA: (…dopo essermi separata…) È vero che io non potrò risposarmi? Perché sarei, al cospetto di Dio, adultera? "Quelli che dovevano essere una sola carne, non lo sono più". 

RISPOSTA: Siccome hai parlato in maniera generica del tuo stato e l’argomento tocca parecchie questioni sociali e di fede che andrebbero viste in base appunto alla propria religione e al proprio stato giuridico, darò una risposta sintetica:

STATO GIURIDICO – Secondo la legge italiana vi è differenza tra lo stato di separazione legale (giurisdizionale o consensuale, sempre stabilita dal giudice) e il divorzio. (1)

STATO RELIGIOSO – Ovviamente dipende dal tipo di chiesa a cui uno appartiene. Nella Chiesa cattolica c’è un preciso protocollo regolato da un tribunale ecclesiastico detto della “Sacra Rota” (Tribunale della Rota Romana). Diciamo che ogni chiesa si regola secondo la sua dottrina.

“È vero che io non potrò risposarmi?”

Da un punto di vista legale non è vero. Nello stato italiano in cui è riconosciuto il diritto al divorzio, ci si può risposare tranquillamente (ottenuto il divorzio).

Nella chiesa cattolica invece è vero, non ci si può risposare, a meno che non ci sia stato un annullamento del tribunale ecclesiastico cattolico.

Per le altre chiese bisogna distinguere denominazione da denominazione.

“Perché sarei, al cospetto di Dio, adultera?” 

Per la legge italiana “In termini giuridici, l'adulterio indica l'unione sessuale di uno dei due coniugi con una terza persona (…). Un atto che può essere consumato una o più volte e non coincide necessariamente con una condizione permanente” (2)

Per le chiese bisogna vedere la dottrina a cui fanno riferimento.

PER QUANTO RIGUARDA LA SACRA SCRITTURA BIBLICA dice un mio commentario: “Il tema del divorzio e di un nuovo matrimonio è uno degli argomenti più complicati della Bibbia” (MacDonald). Proverò in tutta modestia ad esprimere il mio pensiero: 

Nell’AT l’adulterio era chiaramente condannato sia per gli uomini che per le donne: lo dice il comandamento biblico Es 20:14 ; Dt 5:18; ma in maniera ancora più grave ed esplicita lo ripete in:

Levitico 20:10 “Se uno commette adulterio con la moglie di un altro, se commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adultera dovranno essere messi a morte.” (NR)

Deuteronomio 22:22 “Quando si troverà un uomo coricato con una donna sposata, tutti e due moriranno: l'uomo che si è coricato con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo a Israele.” (NR)

Nel NT l’episodio di Gesù davanti all’adultera che volevano lapidare mostra evidentemente che nel corso tempo anche il rigido uomo giudeo (nel senso di maschio) già faceva il furbo, non prendendo più in considerazione la legge (dov’era infatti l’uomo che aveva peccato con quella donna?).

C’è tuttavia una frase del Signore molto significativa:

Matt 5:31 Fu detto: "Chiunque ripudia sua moglie le dia l'atto di ripudio". 32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio. Tralasciando l’esegesi completa di tutto il passo, in cui Gesù voleva frenare l’estrema facilità egoistica con cui molti giudei mandavano via le loro mogli per qualsiasi motivo, notiamo come IN OGNI CASO esista un caso (tradimento, fornicazione, adulterio) in cui il divorzio è ancora ammesso: “Perciò, anche se non è la soluzione ideale, il divorzio sarebbe consentito nel caso di infedeltà di uno dei coniugi” (MacDonald).

Ora da quanto mi hai scritto non sei tu ad essere l’adultera, ma il coniuge da cui ti sei separata.

(la dizione popolare secondo cui arriveresti anche tu ad essere adultera è sbagliata e deriva da un atteggiamento negativo della chiesa cattolica che non ammette in nessun caso la separazione/divorzio; infatti, non so di quale chiesa fai parte, ma in linea di massima è così: “La chiesa cattolica ancora oggi proibisce il divorzio (…). La chiesa ortodossa permette divorzio e nuovo matrimonio in chiesa in alcune circostanze (…). Gran parte delle chiese protestanti non proibiscono il divorzio ma lo scoraggiano e lo lasciano come ultima scelta in un rapporto di coppia insostenibile o compromesso” (3). 

CONCLUSIONE: Il matrimonio è anche una specie di contratto di rispetto e fedeltà liberamente stipulato tra due volontà in accordo. Se una delle due parti viene meno all’accordo, allora il patto non sussiste più. Tu allora vai oltre, non ti complicare la vita con questioni di legge; ritrova il tuo rapporto con Dio e solo a Lui rendi conto, riavendo con Lui la pace in Cristo Gesù.

 R.R.


(1) https://www.altalex.com/guide/separazione-consensuale 

 

(2) https://people.unipi.it/pierluigi_consorti/adulterio-e-atti-impuri-tra-delitto-e-peccato/necessariamente%20con%20una%20condizione%20permanente

 

(3) Visione cristiana sul divorzio https://it.wikipedia.org/wiki/Visione_cristiana_sul_divorzio

 

 

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