Baratto porta-monete

[domanda dopo il video 150) TROPPA PROSPERITA’ PERSONALE E VERO MOVIMENTO DI RISVEGLIO –RAGIONAMENTO E FEDE parte 3] 

DOMANDA: Grazie fratello per questa interessante riflessione. Volevo chiedere se fosse possibile, ascoltare anche uno studio sulla decima e le offerte. Sarebbe bello approfondire questi argomenti, perché anche su questo molte chiese spesso tendono a distorcerne il significato più profondo, cadendo in un eccesso o nell'altro. Grazie! Benedizioni.

RISPOSTA: Ho pensato che uno studio intero sulla decima sarebbe eccessivo perché renderemmo troppo grande una cosa sbagliata, che deve rimanere piccola.

In molte chiese evangeliche, anche tra quelle considerate di maggioranza, equilibrate e serie, c’è l’obbligo della “decima”, che è bene ripeterlo non è una offerta libera, ma LA DECIMA PARTE DELLO STIPENDIO O DELLA PENSIONE! Vale a dire una cifra considerevole!

Personalmente non sono affatto d’accordo con questo! I dirigenti delle chiese vanno a pescare in passi dell’Antico Testamento per dimostrare che si deve dare la decima; ora già questo sorprende e desta sospetti, infatti nelle prediche non leggono quasi mai i capitoli più significativi dell’AT (come la Genesi, il decalogo, le profezie di Daniele, Isaia, ecc.) però per quel che riguarda i soldi, la decima appunto, ti sanno dire versetti di antiche leggi che non ci riguardano più, e concludono dicendo: “…e quindi come vedi è biblico, devi darci la decima parte di quello che entra nella tua famiglia, è Dio che lo vuole!” Non è strano che si dimentichino di tutto l’AT ma si ricordino solo di questa cosa dei soldi mettendoci pure il senso di colpa? Inutile farci una disquisizione teologica sopra, lo ritengo tempo perso. Spesso l’evangelizzazione è inclinata proprio dall’interesse delle entrate finanziarie. Se un credente lo desidera, dia pure la sua offerta (non pubblica ma nascosta, in riservatezza) o per la comunità, o per una colletta specifica, ma non può e non deve mai essere obbligato a farlo! Piuttosto, scusate la franchezza, perché molti pastori non vanno a lavorare invece di pesare sulle spalle di credenti che magari hanno già grosse difficoltà ad arrivare a fine mese?

R.R. 

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