uomo stilizzato abbraccia alberi

Cerchiamo la felicità pensando di trovarla nell’abbondanza, nella ricchezza, in posizioni di potere e di prestigio. Ma siamo sicuri che la troveremo qui? Certo, la sicurezza materiale è alla base della nostra piramide dei bisogni ma come mai allora, pur avendo queste cose, spesso ci sentiamo svuotati e depressi? Forse ciò che cerchiamo è un altro tipo di ricchezza, di un altro tipo di gratificazione, qualcosa di meno tangibile, qualcosa che dobbiamo cercare nel nostro intimo.

Il salmista ci dice che è “beato l’uomo che teme l’Eterno e trova grande gioia nei Suoi comandamenti”. Ci suggerisce quindi di cercare su un altro piano, di guardare in un’altra direzione. Di guardare altrove: verso Dio e verso il nostro prossimo.

Non c’è serenità senza la vicinanza all’Eterno e non c’è vicinanza a Lui se non attraverso la fiducia in Dio e attraverso azioni amorevoli, generose, oneste, verso gli altri.

Solo così ci sentiremo benedetti e la nostra vita ci apparirà piena di doni.

Ci sarà abbondanza e ricchezza ma sarà una ricchezza interiore, spirituale, che ci renderà più saldi e resistenti. Ci sarà una felicità speciale che nascerà dall’aver fatto la cosa giusta e questo ci farà sentire saldi, con il cuore fermo. Non saremo risparmiati, non potremo evitare la nostra dose di sofferenze, ma scompariranno l’ansia e le paure perché ci sarà la forza, fermezza e la sicurezza che derivano dal sentirsi in armonia con la legge di Dio.

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