traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio- parte 5 - (2Timoteo 3:1-9) – di Renzo Ronca – 13-8-15 – h. 16,30 – (livello 2 su 5)

 

 

“Bacio di Giuda” - Ary Scheffer (1795-1858)

 

 

(segue)  

 

traditori,

“Tradire” viene dal latino “tradĕre”, e significa letteralmente   tra- “oltre” e dăre “dare”, cioè “consegnare, dare” ai nemici [De Mauro]. Il classico esempio è Giuda che tradisce Gesù.

Credo che non esista nulla più doloroso che vedersi traditi dalle persone care. Ti cade il mondo addosso, ti senti morire dentro; è incomprensibile la slealtà,  l’indifferenza, la freddezza di chi prima ti amava.

Eppure è questo il quadro dei nostri tempi: tutti tradiscono tutti, sia per questioni di sesso che per forme di interesse economico e politico [è entrato addirittura nel vocabolario italiano il neologismo: “scilipotismo”, dal nome di un politico fin troppo “trasformista”].

Per quanto ci possa sembrare impossibile andare oltre, questo spirito del tradimento si estenderà ancora, fin dentro le nostre famiglie, fin dentro i nostri stessi pensieri divisi tra lealtà a Dio e attrattiva verso il mondo: “Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi” (Luca 21:16). Da un certo punto di vista questo è anche necessario per mostrare chi veramente è di Dio da chi non lo è.

 

sconsiderati,

Sono quelli che agiscono senza buon senso, senza riflettere, che non sanno valutare le conseguenze delle proprie affermazioni e delle proprie azioni (Trecc.). Praticamente con le spinte delle trasmissioni più seguite, dove si parla di tutto litigando e strillando, la sconsideratezza è il normale secondo passo di questo sistema che come obiettivo ha quello di non farti riflettere di non farti pensare. Chi non sa riflettere fa sempre scelte sbagliate. Se una volta erano gli individui ad essere sconsiderati, oggi l’ingannatore con le propagande mediatiche, sa bene come portare nazioni intere a non pensare e quindi a commettere ingiustizie e guerre.

 

orgogliosi,

L’orgoglio, questa eccessiva e compiaciuta considerazione di sé che ci spinge a sentirci superiori agli altri, è forse la caratteristica che meglio corrisponde a Satana. Questo essere maligno che si è staccato da Dio nella sua folle autonomia, è riuscito a trasferirlo nei cuori degli uomini e lo usa come un filo per muovere chi gli dà credito. [vedi anche: L’ORGOGLIO DA UN PUNTO DI VISTA BIBLICO CRISTIANO – (M.V.) ;  ORGOGLIO E SUPERBIA NELLA PROSPETTIVA CRISTIANA (R.R.) L’ORGOGLIO DA UN PUNTO DI VISTA PSICOLOGICO (G.C.)  ]

 

 

amanti del piacere anziché di Dio,

La Diodati traduce con: “amatori della voluttà anzi che di Dio”. La versione “Parola è vita” traduce con: “a Dio preferiranno i piaceri della vita”. La parola “piacere” dunque si riferisce ad una attrazione di tipo sensuale; non significa che amare Dio sia un dispiacere (l’amore di Dio quando ci investe ci avvolge di un piacere che coinvolge tutta la nostra persona: corpo spirito e mente). Ricercare solo piaceri fisici mettendoli al di sopra di Dio (e quindi facendone un idolo) rende gli uomini dipendenti da essi; così in una ricerca sempre più forte di questi piaceri si vanno a sperimentare cose che stravolgono la nostra natura umana. Sodoma e Gomorra per questi motivi si attirarono la condanna di Dio e furono distrutte in un attimo.

La differenza tra oggi e il tempo di Sodoma e Gomorra non sta tanto nelle nefandezze quanto nell’ambiguità: oggi si tende a “regolarizzare” in nome della “libertà” o dell’”uguaglianza” qualsiasi forma di unione o peccato sessuale.

 

(continua)

 

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