… SLEALI, CALUNNIATORI, INTEMPERANTI, SPIETATI, SENZA AMORE PER IL BENE … - parte 4 - (2Timoteo 3:1-9) – di Renzo Ronca – 9-8-15 – h. 8 – (livello 2 su 5)

 

 

 (segue)

 

sleali,

La persona sleale non sa cosa sia la correttezza e l’onestà, non è sincera, non ha onore e da un momento all’altro te la puoi ritrovare contro. E’ questa la condizione della massima parte della gente del nostro secolo che agisce solo in base alla convenienza del momento.

Una volta bastava una stretta di mano per sancire un accordo un patto, e si era certi che l’altro avrebbe mantenuto la sua parola; oggi nonostante esistano contratti in carta bollata davanti ai notai, con firme e controfirme, non sai mai cosa ti puoi aspettare. La parola di una persona non conta più niente, a cominciare dai governanti che dovrebbero dare il buon esempio. La parola dell’uomo e la parola di Dio: quanta differenza! Dio non cambia ma l’uomo si. Dio è leale, di Lui ci si può fidare oggi come mille anni fa, e la Sua parola è stabile nel tempo. Quando tornerà il Signore troverà persone e parole senza più valore.

 

calunniatori,

E’ consuetudine parlare male di chi non c’è. A volte ci capita di essere coinvolti in questo che può sembrare un simpatico pettegolezzo di poco conto, ma che in realtà può diventare un brutto modo di essere. Vigliaccheria, falsità, malignità, invidia sono alla radice della calunnia. Si formano regolarmente questi gruppetti in ogni ambiente e se vi partecipi hai l’illusione di essere accolto, di far parte di un gruppo di amici, ma appena ti assenti sarai tu stesso il primo ad essere calunniato. Stiamo lontani da questi comportamenti diventati pericolosi proprio per la loro cattiva “normalità”.

 

intemperanti,

Sono quelli che non sanno moderare il mangiare, il bere…  ma anche quelli che quando parlano non sanno controllare le parolacce. La loro impetuosità è spesso fuori misura causando danni o scandalizzando. Praticamente è il mondo di oggi: aggressività, violenza, oscenità, volgarità sono espressioni comuni di un mondo globalmente intemperante, in cui davvero si fa fatica ad essere equilibrati.

 

spietati,

La spietatezza è la crudeltà, la freddezza dei nostri giorni, priva di ogni forma di compassione verso il prossimo.

Dopo i grandi licenziamenti ordinati da chi detiene il potere, che hanno causato povertà e disgrazie dovunque, è di questi giorni la notizia del dislocamento di forze speciali inglesi e francesi nel tunnel della Manica; lo hanno fatto per impedire il passaggio di extracomunitari che cercano scampo dalle guerre o dalla morte per fame. La “grande” efficienza di questi militari in grado di imprigionare rapidamente i "nemici" fuggiaschi (persone sfinite che a mala pensa si reggono in piedi), è fatta risaltare con grande enfasi dai mezzi mediatici in una Europa cinica e spietata. Anche nel nostro Paese ci sono gruppi  intransigenti che vorrebbero ributtare a mare povere persone disperate, lo fanno perché non riescono né a capirle né a gestirle e ne hanno paura; ma anche perché sono spietate. Dio ci perdoni, ma penso che le azioni dell’uomo siano state da Lui osservate con attenzione e chi, coscientemente, avrà causato la morte di tanti poveri disgraziati ne dovrà rispondere; e allora non ci saranno le banche a proteggerlo.

 

senza amore per il bene, 

Chi ama il bene? Pochi. Prima di tutto occorre conoscere cos’è il bene; questo ci permetterà di fare la differenza tra bene e male. Questa conoscenza non è solo una risposta di tipo solo storico-sociale; infatti  a seconda delle epoche storiche il concetto di moralità e di ciò che è bene, può cambiare. Solo chi è conosciuto da Dio ha un senso della verità in se stesso che gli indica le cose di Dio (che sono “bene”) e le cose senza Dio (che sono “male”). L’uomo del nostro secolo non può amare il bene perché non ama Dio; non può amarLo perché non ha un vero rapporto con Lui. Alcuni sono devoti ai santi o alle regole delle chiese, ma è la comunione con Dio che permette il vero discernimento di ciò che è giusto da ciò che non lo è. Non è una conquista dell’uomo l’amore per il bene, ma la conseguenza dell’essere amati da Dio. Chi è amato da Dio infatti riceve da Lui Amore, cioè come un “riempimento della Divinità” che gli permette a sua volta di avvolgere e conoscere il senso vero della realtà. Accogliamo il Signore, la Sua Parola allora, se vogliamo essere amati e a nostra volta amare il Bene.

 

(continua)

 

 

 

 

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