Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE

1989-1994  Rev.3

di Renzo Ronca

 

 

PARTE  IV

 LE FORZE OSCURE - IL NOSTRO SISTEMA CI IMPEDISCE DI PENSARE - COMBATTERE - SI PUO' REAGIRE ANCHE NEGLI STATI D'ANIMO PIU' DIFFICILI

CAP. 5 : TIPO DI COMBATTIMENTO

 

 

 

Per combattere dobbiamo addestrarci, conoscere le armi di cui disponiamo, riconoscere il nemico e valutare la sua forza. Alcuni punti da tenere presenti:

 

A) LA NOSTRA FORZA NON SERVE A MOLTO. Il primo ingenuo errore che possiamo commettere e' il credere che con la nostra sola volontà, la nostra intelligenza, possiamo smascherare Satana e vincerlo facilmente. Egli ce lo lascia anche credere, gli conviene, ma e' una trappola. La persona che si sente forte e' in realtà una facile preda. INVECE E' IL SIGNORE CHE COMBATTE PER NOI. LUI E' LA NOSTRA FORZA. Le Scritture sono piene di esempi che ce lo fanno capire: non importa la superiorità del nemico, non ha alcuna importanza. Dio e' più potente di ogni esercito e permette a Satana solo un certo spazio e per un certo tempo. Al Signore preme la nostra conversione, il ritrovare la strada giusta che porta a Lui; per aumentare la nostra fede, per risvegliarla si serve anche di semplici episodi come la vittoria del piccolo Davide sul gigante Golia o la liberazione degli Israeliti ottenuta per mano di una fragile donna come Giuditta. Anzi, e' proprio quando siamo deboli che siamo forti (2 Corinzi 12:1O) perché Egli opera con potenza. Il Signore ci viene incontro, si adatta a noi, alle nostre incertezze e come a Gedeone, quando non si sentiva sicuro, ci concede, con pazienza, chiarimenti e prove evidenti (Vedi Giudici 6:36-4O). Se conosce le debolezze dell'uomo e sa aiutarlo, non e' però contento se lo mettiamo da parte o non ci fidiamo: Davide fece il censimento e non piacque per questo al Signore, che lo rimproverò perché non si fidava della forza di Dio ma ricercò la propria (2 Samuele 24).

 

B) LA NOSTRA BATTAGLIA NON E' TRADIZIONALE. Se dovessimo scontrarci solo con nemici evidenti sarebbe abbastanza facile vincere. L'apostolo Paolo ce lo spiega: "Prendete forza dal Signore, dalla sua grande potenza. Prendete le armi che Dio vi da', per poter resistere contro le manovre del diavolo. Infatti noi non dobbiamo lottare contro creature umane, ma contro spiriti maligni del mondo invisibile, contro autorità e potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso. Prendete allora le armi che Dio vi da' per combattere, nel giorno della lotta, le forze del male e per saper resistere fino alla fine. Preparatevi dunque! Vostra cintura sia la verità, vostra corazza siano le opere giuste e sandali ai vostri piedi sia la prontezza per annunciare il messaggio di pace del Vangelo. Sempre tenete in mano lo scudo della fede con cui potete spegnere le frecce infuocate del Maligno. Prendete anche il vostro elmo, cioè la salvezza, e la spada dello Spirito Santo, cioè la parola di Dio. Pregate sempre: Chiedete a Dio il suo aiuto in ogni occasione e in tutti i modi, guidati dallo Spirito Santo, perciò state svegli e non stancatevi mai di pregare per tutto il popolo di Dio e anche per me." (Efesini 6: 1O-18). Riflettiamo su queste parole: esse sono degne di fede perché Paolo di Tarso ebbe la grazia di conoscere molte cose al di là del confine umano (vedi 2 Corinzi 12:1-7).

 

C) IPOTIZZIAMO DUE ESERCITI CONTRAPPOSTI: le forze del male e quelle del bene e vediamo alcuni momenti di questa lunga guerra. Satana non e' uno sprovveduto e conosce la potenza di Dio e la debolezza dell'uomo. Nell'ambiente terrestre dove ora e' costretto a vivere, aiutato da creature spirituali a lui simili, continua ad ingannare l'uomo e a tenerlo il più possibile isolato da Dio. Adattandosi mirabilmente alle aspettative umane si inventa mille facce e mille possibilità e facendo credere di poter concedere libertà coi suoi doni-trappola, da' solo più spago per legarlo meglio. Satana ha dunque imprigionato l'uomo e se ne serve come ostaggio. Crede, nella sua viltà, di evitare la distruzione a cui e' condannato facendosi scudo con l'uomo, creatura debole, ma molto amata dal Padre.

Pensate ai banditi in una banca che si trovano accerchiati e per non essere uccisi tengono in ostaggio gente indifesa. Come può agire la polizia? Se interviene frontalmente rischia di uccidere tutti, cattivi e buoni. L'azione va studiata bene. La vita dell'uomo e' veramente preziosa agli occhi del Signore, il quale fa di tutto per poterla salvare. La nostra vita la sente come sua perché il nostro spirito e' il suo Spirito. Ed ecco la soluzione: viene Lui stesso, nella forma di un uomo, di "un'anima vivente" come Adamo, si inserisce tra i prigionieri-ostaggi, si fa riconoscere e fornisce loro il piano di salvezza e i mezzi per attuarlo. Dopo questa prima fase tornerà, non più solo, ma con grandi forze e colpirà duramente, non più come "agente segreto", ma come comandante di tutto l'esercito celeste di Dio. Dio stesso e' già venuto tra noi in forma terrestre ed ha assunto il nome di Gesù, ma noi non l'abbiamo riconosciuto (vedi Giovanni cap.1:1..).

Invece lo conosceva bene Satana, che in tutti i modi, da prima che nascesse ha cercato di ucciderlo. Si e' visto che più le vittime convivono con gli aguzzini e più tendono a instaurare un perverso legame sado-masochistico divenendo prive di volontà. Oppure, in maniera più ambigua, si tende piano piano a "familiarizzare" in un falso rapporto di comprensione e amicizia nascente. Satana ha bisogno di tempo per "incantare" gli ostaggi. Questa ambiguità e' pericolosissima e molto più diffusa di quanto sembri. Parlavo qualche anno fa con una persona che difendeva un libro in cui Giuda veniva rappresentato come la necessaria vittima designata, utile affinché potesse risplendere Gesù. Se così fosse, Giuda sarebbe quasi un eroe, una necessità per nostro Signore, il quale non avrebbe potuto essere il Cristo senza il suo aiuto. Stiamo molto attenti al fascino malsano di queste filosofie vuote! E' infatti molto diffuso il concetto secondo cui il male e' necessario affinché possa esistere il bene. Non e' con questi inganni della mente che possiamo avvicinarci alla verità. Chi direbbe che il cancro o l'AIDS sono necessari al corpo? Il corpo deve funzionare bene e basta. Se ci sono malattie o impurità devono essere combattute e debellate, Nessuno convive felice con un bubbone maligno sulla guancia. Il male, eufemismo letterario per dire Satana, non e' l'alternativa a Dio! Questo lo porterebbe quasi allo stesso livello. Satana e' il bubbone di cancro, e' l'infezione, il tentativo di ridurci senza difese: l'AIDS da combattere a tutti i costi.

L'ingannatore cerca in tutti i modi di togliere ogni resistenza agli ostaggi o con la paura o affascinandoli. Più tempo passa e più l'uomo cede. Moltissima gente e' già controllata dal diavolo e dai suoi agenti. Pensate a quelle categorie di persone schiave del potere o del successo (esercitare il dominio sugli altri) e chi c'e' dietro il potere o dietro il successo? Chi e' che vuole diventare il più grande, il più ammirato, il più bello? L'ingannatore servendosi di una diffusione sempre più capillare (es. mass-media) pubblicizza falsi valori come la ricchezza e quasi costringe l'uomo a ricercarla, a scapito della propria libertà. Nel suo inquinamento di valori fa intendere libertà come "libertà di poter 'arrivare'".

Mette al centro dunque non l'amore verso Dio e verso gli altri ma un falso concetto d'amore riflesso su se stesso, come l'egoistico concetto dell'affermazione personale, da raggiungere con tutti i mezzi e a tutti i costi (non e' il modus vivendi americano?). Quasi tutti cadiamo nella trappola. Gesù, il Signore, pone fine a questo schiavismo, a questa inesorabile distruzione dell'uomo. ML'azione dell'Ingannatore parte dal corpo per arrivare allo spirito, attraverso la tentazione (Eva ascoltò, vide, gustò il frutto, poi decise che era buono.. -Genesi 3:1-7-) L'azione di Dio parte dal nostro cuore, dallo spirito e poi arriva al corpo. Nel primo caso attraverso le tentazioni i nostri sensi vengono sollecitati in maniera falsata, con il desiderio o la paura, in modo che la nostra mente elabori falsi dati e arrivi a falsi risultati decisionali. Nel secondo caso Gesù ci rivela subito la centralità della verità nel Padre e già questo ci fa liberi (vedi episodio della Samaritana); da qui poi, come una conseguenza, arriva il comportamento che viene da noi stessi educato e controllato, anche attraverso dure prove, in rapporto agli insegnamenti di Dio (Siracide 4: 16-17). Gesù, l'Emanuele, Dio tra noi, e' l'azione rapida incisiva e potente del "commando" che e' venuto a liberarci.

Questa e' la buona novella: Dio e' venuto finalmente tra noi ed inizia il suo regno sulla terra distruggendo quello del ribelle Satana. Lucifero (="rivestito di luce") era un potente angelo molto vicino a Dio e voleva farsi come Dio. Fu allontanato come ogni traditore e relegato proprio sulla terra dove cercò di portarsi quante più creature possibili. Allontanatolo dal cielo, Dio lo sconfigge sulla terra da uomo, liberando l'uomo dai suoi inganni. Quando vennero ad arrestare Gesù sembrò la sconfitta ai suoi discepoli e c'era chi prese una spada nell'estremo e disperato tentativo di difenderlo; ma cosa disse il Signore? "Fermo, non sai che se volessi, il Padre mio mi manderebbe subito 12 legioni di angeli?" (Matteo 26:53). Egli lo vince come uomo, da uomo, senza ricorrere all'esercito celeste.

LA SUA VITTORIA NON STA NEL CEDERE AL POTERE DI SATANA, MA SOLO NELL'ACCETTAZIONE TOTALE E COMPLETA DELLA VOLONTA' DI DIO: "Tu non avresti nessun potere se non ti fosse stato dato dal Padre mio" (episodio di Pilato in Giov.19:1O-11). La resurrezione e' la prova evidente di questa grande vittoria, simbolo della nostra: "L'ultimo nemico ad essere distrutto sarà la morte" (I Cor.15:26). Da quel momento Gesù e' dovunque e in tutti: reperibile, concreto, vicino; e' lo Spirito Santo, il nostro Difensore contro le accuse del diavolo, e' sempre Dio stesso. Egli viene, per chi lo desidera, proprio ad abitare nel nostro cuore; ci viene a ricordare che abbiamo un'identita' assopita, un'eredita' da ottenere, una casa da ritrovare. Ci viene a togliere il fumo della falsità, la nebbia dell'inganno. La terra diviene un campo di battaglia: chi si lascia "morire" come Gesù, per gli altri, ottiene la vita eterna e resusciterà trasformato, nel suo giorno, ma chi cercherà di possedere e salvare la propria vita attraverso l'egoismo, la perderà. Questa guerra può apparire a molti poco evidente ma non e' così. Gli scontri ci sono e sempre più evidenti. Come dice un mio amico avventista "Satana e' costretto a combattere sempre più a viso aperto e piano piano mostra il suo vero volto". Il nostro Signore tornerà non per iniziare la guerra, ma per terminare quella del suo popolo e liberarlo finalmente dagli ultimi legami fisici con la terra. La scelta e' ora che si fa e appena scelto il Signore incominciano gli attacchi del nostro nemico. Si deve resistere a tutti i costi. Gesù scenderà di nuovo ma ora dobbiamo combattere, perché dopo, volenti o nolenti, saremo già definiti tra i suoi o tra gli altri, quelli di Satana, che saranno inevitabilmente distrutti.

 

Correlazioni:

CAP. 1 - FORZE FUORI E DENTRO DI NOI

CAP. 2 - L'IMPOSSIBILITA' DI PENSARE

CAP. 3 - NON SIAMO SOLI

CAP. 4 - "MUOVETEVI, ANDIAMO A COMBATTERE!"

CAP. 6 - DIFESE ESTREME

 

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