PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI VERSO

CAP. 3 : NON SIAMO SOLI

L'attacco di Satana alla nostra vita e' sempre più totale e sarà sempre più allo scoperto. Sa che gli rimane poco tempo prima della sua distruzione da parte dell'esercito celeste e si comporta come l'assassino messo con le spalle al muro da parte della polizia, che in una caparbia e cieca follia non vuole cedere: egli dopo aver tentato tutte le vie, vigliaccamente al riparo delle sue vittime che gli fanno da scudo, si trova allo scoperto. Gli ostaggi non lo riparano più perché avranno imparato a conoscerlo e avranno determinato una scelta. Quelli rimasti saranno consapevoli della loro fine: se sceglieranno di restare accanto a Satana, non verranno più considerati innocenti da parte del Signore, che non aspetterà più, e finalmente in risposta alle sofferenze di chi lo avrà aspettato con fede, al loro desiderio di salvezza, agirà con potenza e determinazione. Sarà implacabile e Satana, il vile, non potrà più nascondersi dietro nessuno.

Non sapendo più dove scappare, costretto a manifestarsi così com'e' veramente, senza più inganni, nella disperazione folle di chi non ha più nulla da perdere, rivelerà il suo aspetto e la sua vera natura di assassino. Uscirà fuori, si farà vedere, in un ultimo disperato slancio di furia omicida, urlando e colpendo in ogni direzione. Sa che e' la sua fine ma assieme a lui porterà alla morte quante più persone possibile. Ultimo gesto di rabbia disperata contro Dio. E purtroppo, dalle scritture, sappiamo che saranno tante le persone distrutte con lui. "Se anche i figli d'Israele fossero tanto numerosi quanto i grani della sabbia del mare, solo un piccolo resto ara salvato" (Romani 9:27; vedi meglio: Isaia 10:20-23).

Noi in questo piccolo resto vogliamo essere, perché vogliamo credere nell'amore di Dio che ci porta via, che ci ridarà la vita perduta. Ci sentiremo soli in questa battaglia. I fratelli su cui potremo contare saranno pochi e sparsi per il mondo, ma facciamoci coraggio perché da tempo il Signore, tramite il suo Spirito, ci sta radunando da ogni parte. Fratelli che leggete, noi non ci conosciamo direttamente, ma Gesù ci conosce e ci unisce tutti nella speranza futura della resurrezione e della trasformazione di chi, al momento sarà trovato in vita. Pure se ci sembrerà di essere soli, assediati da ogni parte, pure se ci sembrerà di stare per perdere la vita da un momento all'altro a causa di sopraffazioni fisiche, psicologiche, dispiaceri, inganni, offese, tradimenti, delusioni, lutti, ingiustizie, ecc. ecc.

Ricordiamoci che non siamo soli. Nel nostro pianto, Gesù con mano leggera asciugherà le lacrime e ci ricorderà come ricordò ad Elia: "mi sono riservato settemila uomini che non hanno mai adorato il dio Baal" (Rom. 11:4). Fratelli, un giorno ci conosceremo tutti e ci vorremo bene. Vivremo tutti un amore pulito, una vita felice accanto al nostro sposo Gesù. Ma per ora siamo come degli ostaggi nelle mani di un assassino. Il Signore non permetterà certo all'Ingannatore di tentarci al di sopra delle nostre forze, ma viviamo pur sempre in uno stato di pericolo, non lo dimentichiamo mai. Il rischio e' dimenticarcene, come la sentinella che si addormenta di notte perché "non c'e' niente di nuovo".

Proprio allora saremmo attaccati duramente. Vigiliamo sempre. Abbiamo un compito su questa terra: riscoprire Dio, lasciarci amare da lui e trasmettere questa forza liberatrice a chi non la conosce ancora. Satana e' potente ma e' nulla contro Dio. Lasciamo al Creatore lo spazio per curarci e difenderci e cerchiamo solo la sua volontà che e' di pace e di gioia. Certo non dobbiamo sottovalutare l'Ingannatore, ma nemmeno averne paura, perché al Signore Gesù e' stato dato "ogni potere in cielo e sulla terra" (Matteo 28:18); egli tornerà con potenza perché e' stata decretata la fine di questo periodo di falsità, corruzioni ed inganni.

"Poi guardai e vidi una nuvola bianca. Sulla nuvola era seduto uno simile al Figlio dell'uomo. Sul capo aveva una corona d'oro, e in mano una falce affilata. Un altro angelo uscì dal tempio, e con voce potente gridò a colui che sedeva sulla nuvola: -Prendi la tua falce affilata e comincia a mietere! L'ora e' giunta, la terra e' pronta per la mietitura." (Apoc. 14:14-15)

Correlazioni:

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di Renzo Ronca

PARTE IV

CAP. 3 : NON SIAMO SOLI

CAP. 2 - L'IMPOSSIBILITA' DI PENSARE

CAP. 4 - "MUOVETEVI, ANDIAMO A COMBATTERE!"

CAP. 6 - DIFESE ESTREME