Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

LA GRANDE MOLTIPLICAZIONE DEI PANI DI GESU’ – IL MOMENTO PARTICOLARE ALLORA COME OGGI - parte 1-

-di Renzo Ronca - 6-1-16 -  h. 11,30 - (Livello 3 su 5) 

 

 

 

L’episodio della moltiplicazione dei pani da parte di Gesù è da tutti conosciuto. In effetti nella Scrittura assume una importanza particolare per diversi motivi, come se il Signore avesse voluto dare un segno particolarmente potente e significativo.

Da cosa si vede questo?

 

a) E’ l’unico miracolo di Gesù raccontato da tutti e quattro gli evangelisti (Matteo 14:13-21; Marco 6:30-44; Luca 9:10-17; Giovanni 6:1-14). Se lo Spirito Santo che ha ispirato tutta la Bibbia ha voluto evidenziare in questo modo l’episodio vuol dire che dobbiamo considerarlo con attenzione;

b) Il numero delle persone coinvolte. Si parla di 5.000 uomini ma è un dato che va “tradotto” alla maniera occidentale: infatti come anche oggi in certe zone del medio oriente si intende uomini letterali di sesso maschile, senza considerare altri, ma sappiamo che era una folla che aveva seguito Gesù e questa era composta di famiglie, dunque anche donne e bambini (che non venivano conteggiati); dunque in totale si può parlare di 15-20.000 persone in tutto (Barbieri)

 

Ma perché Gesù volle dare questa impronta così forte? A chi era rivolta?

 

Certo Gesù provò grande amore “compassione” per quella folla che lo aveva seguito anche in quei luoghi deserti e volle sfamarla, tuttavia l’insegnamento principale era per i Suoi discepoli di allora e, indirettamente è anche per noi che siamo i Suoi discepoli di oggi.

 

IL MOMENTO PARTICOLARE ALLORA COME OGGI

 

Era a quel tempo un momento particolare: “Quando venne a conoscenza della morte di Giovanni il battista, Gesù si ritirò coi suoi discepoli in una località lontana. Da questo momento in poi il ministero di Gesù fu diretto principalmente a loro. Sembra evidente che Egli desiderava istruirli in vista del fatto che presto li avrebbe lasciati. Non disse quasi più nulla alla nazione per convincerla che Lui era veramente il Messia” (Barbieri). Potremmo dunque dire che Gesù “cambiò passo” nella Sua missione terrena.

 

E’ nel nostro tempo un momento particolare: quante volte anche oggi vediamo “decapitare” la giustizia di Dio? Quante volte si fanno violentemente tacere le coscienze cristiane? Non mi riferisco solo ai fatti politici e sociali che sono sotto gli occhi di tutti in un mondo dove la decapitazione letterale sembra ormai cosa di tutti i giorni, ma anche a quelle organizzazioni che chiamiamo “chiese” che dovrebbero essere più presenti, proprio adesso che siamo in prossimità dell’avvento del Signore, e invece non lo sono! Gli adoratori di un unico Dio, quello di Abramo Isacco e Giacobbe, tra i quali sono Ebrei, Musulmani e anche noi cattolici protestanti e ortodossi, sembra non abbiano più il loro “Capo” che è lo Spirito di Dio e finiscono per colpirsi a vicenda come fanno le membra di un corpo decapitato scomposto senza più testa. Anche oggi c’è bisogno di “cambiare passo” per tornare a un Dio vivo e non più morto nelle liturgie o nelle frasi fatte o nelle guerre fanatiche. E’ indispensabile fermarsi capire pregare, perché questo Dio di Abramo, in qualunque modo Lo si voglia chiamare, sta per agire. A noi cristiani è stato rivelato il mistero di quanto sta per accadere, ma dov’è la nostra forza per operare? Non siamo anche noi frastornati come i discepoli di allora dicendo: “Signore non c’è pane, come facciamo?”

 

Più che mai i credenti oggi hanno bisogno di due spinte:

1) quella di ritirarsi come fece Gesù in luoghi-ambienti-momenti di preghiera per riflettere purificarsi capire concentrarsi santificarsi;

2) quella di tornare al Cristo risorto per prendere il pane da dare alle persone che non hanno idea di come sfamare la propria anima.

 

Vediamo nello specifico gli insegnamenti del nostro Maestro.

(continua)

 

 

 pag. seguente   -   indice rifless. bibliche n. 2  -  Home

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE