Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

Dopo Elia: ELISEO E IL DISCEPOLATO

Di Renzo Ronca - 17-9-13-h.10,30 - (Livello 2 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo già in contrato Elia, Enoc, Mosè, che sono figure rappresentative molto particolari. Mosè infatti rappresenta i giusti che saranno resuscitati, mentre Elia ed Enoc rappresentano i giusti vivi che saranno rapiti, con i resuscitati, alla venuta di Gesù. (da Domande difficili - Enoc Elia Mose) [vedi anche le correlazioni in fondo]

 

Eliseo ebbe una specie di “investitura” da parte di Elia che lo scelse come servitore (1 Re 19:19-21). Al momento del rapimento di Elia si rifiutò di lasciarlo e vide il “carro di fuoco” che lo portò via (2 Re 2:1-18).  In quel momento assunse il ruolo di profeta seguendo le orme del suo maestro. Ebbe doni di conoscenza, preveggenza e capacità di fare miracoli, tutti sempre nel nome di Dio. Morì “normalmente” intorno agli 80 anni, con una malattia che non gli fu risparmiata nonostante la potenza del suo ministero.

Eliseo può aiutarci a rifletter sul senso del nostro “discepolato”:

 

A)     A) Eliseo non sceglie di seguire Elia, ma viene scelto. E’ così per tutti noi chiamati: è il Signore che in base alla Sua infinita sapienza ed amore ci sceglie, ci chiama. Non dimentichiamoci mai, l’abbiamo detto sempre, che Dio è il primo ad amare l’uomo; l’uomo si risveglia vive e abbraccia la grazia in funzione di questo amore ricevuto (1)

 

B)     B) Eliseo a quanto ne sappiamo era di famiglia abbastanza agiata, ma seguì subito Elia dimostrando di saper lasciare la certezza del quotidiano per l’incertezza della fede; un po’ come fece Abramo. A volte anche per noi seguire Gesù dobbiamo saper uscire dalle nostre comodità, dalle nostre sicurezze.

 

C)     C) Per molto tempo Eliseo fu solo un servitore di Elia. Questo ci richiama ad un comportamento umile, senza smania di protagonismo. Un mortificare il nostro ego.

 

D)     D) Quando viene il momento Eliseo assume il ruolo che gli viene affidato, anzi mostra decisamente di volerlo. Questo ci fa pensare che non è gradito a Dio chi è “tiepido”, chi dice “ni”, chi è incerto, chi lo segue in maniera passiva. Chi ha conosciuto il Signore ed ha visto la realtà del mondo non è più “neutro” ma assume un ruolo energico, volitivo, deciso su una base di misericordia per il prossimo; e come Isaia quando di fronte alla domanda di Dio: “Chi andrà per noi?” dice prontamente: “Eccomi, manda me!” (Isaia 6:8).

 

E)      E) Il combattimento di Elia e poi di Eliseo è caratterizzato dalla lotta al culto di Baal che a quel tempo era molto forte in Israele. Occorreva dunque autorità e forza di fede. Anche oggi il culto satanico sta straripando a tutti i livelli, persino nelle trasmissioni per i ragazzi o le serie dei telefilm sulle streghe o i medium mostrati come innocui. Oggi occorre gente decisa e dalla fede pura, in grado di discernere immediatamente gli spiriti ingannatori e prendere posizione lottando in maniera evidente. C’è molto bisogno di persone di Dio così.

 

F)      F) Come a Paolo non fu risparmiata una “spina nella carne”, così ad Eliseo non fu risparmiata una malattia che lo portò alla morte. Questo ci deve far riflettere che siamo esseri umani come tutti gli altri e che le malattie fanno parte della nostra eredità terrena. Il Signore alle volte ci guarisce alle volte potrebbe non farlo; non è un affronto o una mancanza di riguardo da parte del Signore. Per chi veramente segue Gesù “vivere è Cristo, morire è guadagno” (Filippesi 1:21), nel senso che tutto ciò che è umano è relativo e poco importante, fosse anche la vita terrena stessa.

 

 

 

 (1) Giovanni 4:19 - Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo.

 1

 

 

Correlazioni:

 

DOMANDE DIFFICILI - ENOC ELIA MOSE’ E LA RESURREZIONE

PERCHE' ENOC ED ELIA FURONO RAPITI?

GTRASFIGURAZIONE GESÙ PARLAVA CON MOSÈ ED ELIA

COME E’ IL REGNO DEI CIELI? IL PARADISO È POPOLATO DI SANTI O E’ VUOTO?

 

 

 

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