Dio ha già realizzato il Suo progetto prima che noi venissimo alla luce; per questo dice in Genesi che “le opere di Dio erano già compiute fin dalla fondazione del mondo” infatti “il settimo giorno si riposò” (Eb 4:3-4 TILC).

Ma “quelli che non si sono fidati di Lui non sarebbero entrati” (Eb 3:18). Noi invece ci fidiamo di Lui. Vogliamo entrare in questo “riposo” che ha istituito l’Eterno. Questo riposo è diluito nel nostro tempo terreno ed è simbolo dell’eternità a cui siamo destinati.

Anche se più il tempo terreno passa e più noi ci sentiamo deboli, tuttavia non ci viene chiesta la capacità delle opere, ma la qualità della fede, come disse a Paolo “ti basta la mia grazia” anche nella tua debolezza (2 Corinzi 12:9).

Il Signore vuole che ragioniamo nella fede insieme a Lui: “cercate di capire cosa vuole Dio da voi” (Eb 5:17). Noi che siamo alle soglie del Rapimento dei credenti dobbiamo resistere pur nella nostra poca forza, fidarci delle Sue promesse, testimoniare, evangelizzare, ma non al vento bensì alle anime che cercano il Signore.

Non ci riusciremmo mai da soli se non prendessimo forza dallo Spirito Santo; infatti con Lui ogni giorno innalziamo le nostre preghiere affinché con la nostra lode siano offerte gradite a Dio per i meriti di Cristo: “prendendo le armi che il Signore ci dà per resistere contro le manovre del diavolo. Infatti non dobbiamo lottare contro creature umane, ma contro gli spiriti maligni del mondo invisibile, contro autorità e potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso. Prendiamo allora le armi che Dio ci dà per combattere nel giorno della lotta le forze del male e per resistere fino alla fine. Preparatevi dunque!” (Efesini 6:10-14 TILC)

R.R.