Un cantico… il messaggio della salvezza e del futuro che ci attende nei versi di questo inno che colpirono profondamente il mio cuore, e che ancora oggi sento come parole mie.


Se pur questa vita non mi dà ricchezza,

Celesti dimore avrò un dì lassù.

Qual alma perduta in duolo e tristezza,

di me compassione ebbe sol Gesù.

Così per il mondo me ne vo’ cantando,

anche con le lotte che devo affrontar.

Presto Gesù Cristo, se sarò fedele, mi porterà in cielo con Lui a regnar.

A tutte le razze del lignaggio umano,

Cristo vuole dare piena redenzion.

Anche una dimora, non da mano d’uomo,

ci ha preparata nella santa Sion.

Al di là del sol, Al di là del sol…

Posseggo un Asil, Asil dolce Asil, al di là del sol!


La nostra vita, seppur vissuta in povertà, è nelle mani del nostro Signore che ha sempre e comunque cura di noi. “Eravamo erranti e senza via, pieni di paure ed ansietà”, come dice un altro cantico evangelico. Ma Gesù ha avuto compassione di noi, solo Lui. La compassione umana che forse abbiamo suscitato negli altri non potremo mai paragonarla all’amore di Cristo per noi. E dopo aver ricevuto questa grazia, sappiamo che nelle lotte non siamo soli. La gioia del Signore è la nostra forza, perché anche nei momenti critici sentiamo il desiderio di cantare e adorare il nostro Dio con tutto il nostro cuore. Conosciamo il sentiero per il quale ci siamo incamminati, quello verso la vita eterna procedendo mano nella mano con Gesù, perché la nostra meta è il “dolce Asil” che il Padre ha già preparato per noi e per tutti coloro che desiderano fare la Sua volontà.

Dio ci benedica.

V.D.S.

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