strada infinita nel deserto

"Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto»". (Matteo 4:8-10)

Da questi versi si potrebbero ricavare diverse riflessioni. Io vorrei parlarvi di un argomento forse mai discusso tra credenti, ma che in realtà ci riguarda.

Negli ultimi 10 anni circa, navigando sul web e interessandomi anche a culture diverse dalla nostra, ho avuto modo di osservare l’industria dell’intrattenimento di un certo Paese asiatico di cui preferisco non fare il nome.

In quell’ambiente esistono agenzie che si occupano di scovare nuovi talenti. Anche qui in Italia come in molti altri Paesi ci sono i cosiddetti talent scout, persone che frequentano certi ambienti pur di trovare giovani disposti ad essere reclutati per sfruttare le loro potenzialità. In questo caso voglio cercare di spiegare lo schema che viene usato da queste agenzie di intrattenimento, in particolare di questo Paese asiatico preso da me in esame.

L’agenzia affida al talent scout un incarico, quello di reclutare giovani con determinate caratteristiche. Si reclutano anche bambini, di fatti in questo Paese vengono trasmessi programmi tv dalla mattina alla sera, molto diversi da quelli che vediamo nelle nostre reti. I bambini o i ragazzi che vengono reclutati, devono seguire corsi di canto, ballo e recitazione offerti dall’agenzia per circa 4-5 anni e nel contempo frequentare anche la scuola per conseguire comunque un titolo di studio liceale o universitario. In questo lasso di tempo i reclutati trascorrono molto tempo lontano dall’ambiente familiare, seguono una dieta di circa 1000-1200 calorie al giorno ma una volta al mese possono mangiare ciò che vogliono. Nel frattempo si sottopongono a diverse cure estetiche che ovviamente vanno a migliorare il loro aspetto fisico, tutto a spese dell’agenzia. Finito il lasso di tempo di formazione, arriva per loro il momento di debuttare nel mondo dello spettacolo e ripagare così l’investimento per il loro apprendistato. Intorno a questi ragazzi ruotano diversi interessi tra cui quelli delle case discografiche, che ovviamente investono somme importanti in queste agenzie “formative”. Il debutto può avvenire sia tramite il lancio di un gruppo musicale o attraverso la recitazione in serie televisive e film trasmessi principalmente nel mercato asiatico. Molti di loro si limitano a fare da modelli per prestigiose case di moda, mentre altri che non sono riusciti a superare il periodo di formazione lasciano l’agenzia e tornano alle loro vite. Sottolineo che è una vita abbastanza dura, dal punto di vista mondano, considerato che questi ragazzi faticano anche a mantenere intatta la loro privacy. Diventano così personaggi di spettacolo, spesso osannati per le loro performance e quindi IDOLATRATI!   E durante il periodo di formazione l’agenzia inizia già a pubblicizzarli attraverso i social media. Tutto questo per far sì che si crei un rapporto emotivo tra loro e il pubblico, che di conseguenza li segue quasi da vicino e si affeziona alla loro immagine.

Proprio durante questo periodo di “training” subentra la vanagloria. Mi spiego: i ragazzi iniziano ad avere coscienza dell’ammirazione del pubblico, quindi cominciano anche a pensare di essere speciali e degni di nota. Il loro desiderio diventa quello di essere al centro di tutta l’attenzione, lasciando il posto alla superbia della vita. Alcuni di questi giovani vengono da famiglie abbastanza normali ma spesso povere. Ho letto in giro che alcuni di loro aiutavano economicamente i genitori appena iniziavano a guadagnare. Insomma, tra questi bambini e adolescenti troviamo membri di famiglie agiate e persone dalle origini modeste. Per non parlare dei compromessi che alcuni di loro, proprio durante il periodo di formazione, hanno dovuto accettare pur di non ammettere il fallimento e andarsene.

Quindi ricapitolando, vi ho appena spiegato come viene creato un IDOL (il termine idol si riferisce a un adolescente che diventa molto popolare nel mondo dello spettacolo soprattutto in virtù del suo aspetto esteriore. Wikipedia).

Nella Parola di Dio è scritto che gli uomini erano soliti farsi degli idoli con le loro mani, usando diversi materiali come legno e pietre di vario genere. Questa pratica persiste da secoli ma la creazione degli Idol risale a 15 anni fa circa, quindi è un fenomeno molto recente. Questo mi porta ad affermare che il concetto dell’uomo al centro dell’universo non è mai cambiato e tutto ciò mi riporta alla mente la storia del nemico delle anime nostre, che un giorno si insuperbì e deliberò che fosse lui soltanto degno di adorazione tralasciando un particolare di estrema importanza: anche lui era un essere creato, quindi il suo ragionamento mancava essenzialmente di logica!

Allo stesso modo in cui il diavolo tentò il Signore nel deserto, ancora oggi tenta ognuno di noi e la maggior parte delle persone cade nella sua trappola mortale. La fama, la ricchezza e l’approvazione del pubblico non donano alcuna felicità se non quella di breve durata. Basti pensare che, nel Paese asiatico da me preso in considerazione per questa riflessione, molti di questi Idol finiscono per cadere nel tunnel della droga e della depressione e negli ultimi anni alcuni di loro purtroppo si sono persino tolti la vita.

L’obiettivo primario di Satana è quello di allontanarci da Dio per sempre perché lui è ben consapevole della fine che lo aspetta. Purtroppo l’essere umano spesso persiste nella sua ignoranza verso il Signore, cercando di far passare il concetto che siamo semplicemente frutto di una evoluzione e che non esiste alcun creatore. Io ancora non riesco a comprendere come si possa fare un pensiero del genere, ma per altre persone siamo noi ad essere fuori di senno solo perché crediamo fermamente che esiste un Dio Creatore e Salvatore. Siamo opera delle Sue mani, come l’argilla in mano al vasaio. Se tutti potessero anche solo riflettere su questo, il mondo non sarebbe alla deriva come lo è adesso.

“Io non riempio forse il cielo e la terra?” dice il Signore. (Geremia 23:24)

Concludo con le parole di un cantico che cantavamo da bambini in chiesa: Le stelle fece brillar, il mare ondeggiar. Le vette alte fe’ e mi creò… Per questo io lo amo perché per me morì, il mio Creatore ed il mio Salvator!

A Dio tutta la gloria!

V.D.S. (prima pubblicazione marzo 2022)

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