Padre e figlioletto camminano vicino al mare

«Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra». (Salmo 46:10)

La voce di Dio risuona agli orecchi di tutti gli abitanti della terra con tono rassicurante e autorevole: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra”. Ogni timore è sedato, ogni ansia placata, ogni tensione allentata. Il suo popolo può rilassarsi. Egli è Dio, la sua causa è vittoriosa. Egli è il Sommo fra le nazioni, il Sommo su tutta la terra. (dal commentario MacDonald).

La nostra vita a volte può essere veramente frenetica. Di frenetici ne conosco, ce ne sono stati anche nella mia famiglia. Persone che hanno cercato di intraprendere attività al solo scopo di raggiungere obiettivi materiali, vuoi per fare soldi vuoi per sentirsi importanti. Ma che cosa siamo in confronto all’immensità della gloria dell’Eterno degli eserciti, del Signore dei signori?

Per questo dobbiamo fermarci e riflettere. Basterebbe un ordine, un comando e la Terra cesserebbe di esistere. Ascoltando una riflessione di un fratello da una radio cristiana, mi ha colpito una frase: “Dio ha creato l’uomo perché voleva un amico.” È vero! Il Signore ha creato l’uomo per amore, per essere un padre, per avere un amico e soprattutto in vista di Cristo, il primogenito tra molti fratelli. Ha lasciato che ci moltiplicassimo proprio perché ci vuole numerosi al suo cospetto. Ha scelto di farci essere parte dell’eternità, di condividere con noi il suo essere. Ha scelto di condividere la sua eredità incorruttibile con noi!

Siamo il popolo che Lui si è formato per proclamare le sue lodi, è importante che mentre viviamo questa vita abbiamo ben presente questo concetto.

Lui ci ha creati per amore e per la sua gloria!

Dio non darà la Sua gloria ad un altro! Siamo servi e siamo figli. Ci ha concesso il diritto di diventare tali per i meriti di Cristo Gesù! Mettiamo al bando ogni nostro desiderio terreno che vuole allontanarci dal nostro reale scopo. Ricordiamoci sempre che siamo un vapore che appare e poi scompare. Per quanto a volte ci sentiamo insignificanti, non dimentichiamo che sotto di noi ci sono le braccia eterne di Cristo Gesù, il solo che ci conosce, che sa cosa pensiamo e soffre con noi, l’unico che può comprenderci e che ci dà la forza di andare avanti nelle nostre difficoltà. Quando apriamo gli occhi la mattina vuol dire che il Signore desidera che restiamo ancora su questa Terra. Spesso lo diamo per scontato, ma quante volte abbiamo sentito di persone trapassate nel sonno. Per ogni giorno speso quaggiù, il Signore ci prolunga la sua immensa grazia!

Nel Salmo 46 si fa riferimento alle acque che rumoreggiano e ai monti che tremano. In un contesto dove anche i regni vacillano è chiara una cosa. Il Signore interviene sempre in soccorso di coloro che lo temono.

Se ci guardiamo intorno oggi, non pensate che questa serie di sconvolgimenti in atto da anni ma che hanno subìto un notevole incremento ai nostri giorni, siano il preludio di un evento di portata globale di cui non sappiamo né il giorno né l’ora?  Riflettiamo bene sulla nostra esistenza. Non sappiamo se anche noi saremo ancora in vita quando la tromba suonerà e Cristo verrà a prendere la sua Sposa, forse saremo già spirati prima di questo evento, ma una cosa è certa: il mondo si sta avviando verso i giudizi di Dio che saranno manifesti durante gli anni di tribolazione stabiliti sin dal principio.

Poiché il SIGNORE è il nostro giudice, il SIGNORE è il nostro legislatore, il SIGNORE è il nostro re, egli è colui che ci salva. (Isaia 33:22)

Dio è colui che ha stabilito delle leggi affinché gli esseri umani convivessero in pace. Se l’uomo si fosse attenuto a quelle leggi, le cose nel corso dei secoli sarebbero andate diversamente. Seppure il popolo di Dio nell’antichità abbia rifiutato un governo teocratico, il Signore stabilirà il suo regno alla sua seconda venuta proprio in Israele negli ultimi tempi. Solo con il Re dei re questo mondo potrà realizzare la giustizia e l’equità, rispetto a ciò a cui stiamo assistendo oggi. Un mondo che purtroppo segue il nemico delle anime, piuttosto che un Padre amorevole e misericordioso pronto ancora a perdonare quanti riconoscono di essere mancanti e schiavi del peccato.

In conclusione, esaminiamo noi stessi giorno dopo giorno; e che la voce del nostro cuore possa fare una sola e decisa esclamazione: “Vieni Signor Gesù”!

V.D.S.

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