Bambino in tenera età

1 Tu mi hai investigato, o Eterno, e mi conosci.

2 Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,

 tu intendi il mio pensiero da lontano. 

3 Tu esamini accuratamente il mio cammino

 e il mio riposo e conosci a fondo tutte le mie vie. 

4 Poiché prima ancora che la parola sia sulla mia bocca tu, o Eterno,

 la conosci appieno. 5 Tu mi cingi di dietro e davanti

 e metti la tua mano su di me. 

6 La tua conoscenza è troppo sublime per me,

talmente alta che non posso raggiungerla.

Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito,

o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza? 

8 Se salgo in cielo, tu sei là; se stendo il mio letto nello Sceol,

ecco, tu sei anche là. 9 Se prendo le ali dell'alba

e vado a dimorare all'estremità del mare, 

10 anche là la tua mano mi guiderà e la tua destra mi afferrerà. 

11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno»,

 persino la notte diventerà luce intorno a me; 

12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla,

anzi la notte risplende come il giorno;

le tenebre e la luce sono uguali per te. 

13 Sì, tu hai formato le mie interiora,

 tu mi hai intessuto nel grembo di mia madre. 

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo;

le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene. 

Anche se mi nascondo a me stessa, a me stesso, non posso nascondermi a Te, Dio. E poi…perché dovrei nascondermi?

Adamo si nascondeva a Dio perché non aveva il coraggio di rendere conto del suo comportamento. Così anche noi.

Quasi negando l’evidenza, la nostra nudità davanti a Dio, cerchiamo un antro o ci rivestiamo di una falsa identità, una falsa esistenza di cui però soffriamo la finzione e la fragilità.

Dio ci chiede “Dove sei?”, ci provoca, Lui sa bene dove siamo, dove trovarci, non c’è luogo o modo o maschera che possa celarci ai suoi occhi.

Nè in cielo né nelle profondità della terra, né all’estremità del mare né al buio: “ le tenebre e la luce sono uguali per te”.

Dio ci troverà sempre.

Noi, come i bambini, ci copriamo gli occhi per non farci vedere, per diventare invisibili a noi stessi e agli altri, ma Lui vedrà sempre dentro di noi, la nostra vera natura, la nostra vera identità, il nostro vero stato, qualunque sia il nostro nascondiglio.

Il Signore sa, il Signore comprende, ci scruta, ci conosce.

Questo Dio onnipresente, onnisciente, invadente, ci insegue ovunque e ci penetra con il suo raggio di luce a scoprirci, a stanarci, a chiamarci alla nostra responsabilità, a stare ben presenti nella nostra vita.

Scopriamoci, lasciamoci trovare, lasciamoci illuminare e scrutare da Dio che è luce (1 Giov 1,5).

Gabriella Ciampi

 

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