LUCE DELLA PREGHIERA

Esempi pratici per la preghiera tra marito e moglie

(Renzo Ronca - 3-4-09) 

La preghiera familiare di due coniugi è di per sé una grazia importante di cui dobbiamo essere consapevoli. Non sempre si ottiene subito, a volte ci vogliono anni, ma bisogna cercarla sempre; ed alla fine potremo sperimentare una comunione molto speciale e gratificante.

E’ bene accordarsi prima, anche giorni prima, col proprio coniuge scegliendo un momento che vada bene per entrambi. Potrà capitare che le preoccupazioni giornaliere ci prenderanno e tenderemo a dimenticare o a relegare questi momenti di preghiera ai margini della giornata.. cercate di non farlo perché questa è la classica tentazione dell’avversario che farà di tutto per mettere in mezzo altre cose, tutte apparentemente indispensabili, col solo scopo di farvi saltare la preghiera[1].

Con la preghiera si entra in casa di Dio: occorre spegnere cellulari televisione radio e staccare il telefono; avere un comportamento rispettoso, possibilmente in ginocchio (ma senza farne un obbligo, l’importante è l’atteggiamento interiore; trovate fisicamente una posizione che non vi dia fastidio). Se ci sono animali domestici in casa fare in modo che non possano disturbare o distrarre. Se avete finestre aperte o comunque visibili dai vicini tirate e tende; sono momenti da vivere in grande riservatezza e silenzio.

Lodare Dio, lodare Gesù, cercare la presenza dello Spirito Santo; rivolgere ogni preghiera al Padre nel nome di Gesù.

Lasciarsi spazi l’uno con l’altro per parlare a turno.

Lasciare spazi di silenzio che Dio saprà riempire con la Sua presenza.

Spesso prima della richiesta della guarigione fisica di qualcuno si avverte la necessità di richiedere una liberazione da ogni spirito malvagio per quella persona.

Aprire completamente il cuore a Dio durante i momenti di preghiera “gestendo” il meno possibile la razionalità dei nostri ragionamenti, lasciandoci invece condurre allo Spirito di Dio.

Tirare fuori ogni struggimento che abbiamo dentro, sia esso doloroso o di felicità.

Lasciare ampi spazi di ascolto.

In questi spazi d’ascolto la mente cercherà comunque di andare per conto suo, per questo è bene “incanalarla” in un sottofondo di lode che possiamo pronunciare sottovoce.

La presenza dello Spirito Santo è qualcosa di indescrivibile ed inconfondibile.

E’ questa l’espansione dell’anima nostra che riposa nell’assorbire la presenza divina.

In questi sublimi momenti di grazia caratterizzati da un particolare riempimento interiore  fatto di pace, gioia, serenità, distaccati dall’umano, possono avvenire molte cose: dal solo stare bene[2],  al percepire visioni, sentimenti, discernere indicazioni, ricevere sapienza e benedizioni in maniera infusa ecc.

Ad esempio per mezzo dello Spirito Santo, Dio può farci percepire il senso della nostra preghiera: un Suo operare meraviglioso in cui noi siamo ammessi. Non saremmo nulla eppure, per i meriti del Cristo, veniamo elevati spiritualmente fino in cielo e lì ascoltati, gratificati, “presi sul serio” nella nostra preghiera di intercessione, così come il Padre ascoltava sul serio le preghiere che Gesù faceva in comunione con Lui. Dio può rivelarci parte del suo straordinario e potente operare immettendoci come servitori, come gli angeli, nel suo piano di bene e di salvezza per gli uomini.