QUANDO IL SIGNORE SI RIVELÒ AL MIO CUORE

- di Renzo Ronca 

 

 Premessa

Mi rendo conto che a parlare di Dio, o di “esperienza di Dio”, c'è sempre il rischio di banalizzare o di essere presi per esaltati; tuttavia, per una serie di motivazioni, ho pensato di raccontare la mia esperienza, seppure in forma breve,  sperando che possa essere utile a chi si sente abbattuto.  Come il Signore ha aiutato me che ero lontanissimo da Lui,  così aiuterà qualsiasi anima che a Lui si rivolge, anche se lo farà a ciascuno nel modo che Lui riterrà più opportuno per il bene della sua anima.

L’esperienza

Nel 1977-78 avevo 27-28 anni e vivevo da solo in una bella città del nordest. Ero caduto, dopo una serie di delusioni e fallimenti, in una profonda crisi esistenziale, e la depressione che durava da anni mi portava a strade pericolose. Anche se non avevo sufficiente conoscenza della fede, viste le amarezze e le sofferenze che vivevo, ripetutamente pregai Dio affinché mi prendesse subito con Lui; richieste dettate dalla mia insopportabile disperazione. Una notte il Signore irruppe nella mia vita.  Considerando che le parole sono un mezzo molto limitato rispetto a certe esperienze, tenterò comunque di raccontare l'essenziale:

    Davanti a me c'era una Figura vivente che tutto il mio essere, come ogni cellula del mio corpo, riconosceva senza più porsi alcuna domanda. Non era una conoscenza razionale e non la so spiegare, so solo che tutto di me riconosceva quella Persona che avevo davanti. La sua potenza e la luce erano molto grandi ed indescrivibili ed io mi sentivo come annichilito, pieno di paura e di gioia insieme. Non vedevo come si vede nella realtà con i contorni definiti, con gli spazi e le distanze normali, ma vedevo in un modo inspiegabile e anche superiore, “più reale”... era come se io facessi parte di quella persona ed allo stesso tempo fossi autonomo. Mi sentivo come se la lunga sofferenza di una vita, come se i miei tanti “perché” fossero arrivati alla fine... o all'origine.  Tutto infatti aveva avuto inizio ed aveva il suo fine in quell'Essere meraviglioso e terribile, immensamente potente e benevolo, che mi stava davanti; un Essere che mi spaventava ma che anche mi faceva sentire saldamente unito a Lui. Ogni mio dolore fisco psicologico morale, ogni mia ribellione o domanda era come assorbita e priva di senso in quella potente pace viva.

    Egli si avvicinò a me e mi toccò sulla spalla. Io mi sentii morire. Pensavo di morire davvero sotto quel potentissimo tocco…  mi sentii come risucchiato nello spazio… ma era anche un rinascere, come passare in un turbine e poi rinascere.... Durò forse un attimo, ma sembrò eterno. Poi quando mi sembrava di respirare ancora, mi toccò di nuovo, e questa volta al centro del mio cuore, come trapassandomi.... Se la prima volta la sensazione era stata al limite della mia vita, questa volta fu ancora più grande... di un'intensità che non riuscirò mai a spiegare... era più che morire e nascere insieme... una potenza di mille atomiche ed allo stesso tempo creativa... terribile da sopportare, sconvolgente in ogni parte del mio essere. Veramente non ci sono termini o parole per descriverlo.

    Poi mi parlò e mi disse: "Vedi, se io continuassi tu non potresti sopportarlo..... aspettami tornerò...." Aggiunse poche altre parole che tengo riservate.  Non volevo che si allontanasse, come sarei vissuto senza di Lui? Ma mi ritrovai da solo nella mia stanzetta a piangere per tutto il resto della notte.

   

Prima non ero molto credente, ma dopo c’era in me quella certezza risvegliata dal profondo del cuore che mi dava (e mi dà) vita e calore. Non ci sono stati meriti o bravura da parte mia per aver raggiunto la fede, come avete visto, ma solo l'immeritata grazia e compassione di Dio per uno sconfitto. Mi sentivo davvero un’altra persona, sorpresa e come rinata spiritualmente. La Bibbia (Vecchio e Nuovo Testamento) che mi sentii spinto ad aprire e leggere sembravano, da quel giorno, parlare al mio cuore direttamente. Quell'Essere potente, era andato via, ma aveva lasciato dietro di sé come una Cara Presenza che nell’intimità della preghiera mi apriva gradualmente il significato di quanto leggevo. Col tempo capii che era sempre Lui ma in forma più diffusa, “dilatata” e intimizzata. Ciò che mi "avvolgeva" e imparavo a conoscere era  lo Spirito Santo che mi guidava, mi correggeva, mi consolava, mi apriva il cuore e la mente, rafforzando e ricostruendo la mia fragile persona. Questo continua ancora oggi, non solo con me  ma con tante altre persone "nate di nuovo" che magari non si sentono di scriverlo in internet.  Sia benedetto Dio che ha compassione delle nostre miserie, ci salva per grazia, non ci abbandona.

 

Ovviamente la mia esistenza fu condizionata da quanto mi accadde: un incontro che rinnovò la vita che stavo buttando e che ora dedico al servizio del Signore. In questo servire infatti, per quel poco che posso, cerco di proporre nel web un cammino crescente nella riflessione e consacrazione, nel rispetto serio ed equilibrato della Bibbia, secondo come indica lo Spirito di Dio che ci chiama e ci forma. 

 

 

 

 [Riguardo alle domande "Come fai ad essere sicuro che era il Signore Gesù?" "Perché a te si e a me no?" ed altre simili, ho aggiunto recentemente una noticina a parte per non appesantire oltre questa pagina]

 

 

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