ALLEGATO A: "QUANDO IL SIGNORE SI RIVELÒ AL MIO CUORE"   di Renzo Ronca

 

RISPOSTA A QUALCHE DOMANDA:

 

1) MA TU COME FAI A SAPERE CHE A TE È APPARSO DIO E NON SATANA? 

 

Non ho detto che mi è comparso Dio. Nessun essere umano può vedere Dio.  Si trattò di una visione di  un Essere potente che ho inteso in ogni parte di me stesso  come raffigurazione di Gesù, che in quel momento riconoscevo.

Dopo la visionela parte cosciente razionale ha ripreso il controllo ed è stata subito la prima cosa che mi sono chiesto: era davvero il Signore? Non trovando risposte logicamente soddisfacenti pensavo di essere matto e di lasciar perdere anche la Bibbia che avevo cominciato ad aprire; ma una frase mi colpì, il significato era più o meno questo: “aspetta a tagliare l’albero, vedi prima che frutto dà. Se non darà frutti lo taglierai”. E così feci: andai avanti a leggere la Bibbia a domandare le cose al Signore, a cercare di conoscere più insegnamenti possibili ma CON GRANDE VIGILANZA, pronto a buttare tutto appena avessi scorto un frutto non buono. Dopo un certo tempo, al lavoro, una dirigente mi disse “..la vedo meglio in questo periodo, la vedo più disponibile, più aperto, più positivo..” (prima stavo passando il periodo peggiore della mia vita). Presi questa cosa come un buon frutto. Così andai avanti in questo modo, valutando sempre bene i frutti di quella esperienza e di quel leggere la Bibbia. Matt 7:16 Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero cattivo fa frutti cattivi18 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. 20 Li riconoscerete dunque dai loro frutti. 21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

Oggi  vigilo come allora. Ma in tutti questi anni ci sono stati molti frutti buoni per la mia anima. Penso di essere più maturo nella fede. Capisco che ho ancora molta strada, so che sbagli ne posso fare ancora, ma se penso al Signore Gesù, so come era quella  presenza. Sono certo che Lo rivedrò e vivo per questo incontro, quando Lui vorrà.

 

3) NON TI PARE STRANO CHE DIO PARLI A TE?

 

Come ho già spiegato,  non ho detto che ho visto "Dio" nella visione, Dio non si può vedere, ma una visione di Gesù o rappresentazione del Signore Gesù. Comunque per risponderti, si, all’inizio si, mi parve molto strano che Gesù si fosse rivelato a me, anche perché vivevo una situazione molto brutta e sbagliavo su tante cose. Poi quando capii che non c’è merito alcuno nell’uomo allorché riceve una grazia, ho smesso di meravigliarmi ed ho solo lodato Dio, che mi ha strappato da quella morte in cui stavo cadendo. Quando poi molti dicono: "mi ha parlato il Signore" non è che intendono dire che il Signore ha “parlato” letteralmente (anche se può farlo se vuole). Generalmente è Dio Spirito Santo che fa da tramite da Dio Padre e noi; e se uno è nel giusto stato di fede, può percepire le cose buone di Dio, le consolazioni, le correzioni, gli insegnamenti. Non c’è nulla di magico in questo, non è come "sentire le voci". E' qualcosa di più complesso che va sperimentato (con molta cautela), non spiegato.

Il perché il Signore sia venuto vicino a me e non ad un altro in quel momento, no lo so. Ripeto, non c'è nulla di magico in quanto accaduto, ho solo capito che il Signore è un Dio ancora vivo. Penso che in modi diversi dia a tutti consapevolezze simili. L'importante è il risultato, cioè la salvezza. Forse si è servito proprio della mia debolezza di "perdente" di uomo finito, per evidenziare la forza della grazia, affinché non compaiano meriti nelle azioni dell'uomo. Caro lettore, non è sempre me che devi guardare e commentare, io non sono nessuno, ma cercare solo la Sua immeritata grazia; che lo ripeto, è per tutti.  Poi non è che mi abbia fatto diventare uno "super", anzi! Al Signore  è piaciuto lasciare in me una fragilità continua con cui devo sempre fare i conti; con contraddizioni, cadute, sofferenze interiori e grandi lotte. Tutto questo non è certo invidiabile, ma credo sia una bene alla fine, perché così, nei buoni frutti, Lui solo viene esaltato perché da me stesso non riuscirei a fare nulla, né ora, né vi sarei riuscito allora. In pratica il Signore mi ha solo rafforzato spiritualmente e dato una motivazione per vivere. La fede è una forza grande per vivere, se poi ha una motivazione (il ritorno di Gesù) ci riempie.

 

3) PER TE È COSÌ FACILE AVERE CONTATTI CON IL SIGNORE, MENTRE  MILIONI DI PERSONE CHE LO INVOCANO CHE PASSANO MOMENTI TERRIBILI NON VENGONO ASCOLTATI.

 

Beh, che le persone non vengano ascoltate se pregano davvero il Signore mi riesce difficile crederlo; forse sarà più vero il contrario, cioè che le persone, distratte o oppresse da tantissime cose, faticano ad ascoltare il Signore. Lui ci ascolta sempre, è solo che non sempre dà risposte come pensiamo o vorremmo noi. Lo Spirito di Dio parla in molti modi, a volte si serve della Scrittura biblica, a volte di altre persone,  ha infiniti modi di arrivare ai cuori. In varie chiese  vi sono parecchie testimonianze di credenti che sentono la guida dello Spirito Santo (spesso più importanti della mia testimonianza). La cosa, per quanto possa sembrarti strana, è piuttosto “normale” per molti cristiani e comunità cristiane (basta frequentarne alcune). Nessun sensazionalismo. Purtroppo vi sono anche parecchie illusioni o esaltazioni ed emotività che distorcono tutto, ma al di là di questo "il Signore è vivo per molti", ed in grado di trovare un o scambio, una comunicazione, credimi.

Secondo me, noi oggi ascoltiamo troppe “voci” e "rumori" nel mondo, troppe confusioni, dentro e fuori di noi. Un buon lavoro per crescere nella fede invece (quando ci sembra di non sentire le consolazioni di Dio), non sta nel dire subito che Lui non ci ascolta o non ci parla, ma nel diminuire la confusione. Basta far tacere le voci inutili e, se non altro per esclusione, alla fine rimarrà solo quella giusta del Signore. Spetta a noi elaborare valutare scegliere.

 

4) Ma in sintesi come interpreti quella la visione?

 

Penso che la profondità, o l'altezza completa, sia ancora molto lontana dall'essere da me capita razionalmente, ma ogni giorno comprendo un poco di più. I miei pensieri in merito non sono molto importanti. Una delle cose che ho capito è che sono stato come risucchiato, toccato, segnato nel cuore dal Signore e che nessuno mi può più strappare dal Suo amore. Poi col tempo ho compreso anche che la mia preghiera di allora ("Dio portami via da qui, portami con te adesso") era spiritualmente "fuori tempo". I tempi li consce solo l'Eterno e Lui solo sa cosa e quando sia bene per noi. A quel tempo c'erano dei mutamenti che dovevano ancora avvenire in me (non c'era stato tutto il processo di conversione né la "nuova nascita") per cui Se Lui mi avesse "portato via", io non l'avrei potuto sopportate fisicamente, forse per delle radici di peccato ancora presenti in me, e forse sarei stato distrutto, perché il mio essere (spirito anima corpo) non era ancora pronto. Vi sono dei tempi che il Signore prepara con attenzione. Egli non va né piano né forte, procede nel modo più giusto possibile, a seconda di come ciascuno di noi è fatto. Dico questo riguardo alla nostra maturazione personale e al momento in cui ci chiamerà a Sé quando sarà giunta la ns ora, che Lui solo conosce. Per quanto invece riguarda i tempi escatologici, per la Chiesa per esempio (dove per "Chiesa" intendo tutti coloro che nel mondo credono e amano il Signore Gesù a prescindere dalle denominazioni), ho compreso che anche lì c'è un tempo già stabilito da Dio in cui avverrà "il rapimento" prima del periodo di tribolazione, dove tutti i viventi giudicati degni di essere nella Chiesa di Gesù Cristo "non morranno, ma saranno mutati in un momento" (1 Cor 15:51). Solo allora si completerà il "periodo di grazia" che ancora stiamo vivendo e solo Dio Padre sa quando di preciso avverrà.

 

Ciò che provai, come ho detto è indescrivibile. Posso tentare ancora con un esempio un po' tecnico: immaginiamo che ogni persona sia come un generatore, un contenitore con dentro un meccanismo che gira e sviluppa attorno a sé una forza-lavoro. Io mi trovavo a girare in un "verso contrario", possiamo dire con una direzione chiusa, una direzione che prima o poi mi avrebbe portato solo alla morte. Quel "tocco" del Signore arrestò quel girare errato e riavviò il movimento nel verso opposto, come una espansione spirituale verso di Lui. Ho cercato di approfondire questo ragionamento parlando altrove della "nuova nascita". (1)

 

Alla luce dei fatti, oggi che sono passati tanti anni da quella visione, posso dire che data la mia debolezza fisica e caratteriale, senza quel "riempimento" spirituale, non sarei sopravvissuto alle prove che la vita mi ha presentato, anche dopo di allora.

 

Ogni vita dedicata al Signore può essere utile e credo espero che anche la mia, strappata alla caduta per l'infinita grazia immeritata, possa dare un piccolo contributo alla gloria di Dio.

 

 

 

 

(1)

Dossier DPF di RR (13 pag)   LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  

oppure versione video  yutube in qs link: https://youtu.be/up4kco41ZBs  

 

 

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[agg. 9-6-21]

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