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Fase 2: Consigli pratici per riabilitare l’uso del nostro cervello appiattito dai media FERMATA E CONSAPEVOLEZZA DELLO SPAZIO DA GESTIRE Trattare le comunicazioni mediatiche come tutte le dipendenze di Renzo Ronca - 10-11-12 - (Livello 3 su 5)
Per riabilitare l’uso della nostra mente in maniera libera dobbiamo riconoscere e trattare le comunicazioni mediatiche esattamente come si tratterebbero tutte le dipendenze. Ci vuole un percorso di riabilitazione. L’uso della mente in maniera libera significa la possibilità di poter scegliere in tutte le direzioni; In bene o in male, senza forzature o inganni, ma con la consapevolezza di ciò che si sta per fare. Dio ha donato questa libertà a tutte le sue creature. Noi possiamo accettare o rifiutare l’Eterno. Chi avrà scelto Dio avrà consapevolmente ed apparentemente “limitato” la propria libertà, allontanando da se stesso il peccato, eliminando cioè la possibilità di fare il male a se stessi ed agli altri; ma con questa scelta si sarà aperta la mente e la strada alla possibilità della vita eterna in Cristo. Da sempre le classi dominanti, i tiranni, hanno cercato di imporsi sui più deboli al fine di prendersi tutto di loro. Oggi è difficile individuare il tiranno perché ce ne sono tanti sotto forma di gruppi finanziari o politici e non possono schiavizzarci in maniera evidente, ma l’uso mediatico gestito da loro ha proprio questo scopo: renderci schiavi e vuoti di tutto senza che ce ne rendiamo conto, Il nostro percorso riabilitativo della mente inizia con un atto semplice: un clic su una tastiera per chiudere i vari facebook, twitter, chat, messenger, o anche i vari sms dalle parole tronche, o la TV che riempie le nostre case. Chiudere tutto insomma quello che è comunicazione mediatica. Anche il telefono fisso di casa. Già vedo il terrore nel vostro sguardo! Non temete sarà solo per pochi minuti. Provate a fare quanto vi ho proposto, chiudete tutto per cinque minuti. Non dite “dopo lo faccio”, sappiamo perfettamente che poi non lo farete più. Se si deve fare facciamolo subito. Cinque minuti che sarà mai? Avanti! Fatto? Bene. Avete esercitato un potere immenso: avete fermato lo scivolo dell’acquasplash! (vedi ELEMENTI “RALLENTATORI” e prec.) Per cinque minuti non sarete travolti dallo stress e dalle comunicazioni ingannevoli degli esperti del web. La libertà però è così delicata da non essere riconosciuta subito, così si può perdere se non impariamo a gestirla e farla crescere. Questo è per voi il primo incerto passo di convalescenza dopo un lunga malattia invalidante. Logico che barcollate e vi sentite incerti, deboli: “ho spento la TV, le chat e il telefonino, e adesso che faccio? a che mi serve? Ho tante cose da fare.. sto perdendo tempo...” Abbiate pazienza continuate a leggere e scoprirete il tesoro che è nascosto in 5 minuti di libertà. Intanto per prima considerazione è sorprendente, pure se arriverà con molto ritardo: è la consapevolezza di avere uno spazio a disposizione che nessuno, se non voi stessi, potrà gestire. Vi siete ricavati una nicchia, un angoletto, uno spazio in cui il tempo non scorre più come prima, per inerzia seguendo l'agitazione di tutti i giorni, ma può essere coordinato solo da voi. Pensateci bene prima della prossima puntata, vi sembra poco? Vedremo presto come gestirsi questi importanti cinque minuti di libertà mentale. (continua)
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