Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

BATTESIMO DA VICINO (1 parte)

 TRATTO DA: PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE - 1989-1994  Rev.3  -  PARTE  VIII - cap.5a-  di Renzo Ronca - agg. 2-3-14

 (segue)

1. La prima liberazione "ufficiale" e cosciente dal male, nel processo di ogni espansione spirituale, e' senza dubbio il battesimo.

2. Togliamo subito di mezzo un'odiosa abitudine: il battesimo come mezzo di distinzione e affermazione delle chiese. Il battesimo e' un'anima che si incontra con Dio, non con la chiesa tal dei tali. Non ritorniamo nelle prigioni da cui siamo usciti. Le chiese che vogliono fare proseliti chiamino le iniziazioni col loro nome.  Si verifica a volte la guerra dei battesimi: -quello di quella chiesa non vale, vale il nostro, per cui ti devi ribattezzare, se vuoi essere accolto da Dio, perché e' scritto "una sola chiesa un solo battesimo"- Ricordarsi che e' anche scritto, come detto in precedenza:  "La mia e' una casa di preghiera, ma voi ne fate una spelonca di ladroni" (Matt. 21:13)

3. Chi si incontra con Dio si unisce in matrimonio [1] con Lui e come una sposa devota ed umile lo segue fedelmente. Segue Dio, non gli uomini. può capitare che il Signore ci faccia passare attraverso alcune chiese. Attenzione a saper recepire il buono, ma a non lasciarvi prendere dalle regole o dalle gerarchie. Voi avete offerto voi stessi a Dio (Rom. 12:1), non offritevi anche ad organizzazioni umane. Possono essere utili questi incontri con le varie comunità,  per la crescita, come fasi di passaggio della nostra conversione; MA l'importante e' che siate poi in grado di uscirne, se e quando sarà il momento. 

4. Qualunque chiesa incontreremo ci sentiremo dire quasi sempre che quella e' l'unica, che e' la vera chiesa dei salvati. Non c'e' da meravigliarsi, sono persone in buona fede e credono in quello che dicono. Non dobbiamo giudicare. Ma se siamo convinti anche noi di quello che facciamo, allora? Niente guerre! E' scritto "Badate che questo vostro diritto non diventi un intoppo per i deboli" (I Cor. 8:9). L'unica cosa che possiamo fare e' pregare perché si ricevano luci. Quasi sempre, se le differenze sono sostanziali avviene da sola la separazione: come l'olio e' più leggero dell'acqua e per quanto si mischi tende sempre a salire in superficie, così quello che e' spirituale non potrà a lungo restare con quello che e' carnale.

5. Il battesimo dunque e' un incontro di due volontà, quella dell'uomo  e quella di Dio. Lo spirito dell'uomo da sempre e' attratto dallo Spirito del Padre che lo richiama ad un'identità' perduta.  

6. Per quel che riguarda il cielo basta la nostra sola volontà cosciente. Ma viviamo ancora sulla terra e tra il cielo e la terra, per volontà di Dio, vi e' un parallelo ("come in cielo, così in terra...") dunque e' bene che della scelta di aderire al Signore, vi sia un'espressione visibile, tangibile, un segno chiaro che possa essere capito da tutti: il battesimo come forma sociale e come riferimento nel tempo, che indichi la fine e l'inizio. Attraverso il  simbolo dell'acqua ci purifichiamo dal peccato. O per meglio dire esprimiamo il nostro desiderio di purificarci dal peccato e per fede crediamo che Dio ci tolga il peccato.

Non e' sempre detto che Dio gradisca ogni tipo di battesimo e non siamo sempre in grado di sapere cosa avviene nel profondo di un'anima.

7. Vi e' quasi sempre un uomo di Dio, un  inviato, che ci sarà d'aiuto. Ma questa persona non va troppo idealizzata. Siamo abituati a vedere divise e "pezzi di carta" che possano dimostrare che quello e' un prete, un pastore, uno col "mandato":  "mandato" di chi? Laurea di chi? Se parliamo dell'"uomo di Dio", perché allora andiamo a cercare sicurezze di uomini? La scelta di Dio potrebbe sorprenderci. Potrebbe darsi che l'uomo scelto da lui non corrisponda a quello che avremmo scelto noi. Chi si vuole battezzare manifesti il suo desiderio al Signore, nell'intimo della sua preghiera personale; sarà poi il Signore a mandargli la persona giusta. Vi sono infiniti casi di scelte sorprendenti da parte del Padre, che chiama non in base al numero di lauree, o all'importanza della chiesa, ma in base al suo pensiero, a come legge i cuori, nella prospettiva di un ampio piano di salvezza. può capitare dunque che il Signore si serva per il vostro battesimo di un pastore, così  come di una persona qualunque: non sarà mai l'uomo a santificarvi, ma Dio solo, per cui non vi soffermate troppo sull'aspetto esteriore quanto sulla sostanza. 

8. Un discorso simile si può fare per la modalità: qualcuno dice prima una frase e poi un'altra: che cambia? Per una frase pronunciata più forte, lo Spirito di Dio scenderà di più? C'e' chi si immerge in un modo, chi in un altro; chi impone le mani, chi prega in silenzio... Non e' certo la quantità d'acqua versata sul capo o l'immersione totale a santificare il battesimo. Se rimane fuori qualche centimetro di pelle che vuol dire? Lì si addenserà tutto il peccato? Il centro del discorso e' sempre l'intenzione, il cuore di chi si avvicina al Signore; In quel momento gli angeli fanno festa perché qualcuno si e' pentito ed e' tornato, per fede, alla casa del Padre; c' e' festa nel cielo per l'incontro vostro e di Dio. Questo solo conta.

9.Protagonista e' la persona che chiede il battesimo; non la personalità di chi lo compie o le formule di rito o l'ambiente o la modalità. 

10. L'elemento che rende sacro l'atto del battesimo e' la fede; fede prima di tutto di chi desidera riceverlo. 

11. Il battesimo d'acqua, o remissione dei peccati e quello "di fuoco", o dello Spirito Santo, sono due aspetti diversi, che possono essere diversamente espressi. Nel primo, il corpo viene purificato dal peccato; il cuore e' pulito, e' pronto ad accogliere lo Sposo; nel secondo lo Sposo viene a manifestarsi realmente. Sarebbe come un matrimonio senza figli ed uno con figli. Nel primo c'e' lo sposo, e' presente nella nostra vita, ma i pensieri e le attività rimangono circoscritte a questo rapporto a due che deve ancora crescere. Si devono ancora maturare i tempi: concepimento e attesa. Il concepimento può non essere desiderato completamente da uno dei due sposi, o comunque non allo stesso modo dell'altro. Nelle cose dello Spirito parliamo sempre di perfezione e di verità, perché Dio e' Spirito e Verità (Giov. 4:23-24) e dunque se non c'e' una perfetta armonia tra i due sposi, tra il nostro cuore e quello di Gesù, allora non può esserci ancora concepimento, unione perfetta e dunque figli sani, risultati pieni, prodotti puri di due volontà identiche. Non basta dunque la nostra volontà per realizzare il battesimo nello Spirito Santo. Il seme di Dio sarà in noi, perché saremo sempre uniti al nostro Sposo, ma la realizzazione, ovvero i figli, i frutti pieni dello Spirito si manifesteranno quando Dio lo crederà opportuno. Questo punto "quando Dio lo crederà opportuno" non significa restare passivi. Come la donna cerca nel medico di capire il perché non c'e' concepimento, così il cristiano che non vede frutti pieni, deve ricorrere a Dio perché ispezioni nelle profondità del proprio cuore, nei punti meno manifesti e spesso nascosti, il proprio cuore. Certe volte basta una cura, altre volte e' necessario un piccolo intervento; ma cura ed intervento vengono a regolarizzare le nostre funzioni: si tratta sempre o di rafforzare carenze del nostro organismo, o di togliere eccessi che causano impedimenti. Mettere qualcosa o togliere qualcosa. Equilibrio. Il battesimo d'acqua e' l'accordo a vivere insieme una nuova vita; quello nello Spirito e' la richiesta più intima allo Sposo: l'unione completa, la donazione senza riserve di se stessi in previsione di portare molto frutto.  Per questi due aspetti nascono molte difficoltà: "Io ho lo Spirito di Dio, e ti dico che non e' vero come pensi tu..." "No, anch'io ho lo Spirito e mi dice chiaramente che così e' giusto..." Qui non basta la nostra buona volontà. Certo il Signore ci ama tutti, ma non e' automatico "battesimo d'acqua=battesimo Spirito".

12.Il battesimo dello Spirito Santo, negli ultimi 50 anni è stato molto rivalutato ed approfondito dalle chiese evangeliche di tipo pentecostale. Ci torneremo strada facendo, per ora intendiamolo come un "riempimento" particolae dello Spirito di Dio, una "effusione" speciale, una donazione diretta dello Spirito Santo affinché uno possa portare dei frutti, cioè doni, carismi, per il bene della Chiesa dei credenti. [2]

(continua)

 

 

NOTE

[1] In realtà finché siamo sulla terra sarebbe un "fidanzamento ufficiale", che nel rito giudaico aveva quasi lo stesso valore del matrimonio. L'unione vera e propria avveniva quando lo sposo, dopo aver sistemato al casa, veniva a prendere la sposa [IN questo rito c'è tutta la Chiesa dei credenti (fidanzata) che viene "rapita" e portata dal Signore nella casa che Lui ha preparato presso il Padre celeste]. Comunque per semplificare i nostri discorsi useremo qualche volta il termine simbolico "matrimonio" anche per il battesimo, in senso lato.

 

[2] Possono essere utili i seguenti fascicoli in pdf:

STUDIO BIBLICO SULLA PERSONA DELLO SPIRITO SANTO

ARMONIA DELLO SPIRITO SANTO

"PARLIAMO DEL BATTESIMO"  

 

 

 

Correlazioni:

MERAVIGLIOSE OPERE DEL PASTORE GESU' DA NOI ROVINATE: CHIESA, BATTESIMO

CAP. 1 - CHIARIMENTI SUL CONCETTO DI "CHIESA"

CAP. 2 - CHIESE COME ORGANIZZAZIONI LIMITANTI

CAP. 3 - L'AUTONOMIA LOCALE DELLE CHIESE: ACCENNO  SU ATTI 15

CAP. 4 - ABBIAMO CHIESTO LO SPIRITO SANTO?  CAUTELA SUI BATTESIMI

CAP. 5 - BATTESIMO DA VICINO (2 parte)

 

 


 

 

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