Facendo seguito a due video di diversi anni fa (vid. 46 e vid. 47) in cui si parlava simbolicamente di ulivi e “potatura” nelle chiese e nelle nostre anime, approfondiamo qui una tecnica radicale e complessa chiamata “potatura di riforma”. Con questa modalità il sapiente agricoltore interviene su un albero cresciuto male e quasi perso, per salvarlo e portarlo alle condizioni ottimali per fruttificare. Oggi troppe chiese nel mondo sono messe abbastanza male e stanno andando verso l’apostasia perdendosi. Dio interviene. Siamo nel tempo in cui il Signore sta “tagliando i rami alti” a cominciare dai pastori che “pascono se stessi”, e agisce Lui stesso per i meriti di Gesù, per mezzo dello Spirito Santo, prendendo per mano ciascuno di noi, anima per anima, per prepararla al prossimo rapimento della Sua Chiesa rimanente. Focalizzeremo con qualche disegno uno di questi rami da potare, lo chiameremo “RAMO DEI DIRITTI” e metteremo in evidenza la tendenza sbagliata di pretendere “a muso duro” troppi diritti davanti a Dio; tra l’altro senza nemmeno prima esserci assicurati di averli. In questa terza parte, mettendo a confronto due passi biblici in cui apparentemente si usa la stessa parola “avere diritto”, cominceremo a parlare e spero anche a dimostrare, della necessità di ridimensionarci, di non essere impulsivi e superficiali, di leggere bene, confrontare le Scritture, di consigliarci e di studiare.


TRASCRIZIONE VIDEO: 138D) POTATURA RISOLUTA DELLE CHIESE UTILE PER IL BUON RIMANENTE FEDELE – Parte 3


Elenco delle puntate precedenti:

47) "POTATURA" DEI CREDENTI PRIMA DEL LORO RAPIMENTO - Parte 2

46) "POTATURA" DEI CREDENTI PRIMA DEL LORO RAPIMENTO - Parte 1

Buona visione.

Sorry, this website uses features that your browser doesn’t support. Upgrade to a newer version of Firefox, Chrome, Safari, or Edge and you’ll be all set.

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull'utilizzo del sito stesso.
Proseguendo nella navigazione accetti l’uso dei cookie; altrimenti è possibile abbandonare il sito.