Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

COS'E' LA PREGHIERA? -  PRIMA IL SALUTO DELLA LODE

da 5 minuti al giorno per "rallentare il mondo"

(Secondo minuto -rimanenti 45 sec - vedi schema essenziale dei 5 minuti)

di renzo Ronca - 19-11-12 - (Livello 2 su 5)

 

[imm da mercurio709]

 

 

(segue)

Ci avviciniamo alla preghiera, ma cos’è la preghiera?

Dopo il raccoglimento dei pensieri della volta scorsa, adesso ci avviciniamo alla preghiera nel suo significato più ampio e profondo possibile.  Intendiamo per “preghiera” non solo la supplica dell’uomo, ma anche la risposta di Dio. In pratica interpretiamo la preghiera come un dialogo, uno scambio di affetti, di emozioni, di significati con l’uso delle parole, dei silenzi e di mille altre percezioni e slanci tra due esseri: l’uomo da una parte e Dio dall’altra.

L’inizio della preghiera è il riconoscimento e saluto consapevoli di Chi abbiamo davanti; Poi sarà il momento di parlare, poi quello di ascoltare.  Parlare-ascoltare sono due atti automatici come nel respiro quando espiriamo ed inspiriamo. Il primo in assoluto è l’inspirazione del soffio di Dio nella creazione. Da lì in poi si tratta di un continuo scambio di “respiro” tra noi e Dio. E’ questo continuo scambio più o meno consapevole che ci permette di vivere.

Adesso, in questi rimanenti 45 secondi è il momento di parlare.

Divideremo il nostro parlare in due piccole fasi: il saluto di lode (15 secondi) e la nostra invocazione o sentimento espresso a parole (30 secondi).

Ripeto di non formalizzarsi sui minuti e secondi che scrivo:sono unità relative: intendo dire che consiglio una lode che sia una introduzione alla preghiera; metà tempo la lode e il doppio del tempo per la preghiera. Ma sono solo consigli pratici, non è che questo schema debba essere così condizionante. Andando avanti sarà l'amore a determinare i tempi di ogni incontro.

 Il saluto della lode (15 sec)

Quando entriamo in casa di una persona importante o anche di un amico per prima cosa lo salutiamo in modo adeguato, opportuno. Noi stiamo entrando nella “Casa di Dio”, e anche noi Lo salutiamo mantenendo l’appropriato reverenziale atteggiamento. Il saluto che Dio gradisce è la lode.

Lodare Dio è il contrario della bestemmia. Dire “Lode a te Signore” non è un’espressione doverosa verso un dio formalista, ma è la manifestazione di una consapevolezza profonda: con la lode riconosciamo che l’Essere a cui ci rivolgiamo è il Signore. E’ il Signore del mondo, delle cose, dell’universo… ed è  anche il nostro personale Signore, per nostra scelta, per nostro libero desiderio. Con la lode rinnoviamo l’atto del battesimo professando esternamente la nostra fede. Quando diciamo “Che tu sia benedetto in eterno o Dio” non vogliamo esprimere un atteggiamento adulatorio, ossequioso, tipo “cortigianeria politica”, ma diciamo esattamente quello che sentiamo dentro, ovvero il desiderio che il creato possa dire bene del Suo Creatore e ringraziarLo per sempre per il dono della vita eterna.

(segue)

 

 

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