Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA PREGHIERA ARRESTA IL PRECIPITARE DEL MONDO E RIVELA LA REALTA’

da 5 minuti al giorno per "rallentare il mondo"

 (secondo minuto -rimanenti 45 sec - vedi schema essenziale dei 5 minuti)

di Renzo Ronca - 20-11-12 - (Livello 2 su 5)

 

(segue)

L’elemento rallentatore per eccellenza per staccarci da questo sconvolgimento del mondo che aumenta sempre più è la preghiera.

Più che rallentare, la preghiera è l’oasi nel deserto in cui puoi camminare con Dio. Questo sistema di cose occidentale così travolgente, fatto di palloncini colorati, di fatto non è nulla; scoppierà proprio come un palloncino vuoto. E’ invece nella quiete di questa oasi di pace che chiamiamo preghiera, che puoi ritrovare il tuo vero tempo, il tuo ritmo di vita, ascoltare di nuovo il tuo cuore, che batte calmo.

Ci siamo ritagliati pochi minuti di silenzio e di preziosa solitudine tra le nostre giornate caotiche. Ci stiamo accorgendo che in questo angolo di tempo la solitudine non è solitudine, ma uno spazio meraviglioso riempito dalla presenza di Dio. Noi e Dio. Camminare con Lui, parlare con Lui, ascoltare quando Lui parla e vederLo mentre ci ascolta senza interromperci, senza metterci fretta. Questo incontro in un’oasi tra noi e Dio è la preghiera: un dialogo pieno di confidenze, domande, risposte, intensi affetti, slanci e tenerezze.

La volta scorsa abbiamo accennato al significato che noi diamo alla preghiera e alla sua fase iniziale che è il saluto della lode. Oggi approfondiamo quella modalità di preghiera più specifica che ci pare più adatta in questo percorso.

Indirizzamento della preghiera: E’ un rafforzamento della lode e indica molto chiaramente a Chi è rivolta, usando i termini più adatti che conosciamo, secondo la volontà e gli insegnamenti di tutta la Bibbia a partire dal Vangelo. Così dunque ci rivolgiamo a Dio Padre, in nome di Dio Figlio Gesù e per mezzo di Dio Spirito Santo.

Questo modo di pregare che può apparire una  “frammentazione” dello stesso unico Dio, non sarà accettato dalle altre religioni monoteistiche (ebraismo e islamismo) ma noi siamo cristiani e ci crediamo.  Ci crediamo non perché capiamo la “frammentazione”, ma perché il Signore nostro Gesù ce lo ha detto, e noi crediamo in Lui. Egli, venendoci incontro e aprendoci a un mistero troppo grande per essere tutto compreso, ci ha dato "l'enunciato facile" grande abbastanza perché la nostra ,mente possa farsi un'idea più completa di prima, seppure ancora molto vaga.  Il mistero di Dio  può essere avvicinato solo così, cioè come un Dio che si esprime in tre persone. La fede è anche questo credere in ciò che non si capisce del tutto. Per il omento questo è alla nostra portata, poi quando verrà il Signore ci trasformerà completamente per poter abbracciare queste cose.

Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà. (Giov. 16:12-15)
 

Il fatto che ci rivolgiamo a Dio Padre, in nome di Dio Figlio e per mezzo di Dio Spirito Santo, non indica solo uno schema di fede, ma anche la consapevolezza da parte nostra di alcune fasi di crescita, di maturità. Se ci rivolgessimo a Dio senza farlo in nome di Gesù, significherebbe non aver creduto in Cristo quando ha detto:

e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. (Giovanni 14:13)

la stessa cosa per lo Spirito santo:

ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. (Giovanni 14:26)

Tutto riconduce al Padre Santo, per questo dice ancora:

Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. (Giovanni 15:16)

Sono passi molto difficili da capire adesso, ma intanto, facciamo del nostro meglio per essere ubbidienti e pregare come il Signore ci ha insegnato. 

Svolgimento della preghiera

Molti di voi saranno abituati a pregare recitando parole imparate a memoria. Non è che questo sia male quando il loro significato è veramente sentito e condiviso, tuttavia per non cadere nell’abitudine della ripetitività è bene non usare sempre le stesse parole, ma parlare liberamente di quello che abbiamo dentro al cuore. Se voi vi trovate in compagnia di un amico caro o di una persona amata come le parlate? Le recitate a memoria cose dette da altri o le dite direttamente e sinceramente quello che sentite dentro? Ecco, così facciamo anche noi, apriamo il nostro cuore a Dio.

Non aspettatevi degli schemi in cui una cosa sia prima di un’altra. Non ci sono schemi fissi nel pregare. Il “padre Nostro” è un buon modello, ma dobbiamo imparare a parlare da soli, liberamente e con grande fede come faceva Davide.

A volte appena siamo davanti al Signore scoppiamo a piangere e siamo presi da un dolore inspiegabile per una pesantezza interiore che non sappiamo. Così piangiamo silenziosi o con lamenti ma non importa, il Signore è lì e lo sa come ci sentiamo. Non c’è una lacrima che Dio non sappia capire ed asciugare. Liberandoci da ogni peso.

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. (Matteo 11:28)

Altre volte non diciamo niente e ci limitiamo a stare vicini al Signore, camminando accanto alla riva con Lui, oppure seduti ai Suoi pedi, senza bisogno di dire altro.

Spesso è il Signore a parlare, lo fa incitandoci prima a dire qualcosa di noi, delle nostre difficoltà o di quello che abbiamo appena visto o di quello che abbiamo in mente… Può prendere spunto da tutto, ma da quell’inizio poi ecco che ci ammaestra. In un modo meraviglioso sa condurci nel sentiero migliore per capire come stanno davvero le cose; ci rivela profondità che non immaginavamo e sposta il nostro sguardo dalle cose terrene a quelle celesti preparandoci al Suo ritorno. Lode a Dio per il Suo infinito amore!

In questi 45 secondi allora Con poche parole semplici, spontanee, rivolgetevi a Dio in nome di Gesù Cristo, per mezzo dello Spirito Santo, aprite il vostro cuore qualunque cosa ci sia, e chiedeteGli  perdono per i peccati volontari ed involontari, chiedete guarigione dalle ferite, protezione, guida, discernimento, sapienza.

(continua)

 

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