Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Primi 30 sec per la nostra libertà

(vedi schema essenziale dei 5 minuti al giorno per "rallentare il mondo")

LA DECISIONE INIZIALE

 di Renzo Ronca - 13-11-12 -  (Livello 3 su 5)

 

Modo giusto per proseguire la lettura: aprire la mente.

Anche se parliamo di secondi e minuti, cerchiamo di non essere troppo rigidi, intransigenti, fiscali, nello svolgere le nostre riflessioni. Mi riferisco per esempio allo svolgimento temporale dei fatti. Prima di proseguire sono necessarie due considerazioni:

1) Non prendiamo troppo alla lettera secondi e minuti, è il concetto che va assimilato, non le parole che usiamo prese alla lettera;

2) Per facilità di comprensione noi iniziamo le spiegazioni e gli esempi da un punto e da lì andiamo avanti, ma questo non è proprio esatto: cosa c’era prima? Pensi che Dio non sia stato presente prima?  Quando Saulo cadde a terra ed udì la voce del Signore Gesù, è vero che fu per lui l’inizio della conversione, ma il riferimento ai “pungoli” (1) del Signore ci lascia capire senza ombra di dubbio che già da prima, chissà da quanto tempo prima, l’azione del Signore era attiva e sospingeva Saulo a modificare alcune cose del suo comportamento.  Voi che vi avvicinate adesso al Signore, pensate che lo Spirito di Dio non vi abbia già mandato innumerevoli messaggi prima? Forse ve ne siete accorti, forse no, ma certamente Dio che ci ama, è dall’inizio della nostra vita che ci circonda d’amore e tenta di comunicarci in vari modi, nozioni ed insegnamenti per il nostro bene. Questo serve a capire che da quando Dio ci ha pensati (prima che noi nascessimo) ci sono molte cose concatenate tra loro che sempre ci hanno volto al bene, ma di cui ancora non ci rendiamo conto. Questo significa che ogni argomento che trattiamo, anche i nostri piccoli cinque minuti, va considerato in un contesto infinitamente spazioso, come fosse senza confini.

Adesso possiamo approfondire i nostri primi 30 secondi:

Si tratta di un distacco dal mondo per “entrare” in Dio (vedi SCHEMA  SEMPLICE DEL SUBLIME TABERNACOLO EBRAICO).

Pensate allo schema del santuario: il deserto… l’accampamento… il recinto… “dentro” al recinto la presenza di Dio.

Da cosa nasce questo desiderio di avvicinarci al recinto e di oltrepassarlo?

Non a caso abbiamo parlato di deserto. Israele, cioè il popolo di Dio veniva fatto passare  nel deserto. Pensateci che vuol dire. Israele si muoveva in un posto senza vita e al centro dell’accampamento c’era, raggiungibile, la presenza dell’Eterno. Dio era come un'oasi nel deserto. Dovunque il popolo si spostasse, Dio era sempre un'oasi di vita raggiungibile e presente. Il popolo di Dio poteva capire così che l’unica vita era in Dio e che Dio era sempre con lui. Per questo da ogni parte di deserto privo di vita l'uomo era come attratto verso l’unica porta del santuario che lo avrebbe condotto gradatamente alla presenza del vero Dio Vivente.

Ma perché era tanto difficile capire questa cosa semplice? Perché anche per noi oggi questi primi 30 secondi in cui voltiamo le spalle al mondo (deserto) per avviarci verso Dio sono così problematici? C'è qualcosa che causa resistenza, perfino un apparente fastidio... ma cos'è?

Credo che questo meriti un ulteriore importante approfondimento.

(continua)

 

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NOTE

(1) Atti 9:5 - Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse: «Io sono Gesù, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli».

 

 

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