TOLLERANZA ED USO DEL CERVELLO - Parte 3 - di Renzo Ronca - 16-5-17

 

 

 

(segue)

Noi che crediamo in Gesù e nella pace dobbiamo tollerare tutto per amore del quieto buon vivere? Assolutamente no! La mitezza (2) non va confusa con quello che generalmente chiamiamo “buonismo”; questo infatti è solo ostentazione, esibizione esteriore di quello che apparentemente sembra buono. E’ vero che la nostra fede  cristiana ci invita ad essere miti, ma soprattutto ci invita a cercare e poi a dire sempre la verità secondo il pensiero di Dio, non secondo la nostra convenienza.

La guerra che si combatte qui è tra l’Ingannatore e lo Spirito Santo. E’ a livelli spirituali che non ci è facile discernere. Lo Spirito Santo che è Dio cerca di salvare più anime possibile per mezzo del sacrificio di Cristo, rivelando loro come stanno veramente le cose, avviando processi di liberazione mentale, correggendo gli errori, consolando chi è sfiduciato, riportando la speranza a chi è disperato; questa a azione liberatoria prosegue, in chi accetta gli input dello Spirito Santo, fino a porre davanti a quest’uomo, purificato e provato dalla mente sgombra, una scelta consapevole tra bene e male. L’uomo libero sarebbe così veramente libero, artefice del proprio destino.

L’Ingannatore invece tenta di opporre resistenza al regno del Signore e fa di tutto per mantenere l’uomo nella prigionìa in cui lo ha relegato fin da quando lo ingannò la prima volta nell’Eden. Mentre Dio vuole riportare alla memoria dell’uomo la sua vera natura regale di figlio di Dio per i meriti di Gesù, l’Ingannatore facendosi passare per un dio o per una scienza o per un ideale o per la disperazione stessa, non vuole che l’uomo ricordi chi era e cosa è destinato ad essere, e lo mantiene in una mente impaurita, vuota di princìpi, occupata solo di passioni, istinti e filosofie contorte. Il diavolo vuole solo la morte l’estinzione dell’uomo. Satana odia l’uomo perché Dio lo ama; Dio ama l’uomo al punto da dare Se stesso per offrirgli una nuova possibilità; mentre lui, che era un meraviglioso angelo poi caduto per il suo orgoglio, non potrà più riavere quello che ha perso; egli sa che sarà giudicato senza appello, sa di avere pochissimo tempo, e per questo manifesta la sua rabbia sempre più violentemente e ciecamente. Non è difficile rendersi conto di questo, basta aprire la pagina della cronaca di un giornale in un qualsiasi giorno. Se questa creatura maligna dovrà essere distrutta allora nella sua logica perversa cercherà di portarsi appresso quanti più uomini possibile. Tutti i modi vanno bene per l’Ingannatore pur di mantenere l’uomo separato da Dio, in modo che non possa essere giustificato; tra i più raffinati modi di ingannare i credenti c’è quello di prendere il controllo delle coscienze tramite chiese cristiane apostate.

Non approfondiremo qui come l’Ingannatore riesca a far apostatare chiese intere senza che i credenti se ne accorgano, diciamo solo che corrompe i capi coinvolgendoli in cose di mondo come denaro, potere, sesso, ecc. e corrompe subdolamente i credenti, a loro insaputa, magari lasciandogli credere che la loro chiesa sia l’espressione di Dio e dunque ubbidire alla chiesa Tal dei tali equivale ad ubbidire a Dio. Questo principio è del tutto sbagliato ma quante brave persone abituate a fidarsi metterebbero in discussione quanto dice il capo della propria chiesa? La gente è stata abituata (altro terribile inganno) a DELEGARE il controllo delle proprie anime ad altri. In questo modo, per tornare all’esempio del referendum di prima, i fedeli della chiesa Tal dei tali, recintati da dottrine e dogmi specifici (che loro credono essere di Dio ma non lo sono), per non “cadere in peccato” si conformeranno al volere dei loro capi, che stabiliscono come la chiesa Tal dei tali debba votare. In pratica questi “fedeli” si comporteranno né più nemmeno di come si comportano i tesserati di un partito politico, cioè resteranno legati inquadrati alle scelte indicate dei loro leader. In questo senso purtroppo risulta essere più vera che mai quella famosa espressione: “religione oppio dei popoli” (3)

Ma la fede matura è un’altra cosa, non è seguire le direttive di una organizzazione o idealizzare un individuo carismatico, bensì è usare anche il cervello per controllare se ciò che viene predicato e propagandato sia corrispondente a quanto Dio ha insegnato: “Or questi [gli abitanti di Berea] erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, ESAMINANDO OGNI GIORNO LE SCRITTURE PER VEDERE SE LE COSE STAVANO COSÌ.” (Atti 17:11)

Tolleranza dunque non significa far entrare nella propria casa chiunque e condividere la vita con “cani e porci” (italiani o stranieri che siano), ma sta nel saper relazionarsi con prudenza, vigilanza, buona volontà ed intelligenza con chi persegue gli stessi valori. 

E allora per esempio “tolleranza religiosa” non può significare un’ammucchiata di persone con fedi diverse che pregano insieme. Tra loro potrebbe esserci il satanista che pratica messe nere e sacrifici con spargimento di sangue, oppure quelli che in nome del loro dio credono di avere la “licenza di uccidere” chiunque non la pensa come loro.

(continua) ….

 

 

 

 (2) Mitezza: a) LA  MITEZZA (breve commento della Dott.ssa G. Ciampi psicologa psicoterapeuta);   b)   MITEZZA – BREVE CONSIDERAZIONE ALLA LUCE DELLA FEDE di Renzo Ronca.

(3) “Religione oppio dei popoli” pensiero del filosofo Feuerbach che fu poi ripreso da Karl Marx.

 

 

 

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