Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

PRIMA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE

1989-1994  Rev.3

di Renzo Ronca

 

ASCOLTARE LA VOCE DI DIO ATTRAVERSO LA MEDITAZIONE SULLE SCRITTURE

CAP. 3 : NOTE DA QUALCHE LETTERA SULL'"APRI E LEGGI" - 1 parte

 

Come sapete, questa iniziativa opera spesso attraverso l'evangelizzazione epistolare; e' normale dunque che vi siano punti, esperienze, di utilità comune, tratti dalla corrispondenza con le persone amiche che ci hanno scritto.

LETTERA 1:

A) la prima cosa da fare, sempre, e' rivolgere il pensiero a Dio, consapevoli della nostra debolezza e dei nostri peccati.

B) Poi, tentando di mantenercelo il più possibile, inserire la propria situazione momentanea davanti a lui magari col n. 5, ovvero pregando in maniera diretta il Signore.

C) A questo punto, nella dovuta sacralità dei gesti (cioè sapendo a chi ti rivolgi) aprire con fede la Bibbia, nella tranquillità e pace di un atto semplice, lasciando che l'occhio scorra sulla pagina aperta a caso. Nel simbolo delle parole, un concetto risalterà, brillerà, salterà fuori, in maniera particolare.

D) Sarebbe bene, all'inizio, aprire pagine del Vangelo, perché di più facile interpretazione.

E) E' anche consigliabile non leggere pagine su pagine, ma soffermarsi su un fatto preciso, o una frase di senso compiuto che ci faccia riflettere in merito alla situazione che viviamo.

F) Fino a qui, sul quadernetto si può sintetizzare l'atteggiamento A e B con una domanda e una risposta. Il dialogo. L'importante come sai e' non banalizzare il tutto.

G) L'espressione simbolica dello scrivere la domanda, trovare la risposta, ecc, un poco alla volta dovrebbe interiorizzarsi, finché in un futuro, dovresti sentire direttamente in te stessa domanda e risposta. Se ora noi vediamo in modo staccato questo dipende dalla nostra immaturità, ma il Signore ci porterà alla completezza.

E) Intanto, sempre sul quadernetto, se ti senti di provare, puoi già articolare a più di una "domanda" per un dialogo più elaborato e complesso. Per esempio, la tua e' una richiesta di trovare una via d'uscita, nella risposta non riesci a capire, allora puoi, in base a quello che hai recepito chiedere di più, una conferma, un chiarimento, insomma il nostro e' un Dio vivo, per cui se uno ha desiderio di comprenderlo più a fondo, che c'e' di meglio che insistere per conoscere la sua volontà?

 

LETTERA 2:

Passiamo ora alla preghiera. Cautela nell'"apri e leggi". La frase che hai trovato, dopo aver rivolto il pensiero al Signore non e' strana. "Sono io che parlo con te" rivela Gesù alla samaritana del pozzo. Però attenzionissima a come si interpreta, soprattutto all'inizio, soprattutto per chi non e' stato ancora battezzato nello Spirito Santo! Riflettici molto su quella frase che hai trovato, che se non sbaglio e' Malachia 2:15.

1. Segna sul quadernino nuovo frase con cap. e vers.

2. Cosa ti suggerisce "al momento"? Come l'hai recepita dentro al cuore? Cerca l'impressione, interiore, "al grezzo", se di rimprovero, di approvazione, di correzione, di fiducia, di cautela, ecc. Per fare un buon lavoro cerca di sintetizzare l'emozione e scriverla.

3. Leggi e rileggi al frase e riflettici "a freddo". Segna coscientemente quello che pensi (può anche essere in disaccordo con l'emozione "a caldo").

4. Riporta il pensiero al Signore e, in tutta umiltà chiedigli perdono se l'hai offeso inavvertitamente e supplicalo di venire nel tuo cuore nel tramite dello Spirito Santo ad illuminarti i pensieri secondo la sua volontà.

5. Riportati al fatto in questione (separazione-divorzio) e cerca di porgerlo a lui, di metterlo come si fa con un foglio unto sulla finestra piena di sole.

6. Ritorna subito col pensiero a Dio e lascia pure che ti riveli le macchie sul foglio, senza paura. Tutti ne abbiamo. Chi non ne ha o e' Gesù o e' un bugiardo.

7. L'atto deve essere compiuto idealmente in ginocchio, vale a dire con un atteggiamento spirituale umile e rispettoso verso Dio, pure se non lo conosci. Nessun desiderio di vedere "se ci azzecca", o di sperimentazione. Sei di fronte a Gesù, ricordalo. L'esistenza di Gesù, unico vero Sacerdote e tramite tra noi e Dio, ci rassicura e ci da la fede necessaria per credere, ascoltare, recepire, cambiare in meglio.

7. Tieni la sensazione cosciente del "messaggio" dentro al cuore, come fece Maria quando ricevette l'annuncio dell'angelo. O lo capisci subito o ti sembra di non capirlo, tuttavia va tenuto, protetto, serbato quietamente in fondo al cuore. Riservatezza. Cautela con chi ne parli. Potresti esporre il Signore stesso al ridicolo! Nessuno in quella porta deve passare se non lo stesso Signore. Questo "seme" resterà e produrrà certamente dei buoni frutti a suo tempo. Potrebbe essere chiaro subito come un'esplosione di luce oppure lentamente, a mano a mano che diminuiscono gli attriti e le resistenze alla grazia di Dio.

8. Questo esercizio, o preghiera d'ascolto, nella ricerca dell'intimità' con Gesù, andrebbe ripetuto almeno una volta al giorno, in momenti e luoghi adatti; sempre sul quadernino, che diventerà a poco a poco un vero diario spirituale tra te e il Signore. In un certo senso sposterai la parte più intima e delicata della corrispondenza direttamente a Gesù e per la risposta non dovrai aspettare dei giorni.

 

LETTERA 3:

Parliamo  un  momento della "logica" che sembra sfuggirci in  certi  casi, nella riflessione sulle frasi bibliche: Non ci dimentichiamo mai di essere come l'indigeno di fronte ad un UFO; o per meglio dire, un granello di sabbia di fronte al Creatore di tutto l'universo. Il nostro concetto di logica e' molto puerile di fronte alla Sapienza che viene dall'alto. Mi spiego meglio: Fino ad oggi abbiamo pensato di impostare noi il tutto e di coordinare e dirigere la preghiera, le domande, le risposte, ecc. Pensavamo di porre un problema davanti a Dio e di andare a trovare la soluzione. Ecco, non e' proprio così semplice. Noi non siamo gli artefici o gli scopritori di tecniche o di ragionamenti o di preghiere, ma siamo piccole creature traballanti di fronte all'Intelligenza Creatrice. In pratica NOI CI INSERIAMO in un collegamento, la preghiera, tra qualcosa di illimitato e sconosciuto e noi stessi, che in parte conosciamo. Tendiamo a rapportare, in questo collegamento, come fosse un dialogo tra due umani, emozioni, strutture, parole, come accadesse tra due persone come noi; ma non e' così e dobbiamo imparare a rendercene conto. La Sapienza di Dio può farsi piccola e comprensibile in un linguaggio limitato come quello umano, all'inizio; ma proprio perché Sapienza e creatrice, tende ad aprirci la mente, a sollevarci, ad aprire i nostri confini intellettuali, mentali, spirituali. Il linguaggio, ovvero il modo di leggere le frasi e di porci davanti al Creatore si trasforma e cambia con noi; continuamente. Vorrei farti capire che la nostra sequenza: prego-domando-cerco-rifletto-ascolto-traduco-trovo risposta potrebbe restare come un bonsai invece che un albero alto trecento metri. Non ci fermiamo ad uno schema rigido, MA LASCIAMOCI PORTARE  nella realizzazione di questo contatto col Signore.

a) Parte da Dio la ricerca, l'interesse, l'amore, la soluzione, ecc.

b) A noi arriva, per cui non dobbiamo inventare, cercare e trovare, MA ASSECONDARE una specie di flusso di insegnamenti, che attraverso la ristrettezza della nostra analisi, possono pian pianino farci aprire una finestrella sullo spazio infinito, verso l'abitazione di Dio.

c) E' come un ballo con un affascinante gentiluomo, dove non siamo noi a condurre, ma lui, comprendi? Per cui quando capita di esporre una domanda e non trovare una risposta logica immediata, che abbia una sicura attinenza con quanto abbiamo detto, non ci dobbiamo meravigliare; Le comunicazioni tra noi e l'Eterno non si possono sempre svolgere su un piano di botta e risposta che parte da noi: se così fosse rapporteremmo Dio alla nostra umanità, mentre invece e' il contrario: siamo noi  che ci rapporteremo all'infinito. Allora nei momenti in cui ti sembra che il discorso, attraverso le frasi, non segua una certa logica, prova a pensare che forse vi e' un'altra logica, più ampia, che in quel momento non stai vedendo. A me capita, alle volte, di sforzarmi di "spiegare" al Signore delle cose che a tutti i costi voglio impostare a modo mio e le ripeto, pensando che forse non ha capito (!): non sempre mi ricordo che chi mi sta di fronte e' il Signore, e che forse e' lui che sta cercando di dirmi qualcosa che io mi ostino a non voler capire. Allora se un argomento che tu porti nelle frasi non viene apparentemente preso in considerazione, tu non ti preoccupare, vai avanti e lasciati portare, segui tu quello che ti viene detto: potrebbe essere impostato male il problema, potrebbe essere fuorviante, oppure potresti al momento non avere dati sufficienti per risolverlo. Le possibilità dei "potrebbe" sono moltissime, noi sappiamo molto poco della dimensione celeste; però sappiamo che ci siamo messi nelle mani di Gesù, che attraverso lo Spirito Santo ci guida. Proviamo a seguire, pure se "alla cieca"; può darsi che scopriremo angolature superiori di un problema che vedevamo ristretto.

 

Correlazioni:

CAP. 3 : NOTE DA QUALCHE LETTERA SULL'"APRI E LEGGI" - 2 parte

ASCOLTARE LA VOCE DI DIO ATTRAVERSO LA MEDITAZIONE SULLE SCRITTURE

CAP. 1 : CONSIGLI SEMPLICI PER RIFLETTERE SULLE SCRITTURE

CAP. 2 :  "L'APRI E LEGGI" VISTO CON CAUTELA

CAP. 4 : COME PERCEPIRE I MESSAGGI DI DIO (cenni da sviluppare)

 

 

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