CIELI NUOVI L’OBIETTIVO DELLA CREAZIONE – SOFFERMARSI UN ATTIMO -  PARTE 81 - di RR 19-4-20

 

 

 

(segue)

 

Stiamo leggendo  Apocalisse 21:1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi, e il mare non c'era più.

In qs capitolo stiamo parlando di come Dio completerà la Sua creazione, non solo per quanto riguarda l’uomo e la terra, ma per tutto il creato, l’universo, tutto quello che c’è nello spazio. E’ LA CONCLUSIONE DEL PIANO DI DIO, l’obiettivo finale del Suo progetto; per questo dobbiamo soffermarci e ragionare, perché è anche il significato e  l’obiettivo della nostra esistenza.

 

Per renderci meglio conto dell’importanza di questa rivelazione, vediamo di inquadrarla, per quanto possibile, in uno schema che andiamo subito a spiegare:

 

fig. 89

 

Nella fig.89 abbiamo schematizzato semplificando al massimo, TUTTO IL PIANO DI DIO, dalla creazione dell’uomo ai “cieli nuovi e terra nuova”.

Tanto per segnare delle date, solo per visualizzare lo schema, ipotizziamo che il ritorno di Gesù Cristo avvenga ai nostri tempi.

 

a) C’è una linea orizzontale al centro con i punti 1, 2, 3, e 4. Questa linea indica lo scorrere del tempo terreno.

b) Al punto 1 abbiamo scritto “creazione dell’uomo”.

c) I trattini - - -   prima del punto 1, rappresentano tutta la creazione avvenuta prima della creazione dell’uomo (come dice in Gen 1:1 "Nel principio Dio creò i cieli e la terra "; dove nei "cieli" intendiamo i luoghi che ospitano creature antecedenti all'uomo, come gli angeli.

d) Al punto 2  abbiamo scritto “ Primo avvento di Gesù Cristo”. Dal punto 1 al punto 2  sono passati migliaia d’anni (abbiamo preso come esempio tra i tanti, la tradizione del calendario ebraico che fa risalire la creazione a circa 3760 anni prima di Cristo).

e) Al punto 3 abbiamo scritto “Secondo avvento di Gesù Cristo”, che nell’ipotesi avvenisse in qs periodo sarebbe 2020 anni dopo il primo avvento. Ovviamente il punto 3 sarebbe poco dopo il rapimento e dopo i giudizi del periodo di tribolazione.

f) Al punto 4 abbiamo scritto “Cieli nuovi e terra nuova”. E’ il momento in cui terminato il millennio, inizia un nuovo sistema di vita universale completamente diverso dal precedente. Possiamo anche chiamarlo ingresso nell’eternità, che abbiamo simboleggiato con degli altri trattini - - -

 

Questa fig. 89 ci serve a vedere da lontanissimo, in un attimo, tutto il piano di Dio, secondo la prospettiva terrena.

 

E’ interessante notare che, grossomodo,  volendo rapportare i “nostri giorni” ai “giorni di Dio”, si tratterebbe di circa settemila anni, cioè sette giorni di mille anni (“per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno” 2 Pt 3:8). Ora sette “giorni” sono anche i giorni della creazione in Genesi. E’ solo una riflessione abbastanza fantasiosa, però ci serve per elasticizzare la nostra mente ed aprirla.

 

CONSIDERAZIONE IMPORTANTE

Stiamo trattando in qs capitolo la parte fondamentale del piano di Dio: il punto di svolta tra l’ELABORAZIONE della creazione e il TERMINE della creazione. Qui il Signore rivela finalmente “il prodotto finito”, cioè la creazione come la intendeva Dio all’inzio: perfetta, senza più bisogno di altri passaggi.

 

Se un giovane a scuola mi facesse oggi domande su Dio, comincerei proprio da questo punto, ricollegandolo alla Genesi. Cercherei di proporre cioè tutto il progetto completo di Dio, con pochissime parole.

Poi con più calma e tempo, all’interno di questo piano (che Dio ha STABILITO, ma sta ancora realizzando), inserirei la nostra storia di uomini, con tutti gli eventi che conosciamo.

Farei così perché solo avendo davanti a noi l’obiettivo, la direzione, il piano di Dio completo, possiamo comprendere, orientare, i singoli eventi storici e personali.

Di solito invece le chiese cristiane fanno il contrario: partono dalla nascita di Gesù e si fermano ad alcune fasi della Sua vita terrena lasciando abbastanza in sospeso quello che ci sta davanti. Gesù non è venuto solo per manifestare un amore generico, per dire che dobbiamo amarci tutti. La vita come la intendiamo oggi non durerà sempre così e sono previsti dei cambiamenti e dei fatti epocali gravi, che non ci devono sorprendere. In qs modo dimenticano quello che c’era prima e quello che c’è dopo. E’ in funzione del dopo (la rivelazione dell’eternità in Apocalisse) che possiamo comprendere il presente ed il passato. Solo con la rivelazione di quello che farà Dio nel nostro futuro si potrà chiudere l’arco temporale di un Dio che era, è, e sarà. La storia dell’uomo si chiuderà con l’unione dei  rimanenti che dimoreranno in Lui,  liberati da questo tempo terreno mortale.

(continua)

 

pag precedente  -   pag seguente -    Indice "Ultimi Tempi   -  Home