SECONDA RACCOLTA DI APPUNTI  VERSO L'ESPANSIONE SPIRITUALE 1994-1995  (Rev. Febbraio 1998)

di Renzo Ronca

IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relatività delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri

APPENDICE

NOTA  2 - CHIESA (gr. eKKlˆsia)

(tratto dal Dizionario biblico ed. Claudiana - Torino)

                             "Testo scannerizzato manualmente dall'originale; sono possibili simboli e caratteri incomprensibili. Stiamo aggiornando tutto il fascicolo"

-   

Evangeli:

Il termine ekklˆsia si trova soltanto tre volte negli evangeli (Mt. 16:18; 18:17).

     Il passo di Mt.16:18 e' fondamentale per la comprensione del termine. Molte obiezioni sono state sollevate sulla autenticità di Mt. 16:18: facendo notare che il passo non esiste negli altri evangeli, che Gesù non ha mai avuto l'intenzione di fondare "la Chiesa," che la stessa aspettativa di un imminente ritorno di Cristo e' in contrasto con questo passo. Il punto centrale della questione sta in questa considerazione: non possiamo parlare, in riferimento al passo in esame, partendo dal concetto attuale di Chiesa (organizzazione ecc.). Gesù può aver parlato di ekklˆsia, non in senso moderno, bensì secondo il concetto che aveva un giudeo adoperando il termine aramaico equivalente alla parola greca. E' stato infatti dimostrato che tutta la frase in questione viene dall'aramaico, ed e' stato suggerito anche il termine probabilmente usato da Gesù. Questo termine aramaico Kenistà, indica una locale comunità giudaica, può però anche indicare " il Resto Messianico. "    Gesù chiama se stesso "il Figliuol dell'uomo" e si considera come il Messia nel senso di Daniele 7; ciò getta nuova luce sulla fondazione della sua Chiesa. Il Figlio dell'uomo di Daniele, infatti, pi£ che una figura individuale, e' rappresentativo del "popolo," del "popolo dei santi. "

La speranza messianica giudaica comporta l'idea di una comunità messianica, e' anzi inconcepibile senza di essa: il Messia era associato strettamente alla comunità della fine dei tempi, al resto santo di Israele. Quando Gesù parla del popolo di Dio che egli fonda, egli pensa certamente a questa comunità, al " resto d'Israele " (Is. 4:3; 10:21 ecc.) attorno al quale saranno riuniti i pagani. L'opera di Gesù Cristo e' appunto la creazione del nuovo popolo di Dio fondato sull'opera del Messia. [...]

     La Chiesa dunque che appare a Pentecoste non e' legata a Gesù unicamente da determinate sue parole o atti, ma soprattutto dalla Sua apparizione come Messia. Non vi può essere Messia senza una Chiesa che gli appartenga. La tesi di alcuni critici i quali hanno sostenuto che Gesù non ha potuto pensare di fondare una Chiesa, in quanto imminente, secondo Ges£, era la fine dell'età presente, imminente il suo ritorno in gloria, non tiene appunto conto di questo fatto che il termine "ekklˆsia" nel N. T. e' un termine escatologico,  e' la comunità cui e' promesso il Regno. [...]

Lettere di Paolo

[...] La vera essenza della chiesa ed il suo fondamento sono, per Paolo, solo in Gesù Messia e nel fatto che egli e' Signore e Cristo, non nella autorità teocratica di uomini, anche se essi hanno ricevuto i più alti doni di rivelazione. E' possibile che Paolo abbia di tali uomini in mente quando egli aggiunge al termine ekklˆsia le parole "in Cristo Gesù" o "di Cristo" e quando egli dice che "la roccia (pe'tra) era Cristo" (1 Cor. 1O:4). Paolo però come gli Atti, non fornisce un formale insegnamento sulla chiesa. Egli parla semplicemente della riunione degli uomini, della comunità, come comunità di Dio in Cristo. La natura ed il significato di ciò sono chiari per quelli che accettano il fatto dell'azione di Dio verso gli uomini e conoscono quello che egli fa in Cristo, senza esplicite aggiunte di predicati o attributi, questi non sono necessari. [...]

  Indice Generale ES - Indice ES_2 -  Home