Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

La santa Cena - Simbolo e gesto sacro che non ha bisogno di aggiunte -

di Francesco - 21-5-17

 

 

Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 Poi Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti. 25 In verità vi dico che non berrò più del frutto della vigna fino al giorno che lo berrò nuovo nel regno di Dio». (Marco 14:22-25)

 

Questi versi ci parlano dell’ultima celebrazione della Pasqua e della Santa Cena del Signore, ovvero dell’ultima cena. Gesù la istituisce ed anticipa ciò che sarà il Suo sacrificio e che sancirà il patto, la “nuova alleanza” che toglierà i peccati di molti. Corpo e sangue per l’umanità, per chiunque avrà deciso di seguirlo. Ed è proprio l’ultima cena, la Santa Cena che diventa l’atto che tutti i cristiani ripetono in Sua memoria. Un gesto di comunità e fratellanza profondo, che non prevede nessuna ripetizione all’infinito del Suo sacrificio, come qualcuno potrebbe fermamente credere e pensare,  quanto il ricordare un nuovo percorso, una nuova dimensione nel Suo nome e nella Sua Parola. In ultimo la promessa di Cristo è quella di non bere più il frutto della vigna fino al Regno di Dio, ovvero fino alla fine dei tempi che coinciderà con il Suo ritorno.  Nella Santa Cena si ritrovano tutte le comunità protestanti, nell’Eucarestia quelle cattoliche. Con differenze importanti e a volte con delle sfumature “dottrinali”. Ma il simbolo vero e incontaminato dalle interpretazioni resta il pane ed il vino consumato tra gli apostoli e tra i discepoli per riconoscersi come cristiani. Un gesto sacro che non ha bisogno di aggiunte, non ha la necessità di essere condito con la convinzione di mangiare il corpo di Cristo. È sacro perché rappresenta la nostra alleanza, il Suo patto e il Suo sacrificio, compiuto una volta sola e irripetibile perché intenso e profondamente rivoluzionario. Credo che sia importante ricordare e condividere il Suo insegnamento perché ci possano essere dei veri frutti.

 

 

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