Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

...HO IL DONO?

COME SI FA A RICONOSCERE UN SOGNO MANDATO DA DIO DAGLI ALTRI?

Avvicinamento alla interpretazione cristiana - parte 6

di Renzo Ronca - 28-11-13-h.18 - (Livello 2 su 5)

 

 

 

 

 

 

 

(segue)

 

Qualcuno mi ha chiesto: "Io a volte ho sognato cose che si sono realizzate.. dunque ho il dono?"

[ovviamente non prendiamo minimamente in considerazione la magia o gli spiritismi vari; parliamo solo dei doni eventuali, o carismi, dello Spirito di Dio]

 

Non è detto. A volte capita a molti ma non si tratta di un potere personale.

 

Vorrei riprendere qualcosa che ho già messo nella prima parte (un po’ difficilotta):  “Personalmente credo che queste attività mentali-spirituali del sogno che si proiettano nel reale, siano una specie di reminiscenza della nostra creazione ad “immagine di Dio” (meglio sarebbe dire  “a modello di Dio”). Reminiscenza o piccolo assaggio di eternità che generalmente al 90% sfugge alla nostra “normale” percezione, ma che a volte emerge come nel “presentimento” (come nel sogno della moglie di Pilato) […]   -  Se noi come vasi di terracotta “galleggiamo” verso l’eternità e da essa siamo anche per così dire “avvolti”, allora è facile che “qualcosa di eterno” possa filtrare attraverso il vaso ed arrivarci al cuore in qualche modo.

In alcuni casi sogni e visioni potrebbero essere dei modi per recepire, come una specie di eco, degli input di Dio.

Essendo l’eternità “avvolgente” rispetto al tempo terreno che è “lineare” (3), è possibile anche che questi messaggi, più o meno simbolici,  possano indicare dei fatti che sulla terra sono futuri, ma che nell’eternità sono già conosciuti.

A qualche  persona potrebbe essere già capitato di aver sognato dei fatti che si sono poi avverati. Questo non ci deve né esaltare né allarmare; non è un dono esclusivo , non è prerogativa o bravura di qualcuno più speciale di altri.

Io me lo immagino come una specie di “piega nel tempo” in cui ciò che è nell'eternità di Dio a volte passa "il muro"; non per caso o per potere dell'uomo o per magìa, ma perché Dio stesso lo permette per farci capire quante cose ci sono che non conosciamo e rendere lode a Lui come creatore che un giorno ce le concederà. Può capitare a tutti (anche non credenti) di avere premonizioni e sognare cose che poi accadono davvero. Sono tante le persone a cui è successo almeno una volta. Questo dovrebbe farci riflettere su chi eravamo (con Dio), su ciò che siamo (senza Dio) e su ciò che saremo (con Dio); ma se invece pensiamo al carisma in se stesso, come fosse un potere  se stante,  allora si infiltra l'ingannatore e ne potremmo diventare dipendenti,  psicologicamente deboli. Un po’ come leggere sempre l’oroscopo prima di uscire da casa. Questo è un male perché ciò che viene da Dio porta sempre libertà ed equilibrio.

 

Il dono poi se c’è o non c’è, non credo che sia una cosa molto importante. Il Signore ci dà tutto e non abbiamo bisogno di avere di più.

Qualora fosse utile o necessario non mancherebbe lo Spirito Santo di attivare in noi tutte i talenti straordinari che Dio aveva pensato quando ci concepì.

Di solito comunque come già detto, i doni –di qualunque tipo- si manifestano all’interno della Chiesa, per il bene comune.

 

A volte lo Spirito di Dio ci corregge o ci manda degli insegnamenti particolari di edificazione per le nostre anime o ci rafforza o ci consola. Per farlo può usare la nostra mente. La nostra mente per sua costituzione non interrompe mai la sua attività, nemmeno quando dormiamo. Penso che il Signore possa ammaestrarci continuamente, anche col sogno, anche la notte quando “dormiamo”, e questo è l’importante. "Io benedirò l'Eterno che mi consiglia; il mio cuore mi ammaestra anche di notte". (Salmi 16:7)

 

Ricordo ancora che le persone battezzate, che seguono il Signore con tutto il cuore, se lo desiderano,  possono chiedere il dono della profezia. IN esso è contenuto quello dell'interpretazione. Lo chiedano con molta tenacia e restino il più possibile uniti allo Spirito di Dio.  "Desiderate ardentemente l'amore, non tralasciando però di ricercare i doni spirituali, principalmente il dono di profezia". (1Corinzi 14:1)

 

Tuttavia, come ho già detto,  chi si avvicina a questo cammino attratto dal desiderio di poter interpretare, deve esser consapevole delle difficoltà e delle responsabilità che ne derivano.

Se crede di aver capito qualcosa, e se questa gli appare come avvenimento grave, prima di indicare comportamenti "giusti" agli altri (e condizionarli o metterli in agitazione) deve pensarci non una, ma mille volte!! L’emotività va ridotta a zero ed il cammino cristiano -a maggior ragione se si tratta di possibili carismi-  ha bisogno di alcuni responsabili anziani molto equilibrati e maturi nella fede e ricolmi dello Spirito Santo.

Se uno per esempio segue l’impulso del momento non è adatto. Come non è adatto chi, ripreso dagli anziani, si mette a polemizzare. Nemmeno è adatto chi pensa che le rivelazioni di Dio riguardino solo se stesso.

 

Ma non ci scoraggiamo! Se uno non è adatto oggi, non è detto che non lo sarà domani. Se lasciamo operare il Signore e ci rimettiamo docilmente in Lui, ci renderà adattissimi nei tempi e nei modi che solo Lui conosce.  Noi mettiamoci il massimo dell’impegno e dell’umiltà.

 

“Per il fatto di essere un dono potentissimo, la profezia va capita, accuratamente salvaguardata e protetta, e va essere sottoposta al gruppo dei leader per il discernimento. Dio stesso si prenderà cura degli errori onesti fatti nell'uso del dono; tuttavia, se trascuriamo di studiare l'argomento o di ricercare la guida divina necessaria, ne potranno risultare solo molti problemi.” (1) 

 

 

 

Note

(1) http://www.diovive.com/fondamenta/ch07.htm

 

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