SE IL BATTESIMO E' SOLO UN SIMBOLO, PERCHE' VOI EVANGELICI LO FATE IN MODO TANTO SPETTACOLARE?

DOMANDE SUL BATTESIMO PER IMMERSIONE DA ADULTI  - 5

di Renzo Ronca - 10-10-12-

 

 

 

 

 

DOMANDA: Se il battesimo è un solo un simbolo perché non farlo in una forma meno spettacolare?

 

RISPOSTA: Ma il battesimo consapevole è davvero solo un simbolo? A volte me lo chiedo.  Penso sia molto di più.  Facciamo un esempio: Immaginiamo di vedere una scena epocale come il fronteggiarsi di due eserciti in una valle; una valle vista dall'alto, come nella figura di sopra.

Gli eserciti si sono schierati da una parte e dell’altra della valle. Due schiere nettamente divise.  Dall’alto delle colline circostanti, non visibili, vi sono altri eserciti alleati delle due parti, anch’essi divisi.  Entrambi gli eserciti della valle non vedono gli alleati sulle colline e pensano che la battaglia riguardi solo loro, come se quella valle fosse il centro del mondo. Dalle alture invece questi alleati sono milioni, molto più di quel piccolo esercito della valle. Se li potessi guardare bene li vedresti in piedi seguendo il salire delle alture che da colline diventano montagne sempre più alte fino a disperdersi nelle nuvole… Questo strano popolo alleato, gigantesco in potenza e statura, è nascosto agli uomini della valle…. gli angeli infatti sono nascosti agli uomini. Angeli che stanno dalla parte dell’esercito del sud e angeli che stano dalla parte dell’esercito del nord. Angeli di Dio e angeli di Satana.

Non c’è ancora una guerra universale decisiva vera e propria nella valle della terra: solo delle scaramucce per qualche gruppetto che si avvicina troppo. Possiamo dire che i due eserciti si controllano in posizione di attacco o di difesa.

Ora torniamo giù nella valle….  esploriamo i suoi  margini… non nel centro dove sono schierati i due eserciti, ma più lontano nel mondo... Ci sono milioni di persone piccole piccole e lontane che non hanno ancora preso un decisione, non sanno se schierarsi, ed eventualmente non sanno da quale parte…

Ecco, tu che non sei battezzato, sei tra loro. Fai parte del circondario “neutro”, come molte persone della Svizzera  che sono sempre neutrali qualsiasi cosa succeda, salvo i propri interessi bancari. Tu pensi che non sia necessario prendere una posizione, osservi da lontano, come se la cosa non ti riguardasse. 

Io non credo che la neutralità, il disinteresse, sia cosa giusta; né che comunque si potrà mantenere sempre. Quando ci sarà la scontro finale (e stai tranquillo che ci sarà!) chi non avrà preso una decisione sarà come se lo avesse fatto. Chi non è a favore di Dio, chi non Gli ha creduto, chi non avrà “il sigillo dello Spirito Santo sulla fronte”, sarà considerato estraneo, straniero, alieno, “non conosciuto da Dio”. E’ per questo che anche quei milioni di “neutrali” senza fede, saranno spazzati via così come quelli che apertamente hanno dichiarato di essere contro Dio. La loro fine sarà identica. Tanto vale prendere una decisione consapevolmente.

Il tempo di scegliere è adesso. Adesso  è ancora il "tempo di grazia”. Questo tempo di grazia è fatto apposta per dare a tutti la possibilità di scegliere da che parte stare. Un tempo di grazia che si sta rimpiccolendo sempre più. Molti di noi pensano che siamo infatti negli ultimi tempi, quelli che precedono un grosso cambiamento mondiale con molti conflitti interni ed esterni.

Diciamo che l’uomo, se Dio avesse seguito la legge, avrebbe dovuto morire, avendo già in passato rifiutato di credere a Lui ed alla Vita che Lui aveva programmato. Ma per i meriti di Cristo è stata data ancora una possibilità, una specie di “ultima chance”; per cui Dio ha decretato che l’uomo, se manifesta la sua fede in Cristo Gesù, può avere la salvezza dalla distruzione finale.

Ciò non è per nostra bravura, è una specie di dono d’amore che Cristo ha voluto fare. Se uno lo crede e lo accoglie come tale, sarà salvato, se persiste nell’indurimento, allora seguirà il destino che si è scelto da solo, ovvero senza il Dio della Vita eterna troverà la distruzione per l’eternità.

Ed eccoci al battesimo:  come nell'esempio stiamo un una valle ampia, prossimi ad un conflitto universale, attentamente osservati da chissà quante creature nell’universo.. alcune pronte a contestare ogni piccola irregolarità di questa “procedura di salvezza per l’uomo” altre pronte a festeggiare per la salvezza… Se Dio non applicasse per tutti la stessa regola (ovvero la fede in Lui per essere salvati), avrebbero ragione i Suoi accusatori, Satana in prima fila, a dichiarare Dio ingiusto. Ma Dio non è ingiusto, a tutti dà la stessa possibilità. Lui salva, se noi però Gli crediamo.

Ed ecco allora il simbolo o non simbolo: quando uno in mezzo a questa valle, uscendo dalla “neutralità” deve dichiarare davanti a tutto il  mondo da che parte sta, è proprio un simbolo? Non deve “spostarsi” quasi fisicamente per camminare fino a passare da uno spazio ad un altro? Non deve comunque passare la “riga bianca” di confine e raggiungere l’esercito di Dio?

Pensare solamente di farlo non è la stessa cosa. Gesù non ha solo manifestato l’intenzione di una croce, non l’ha solo pensata ma l’ha fatta, l’ha messa in opera fisicamente, l’ha eseguita fino alla morte. Noi non possiamo solo dire “si, va bene, ti credo Signore”. No, qui si tratta di una cosa solenne e molto più importante di quello che sembra: si tratta di prendere una posizione decisa, cosciente, di dire a tutti quelli che stanno a  guardare nella valle, attorno alla valle, o sulle alture e fino al cielo, in altri mondi, di dire “Si, io professo davanti a tutto il creato che io sono cristiano, io credo che per la mia fede in Cristo, Dio mi salverà. Per me il Signore Gesù è davvero il mio Signore a cui dedicherò la mia vita e i miei pensieri con somma riconoscenza. Lo dico qui davanti a tutti che mi sono testimoni, lo dico con convinzione, senza paura. Questo è il mio nuovo patto con Dio che io rispetterò sempre con l’aiuto dello Spirito Santo che mi assisterà e mi guiderà.”

Non direi dunque che sia solo un simbolo, ma un patto reale da fare realmente con gesti e parole, così come la morte in croce di Gesù non è stato un simbolo ma un’offerta reale della sua vita con sangue vero, donato per questa possibilità di salvezza nostra.

Si, forse è un poco “spettacolare” il battesimo d adulti per immersione, ma in un certo senso lo era anche la croce che tutti hanno visto, nella terra e nel cielo. E poi.. in fondo, che siamo uno spettacolo per la nostra scelta di “morire” al mondo per rinascere a nuova vita è vero ed è stato già detto dall’apostolo Paolo:

Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. (1Corinzi 4:9)

E allora, anche fosse, di cosa dunque ci dobbiamo vergognare? Se Gesù si è assunto il nostro obbrobrio col sangue, senza vergognarsi, ci dobbiamo vergognare noi per una testimonianza così semplice che non fa nemmeno male?

Non è esibizionismo, ci vuole vero coraggio per farlo, perché poi una volta presa una posizione occorre coerenza e buona volontà per mantenerla. La coerenza della fede non può capirla il mondo, che essendo della parte dell'accusatore, proverà senz'altro ad accusarci o muoverci guerra in molti modi. Ma non saremo mai soli, c'è Chi ci difenderà. 

 

 

 

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