VOI PROTESTANTI... TANTO SOBRI INTELLIGENTI E MISURATI... E POI FATE IL RITO DEL BATTESIMO COSI'.. "RITUALE"!

DOMANDE SUL BATTESIMO PER IMMERSIONE DA ADULTI  - 4

di Renzo Ronca - 7-10-12-

 

 

 

DOMANDA: strano che i protestanti che sono tanto sobri, intelligenti, misurati, poi sul battesimo fanno cosi, un rito cosi...  rituale.

 RISPOSTA: Si è vero, è strano agli occhi di un non credente, che per certi versi dal suo punto di vista ha anche ragione. Mi proverò a ragionarci sopra per spiegarlo. Conosco un… non so come definirlo… non vogliono farsi chiamare “chiesa”, “movimento” nemmeno, “religiosi” neanche, non lo so.. diciamo un gruppo di persone molto colte che, calcando modernamente le tracce di una forma protestante che si rifà agli antichi “quaccheri” senza però esserlo (i “quaccheri veri“ sono quelli che scoprirono il silenzio come espressione più adeguata davanti al Dio della Bibbia), ecco che come movimento molto intellettuale, dove la mente è fondamentale, si stanno dirigendo verso una religiosità per pochi eletti, molto sofisticata, dove il battesimo viene abolito in quanto già insito nella eventuale fede, e dove anche la Bibbia viene abolita perché in fondo, secondo loro, "chi ci dice che anche tanti altri testi antichi non siano sacri?" Non so quale sarà il prossimo passo. Forse la massoneria? Ecco, di fronte a questi esperimenti di “menti raffinate” vorrei domandare:  l’uomo da solo è davvero in grado di stabilire il limite tra umiltà e amor proprio? Dove va un re che non ha dei riferimenti entro cui far crescere i suoi pensieri? Senza dei limiti, è l’uomo davvero libero? E’ sempre in grado di essere lungimirante e prevenire sentieri pericolosi che portano se stesso al posto di Dio?  Senza conoscere la statura di Dio, come farà a capire cos’è l’ubbidienza desiderata e rispettosa? Non lo so.. io non sono in grado di provare fino in fondo quanto dico, perché la mia strada vorrebbe essere basata sulla fede e non sulle prove, però mi sa tanto che l’uomo che eleva troppo i suoi pensieri razionali, non ce la fa poi ad  orientarsi in un mondo molto più ampio di quello che lui vede o tocca. Così confidando in se stesso, allontanando Dio,  cade in bocca al leone. Il leone delle filosofie e dei ragionamenti non è il l’Eterno, ma il vento che gonfia. 

Se io amo e stimo una persona e quella persona mi chiede di fare una cosa che non capisco bene, che mi sembra persino inutile, tuttavia per quell’amore e quella stima, io la faccio. Non per me, ma per quella persona.

E se io trovassi un ideale più grande di me e decidessi di seguirlo, allora se è più grande di me ecco che la mia persona dovrebbe “seguire” non fare la strada all’ideale. In quell’ideale, se decido di seguirlo, non dovrei forse mettere me stesso in una posizione sottomessa, di secondo piano, una gradino più in basso? Io vivrei per quell’ideale, non sarebbe l’ideale a vivere per me. Ci sono molte persone che per un ideale hanno dato la vita. Sono tutti sciocchi? Io non credo. Hanno creduto in qualcosa e ad essa hanno dedicato la vita. A me pare abbastanza logico e chiaro.

Ora nel caso del cristianesimo, questo ideale più grande di noi è anche una Persona. Qual è il problema? Qualcuno dice che l’ha incontrata, forse è vero forse no; molti ne parlano e danno giudizi senza averla realmente conosciuta. Invece di guardare loro, guardiamo noi stessi. Desidero incontrala quella persona o no? Se non lo desidero direi che stiamo perdendo tempo a parlarne.

Se invece lo desiderio e lo incontro, allora trattandosi di Dio credo che l’idea di ubbidienza sulle cose che non conosciamo non debba scandalizzare. Se poi vogliamo credere ma fare a modo nostro allora è meglio abbandonare l’idea della fede.

(segue)

 

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