PROPOSTA DI UNA RIFLESSIONE DIFFICILE - di Renzo Ronca - 3-1-18

Buongiorno, oggi vi propongo una meditazione difficile: “Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2:19-20) –  Tra i punti più difficili della nostra fede c’è l’abbassamento di noi stessi e l’innalzamento di Gesù Risorto. Credere in Gesù pienamente significa cederGli il controllo della ns vita, sapendo per fede che Lui la saprà condurre meglio di noi stessi. Facile a dirsi ma veramente difficile da realizzarsi se prima non abbandoniamo i nostri punti fermi umani e perfino certi idealizzazioni bibliche che sono in noi come piccoli dogmi. Quasi nessuno di noi riesce ad abbassare così il proprio “io” per farGli spazio perché (a parte brevi momenti) non vuole veramente lasciare a Dio la “gestione” della propria vita. Paura? Chissà. Proporrei di esaminare il limite della ns fede: fino a che punto mettiamo la ns vita nelle mani del Signore e fino a che punto pensiamo invece che il nostro “buon senso” umano sia la “verità”?

Per noi credenti è bene “provare la nostra fede” secondo come dice in 2Corinzi 13:5 “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati”. Allora cerchiamo di trovare il coraggio e la forza per rimetterci in discussione, per mostrarci umili davanti a Dio affinché Egli “provi” i ns cuori. Riesaminiamo dall’inzio la purezza della ns fede, chi come e quando preghiamo… fino a che punto crediamo in Gesù Risorto… al Suo ritorno… quanto invece siamo ancora legati al mondo (sia perché ne siamo attratti oppure perché ci lasciamo prendere dalle preoccupazioni che ne derivano, oppure dai doveri e dai sensi di colpa…). Rivalutiamo il ns culto nelle chiese o nelle preghiere personali per vedere quanto sia vero e quanto sia solo un dovere, un’abitudine… Questo all’inizio ci metterà nella debolezza e forse metterà in crisi alcuni punti, ma poi ci ritroveremo cresciuti nella grazia.

 

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