Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

“Ora posso riposare tranquillo”  

(Rubrica satirica "Due chiacchiere de giornalaio")

 

 

Come sapete, dall’altra parte della strada, qui di fronte,  vi è un edicola in cui  prendo “Il Ritorno” che abbiamo appena stampato; mi piace la mattina essere il primo a comprarlo tornando a casa; è come rivedere tutto il lavoro fatto ma dalla parte del lettore. Mentre lo metto sottobraccio scambio due parole col giornalaio. Veramente fino ad oggi ho parlato io, e lui ha ascoltato  i miei commenti fin troppo seri e lamentosi; ma oggi  mi ha confessato che ha passato anche lui un brutto periodo e ve ne vorrei parlare. Cerco di avere pazienza, con lui tanto, tra poco sarò a casa sul divano a leggere il resto in santa pace. Mi diceva che finalmente può stare tranquillo, chissà perché. Sentiamo. Poi ritornerò a salutarvi.

 

“….glielo confesso, ero tanto preoccupato; guardavo la tv tutte le sere mi chiedevo con ansia: ma come mai il Vaticano non chiede ancora perdono di qualche cosa? Se dimenticavo di vedere il telegiornale passavo una notte difficile e appena arrivavo in edicola aspettavo il quotidiano e lo leggevo tutto d’un fiato: è stato chiesto perdono o non è ancora stato chiesto? Non vi dico il nervoso… come mai tanto ritardo? Eppure ormai ci eravamo abituati alle scuse televisive che uscivano con regolarità… Non riuscivo più a concentrarmi.. l’attesa era troppo spasmodica… Pensi che sbagliavo anche a dare il resto… poi… ecco! Finalmente! Ieri la notizia! E’ stata convocata un’affollata conferenza stampa nello Stato Vaticano in cui si prepara il terreno per le prossime scuse tra una settimana. Ci saranno luci, riflettori, tamburi, riprese, collegamenti in mondovisione… la statua della pietà… aspetti le dico l’ora in cui si chiederà perdono… l’ho segnata qui da qualche parte.. eh?  come dice? -Il pentimento è uno stato interiore tra l’uomo e Dio che va vissuto con dignità riservatezza e silenzio, senza telecamere?-    Ma che c’entra il pentimento?  No di quello non se n’è parlato, io so solo che sono arrivate le scuse finalmente e tutti siamo più tranquilli.

–Ci sono fatti più importanti al mondo- lei dice? davvero? e cosa? Io vedo sempre la TV e in TV si parla sempre di questo, perciò questo deve essere l’importante, non le pare?

-Scuse intorno a che cosa- dice? E che importa? So solo che ora posso riposare tranquillo per qualche mese.  E non si faccia tante domande, metta questa notizia in prima pagina, vedrà che anche i lettori del suo “Ritorno” saranno più tranquilli.”

Ho accontentato il nostro amico giornalaio e messa la notizia in prima pagina, Ora che anche voi sapete la notizia, siete più tranquilli? Io? Beh, a dire la verità,  io invece comincio a preoccuparmi. Pensate infatti che succederebbe se ogni chiesa  che si sente in dovere di fare in continuazione il pubblico “mea culpa” mettesse in opera un così grande bombardamento dei “media”! Non parlo ovviamente solo della Chiesa Cattolica, anche se le riconosco un primato in queste “videoesposizioni” (del resto ci ha sempre tenuto ai “primati” mi pare, uno in particolare), ma anche alle altre chiese di tutto il mondo. Pensate che succederebbe se queste altre chiese scoprissero anche che dietro l’apparente umiltà del “videovangelo” si nasconde una grande crescita economica e d’immagine! Ve l’immaginate? Farebbero a gomitate per trasmettere le loro scuse! “Aspetta devo scusarmi io, tu l’hai già fatto ieri, ed era l’ora del massimo ascolto, adesso tocca a me non devi monopolizzare il traffico; siamo in epoca ecumenica!” “..quanti milioni di persone hanno sentito le tue scuse? Ah, le mie erano di più: io sono più famoso di te!”. Ci sarebbero accaparramenti di spazi televisivi anche sui telegiornali: immaginate una catastrofe mondiale come sta succedendo in Africa… ecco migliaia di persone morte… qualche superstite vuole parlare... ma.. stop! Un’interruzione! Fermi tutti, c’è la chiesa tal dei tali che deve chiedere scusa perché nel 1200 pronunciò quella parola con l’accento sbagliato! Il resto può aspettare. Forse ha ragione l’amico giornalaio quando dice che l’importante per la gente è quello che si trasmette di più e non ciò che è vero.

Amici, comunque vi ricordo l’uso del telecomando; un potere non da poco.

 

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