Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

IL GIORNALAIO ENTRA IN UNA STRANA CHIESETTA

 Rubrica  fantasiosa satirica "Due chiacchiere del giornalaio" di Renzo Ronca - 9-9-15-h.17,15

 

 

 

 

 

Pure se sono un ex-giornalaio che vaga nello spazio, alcuni redattori mi perseguitano ancora inviandomi giornalini on line. Come quelli de “Il Ritorno” con cui collaboravo una volta, che mi dicono sempre: “Vai in chiesa e convertiti vai in chiesa..”. Beh alla fine, stanco di questo stalking, ho deciso di  dar loro retta; così una mattina sono atterrato vicino una chiesetta e mimetizzando la navetta come fosse un SUV, sono entrato.

L’ingresso era per le 10,30… ma fino alle 11 era tutto deserto.. poi i saluti poi preghiere poi dopo due o trecento musiche stonate che nessuno ascoltava, sono arrivati alla prima predica ma eravamo tutti mezzi assonnati. Poi la seconda poi la terza predica… poi hanno cominciato con le testimonianze, poi gli annunci delle evangelizzazioni.. poi ancora innumerevoli cantici terribili all’orecchio umano per le stonature frequenti, applausi ai giovani mimi che si esibivano, poi parole parole parole….. ma quante parole e quanto sonno..!  Poi ancora altri canti e ancora canti… che per fortuna erano sempre più stonati e non ci facevano addormentare… Poi c’erano dei bambini che dovevano cambiare i pannolini, vecchi con i pannoloni, altri prendevano il numeretto per andare al bagno giusto per muoversi un po’..  alcuni uscivano a prendersi un cappuccino…  altri più devoti non uscivano perché non stava bene, ma tiravano fuori di nascosto ettolitri di caffè per resistere svegli… I giovani scorrevano gli SMS sui cellulari.. una signora benvestita alla mia destra contava le mattonelle in terra, poi misurò la lunghezza delle pareti, poi contò le travi del soffitto, poi smarrita non sapeva più dove guardare (forse è da qui che ha avuto origine l’abitudine di mettere le immagini nelle chiese?)… alla mia sinistra un ragazzone enorme che non entrava nemmeno sulla sedia si stava per slogare la mascella per gli sbadigli… Una donna sembrava l’unica in raccoglimento da una parte, ma guardando bene ho visto che stava capando delle verdure per avvantaggiarsi nel pranzo… Un signore con la cravatta che guardava in alto con la sguardo ispirato e fisso ebbe delle visioni… E sul pulpito parlavano parlavano uuuu quanto parlavano…! Verso le 13,45 la moglie del pastore con un amico medico e un carrello passarono tra banchi  per misurare la pressione ai più anziani e vedere a chi dare ossigeno e all’occorrenza fare una flebo… Infine prima due o tre persone isolate, poi pian piano tutti quanti si inginocchiarono a pregare. Dal pulpito dissero che fu un  momento di unità e di preghiera bellissimo. In effetti le preghiere –evidentemente molto intense- furono subito ascoltate perché il pastore all’improvviso ci salutò e tutti dissero all’unisono: “AMEN! GRAZIE! AMEN!” e si sollevarono abbracciandosi felici mentre uscivano.

 

Un saluto dal vostro giornalaio.

 

 

 

 

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