Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

“UN SENSO DI PENA PER I POLITICI COSI’ TRATTATI MALE DALL’OPINIONE PUBBLICA”?

“….ma come ci siamo permessi? A volte il popolo è proprio ignorante, soprattutto noi giornalai e barbieri….”

Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio"  di Renzo Ronca

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

11-1-12

 

Sono così tante le notizie che arrivano nella mia edicola, tra giornali e internet-point, che tutti incontrandosi, mentre pagano, finendo di mangiare il cornetto del bar,  parlano come se già si conoscessero come si fa quando si va alle partite e ci si sente della stessa squadra. Il problema qui è che la nostra è una squadra di perdenti, nessuno ride, le notizie, le nuove leggi, gli aumenti… parlano di tutto e non si riesce a focalizzare mai niente. Io lo so perché dietro il vetro dell’edicola li sento parlare e parlare, ma sono solo i soliti lamenti. Tristi. Tante persone che si sentono come unite in questa sconfitta continua. Beh, almeno una certa unità tra noi disgraziati si è formata.

Qualcuno dice che è meglio adesso che prima, quando ti aizzavano contro questo o contro quello e ti nascondevano la verità. Già la verità… i miei clienti non si pongono il problema, ascoltano, discutono su quanto sentono e siccome le decisioni (sulle tasse) sono tantissime, discutono in maniera frammentaria perdendosi alla fine in piccoli discorsi. Io come tutti i giornalai ed i barbieri sono diventato un mezzo filosofo della gente e mi capita persino di avere un’idea personale, tutta mia. Certo se lo scoprissero che giornalai e barbieri riescono ancora a ragionare col loro cervello ci obbligherebbero a installare il canale di grande fratello, ma intanto, per ora, ancora ragiono a modo mio.

E’ per questo ad esempio che ho ascoltato l'intervista da Fazio col nostro capo dei politici. Ero affascinato dalla cultura di questo capo, da come gestiva (gestiva, non subiva) l’intervista. Era come se ogni tanto uscisse dal suo personaggio ed ironizzasse sull’intervistatore, su noi, sul mondo che lo circondava e poi ritornasse nel suo personaggio ordinato e pacato. Grande sicurezza, uno che sa quello che fa e quello che dice. La scelta delle parole poi…  un livello di cultura e di intelligenza a cui, onestamente, non eravamo più abituati tra quelli che ci comandavano prima (e che ahimé torneranno). Alla fine della lunga intervista non avevo capito niente, ma ero in pace. Infatti mi sono chiesto perché ci stavamo lamentando se stavamo così bene. Quasi mi sentivo di scusarmi per il mio pessimismo.

Di cose politiche specifiche non ne capisco niente, però poi riascoltandolo non solo tramite i discorsi dei clienti ma anche nell’internet point su youtube, c’era una cosa che più delle altre mi “stonava”, ma non capivo ancora perché. Il nostro capo aveva esternato un sentimento di “pena” per la classe dei politici italiani trattati così male dalla popolazione. Pensavo di aver capito male la parola, non sono così colto come lui.. ma no, era proprio così: “pena”; l’ha notato anche l’agenzia AGI dell’8-1:"Sento un po' di pena per i politici, cosi' trattati male dall'opinione pubblica".[1]

 Magari con questa frase voleva introdurre altri discorsi non so... a quei livelli le persone importanti non si capiscono tanto bene.. noi che siamo del popolo capiamo solo quello che possiamo capire nella nostra limitatezza. Così in qs giorni mi sto facendo una specie di analisi di coscienza, mi sentivo in colpa, ne ho parlato anche in famiglia, ho portato l’argomento persino negli elevati incontri della CGGIL (Compagnia Gesuitica Giornalai Inversamente Liberi) ma nessuno è riuscito a capire dove e perché ci siamo comportati così male verso quella classe di gente così “onorevole” tuttora pagata da noi. Certo sono tanti questi politici tuttora pagati da noi. Certo hanno lavorato moltissimo…  mi sono andato a rivedere i vecchi giornali… alcuni di loro sono stati lavoratori incredibili che arrivavano persino a fare qualche ora di presenza la settimana, hanno rischiato di essere condannati per corruzione, per falso, per festini a luci rosse (coi nostri soldi)… certo abbiamo noi la colpa sicuramente. Nel loro indefesso lavoro hanno criticato lo Stato consigliando ad una signora che esponeva il tricolore di “pulircisi il..” scusate, ma certo avevamo colpa noi di quella frase e dei gestacci che faceva l’indefesso con il dito medio.. un altro politico poverino ha usato pure la parola “forni” per gli extracomunitari… ma certo avremo capito male. Noi del popolo non capiamo le cose così elevate.  Deve essere così se una persona così preparata e colta l’altra sera ha detto che gli fanno pena… che li trattiamo male… Forse abbiamo capito male noi che siamo ignoranti quando coi nostri soldi sono andati in vacanza, si sono comprati mezzo mondo “a loro insaputa”. Frequentare mafiosi poi.. certo avremo capito male. Tutto un disegno contro di loro. Sapete? Mi stavo convincendo della mia colpa, di aver trattato male questa classe di politici che ci ha portati allo sbando “a-loro-insaputa”. Sulla scia di quella intervista mi sentivo davvero in colpa di averli trattati male. Si si, la colpa sicuramente è stata la nostra. Non so in cosa, ma sicuramente DEVE essere stata colpa nostra, se no una persona così in alto non avrebbe detto quelle cose nell’intervista. Uno così attento alle parole non si può sbagliare. Mica è come noi che sbagliamo sempre! Lui ha ragione a farci pagare tutti  (meno i preti e meno i politici che sono le vere vittime di tutto, hanno ragione a non voler pagare), ha perfettamente ragione deve esser colpa nostra da qualche parte. Se non la vediamo questa colpa la vedremo prima o poi, bisogna pure aver fede in qualche cosa no? Si ero convinto anch’io. Altro che ragionare con la mia testa! Che stupidi siamo noi giornalai e barbieri! Dobbiamo uniformarci tutti quanti alle verità dette da persone così importanti. Che loro le cose le sanno. Ha avuto ragione anche quella politica elevata, che hanno ingiustamente chiamato “chiazzera”[2],

che nel rischio di essere tassata pure lei ha detto “questa (cioè mettere una legge sul vitalizio) è istigazione al suicidio”; sarei andato a chiederle scusa di tanta ingiustizia e magari avrei messo sull’edicola un foglio per una colletta. Poverini, che pena! Bene ha fatto quell'altra di quella regione che subito si è votata il vitalizio aumentando a noi le tasse. Ma come ci siamo permessi? A volte il popolo è proprio ignorante, soprattutto noi giornalai e barbieri.

Questi i miei pensieri fino a stamattina, poi vedendo di sfuggita su alcuni giornali la notizia dell’ennesimo suicidio (vero questa volta, come moltissimi altri in questo periodo) di un imprenditore, accaduto per disperazione, perché le banche non hanno concesso credito per mandare avanti la sua attività,[3]

allora improvvisamente il mio senso di colpa per aver trattato male i politici si è andato a far benedire. Pena per loro? Si una pena molto lunga per quelli corrotti, da scontare nelle carceri senza indulto! Mi sono venute in mente tutte le famiglie di tutti quelli che per disperazione si sono suicidati per incapacità dei nostri dirigenti nazionali e mi sono detto: se devo provare pena per questi politici e le loro banche, molti dei quali sono cialtroni tronfi incapaci ladri corrotti (non basterebbero gli aggettivi), allora cosa devo provare per le famiglie rimaste senza padre, senza marito suicidatosi per colpa di chi non ha saputo proteggerli?

Il mio pensiero ed il mio inutile lungo scritto va verso queste famiglie. Con loro mi inginocchio davanti a Dio,  a loro chiedo scusa per l’incapacità di molti di quei politici con le loro banche (o viceversa). Molti di loro infatti sono troppo in alto e troppo veloci sulle loro auto blu per vedere i problemi veri e pentirsi. Scusate per le loro parole vuote che nessuno capisce, perdonate anche quegli elettori, che fidandosi troppo delle loro chiacchiere, tollerando dove non dovevano, ridendo di una stupida barzelletta oscena che qualcuno di loro diceva in TV, hanno forse avallato questo stato di cose, ingannati come siamo tutti a sottovalutare la verità.

Che il Signore venga presto a portare la Sua giustizia. La Verità allora sarà sotto gli occhi di tutti senza contraffazioni. Di Lui solo ci si può fidare.

Un saluto dal vostro giornalaio

 

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[2]

Chiazzèra: donna plebea, ciana, volgare adusa ad urlare, vociare sguaiatamente soprattutto palam in piazza in maniera spesso scomposta, volgare, triviale, scurrile, sboccata, maleducata rozza, zotica […] (http://www.dialettando.com)

 

 

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