UNA PROPOSTA INTERESSANTE PER LA RESTAURAZIONE DELL’ITALIA AL GI.OTTO (Gli 8 Giornalai più potenti del mondo)

Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio"  di Renzo Ronca

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

25-10-11

Pssst…! Ciao sono io!  Sono il vostro giornalaio! Non fate caso al mio travestimento. Sono stato costretto. Sapete qui a Bruxelles c’è il nostro congresso del “Gi.otto” (I “Giornalai” più importanti del mondo) e hanno mandato anche me tra i portaborse del Dirigente Italiano Giornalai. Dato il clima che si respira qui, come italiani ci conviene travestirci. Però abbiamo un proposta che è una bomba!  No, ma che dite!! Una proposta importante, non bombe letterali, non scherziamo! E’ una proposta che risolleverà le sorti del nostro povero paese, così disprezzato. Ve la dico sottovoce in anticipo… venite qui… vi parlo all’orecchio.. se ci sentono che siamo italiani iniziano a fare i soliti sorrisetti ironici, ci circondano e non ci ascoltano più. Non li sopporto proprio. Dunque… la proposta che la “Carboneria Giornalaia” d’Italia ha concepito è questa: La restaurazione della “gogna”. Vi ricordate cos’era? Ma insomma!!! Il medioevo! Non vi ricordate niente! Va bene ve lo ricordo io: la gogna era una specie di collare metallico o di gabbietta di legno in cui venivano legati i re, i potenti, e tutti che si erano comportati male per aver rubato o commesso atti deplorevoli contro il popolo. Questi venivano esposti alla pubblica vergogna. Tutti potevano deriderli e svergognarli. Era ammesso anche il tiro delle uova e frutta marcia e lo sputo (lanciare i soldini oggi, meglio di no, sia perché non ne abbiamo e sia perché appena scesi dalla gogna li raccoglierebbero subito). Erano insomma “messi alla berlina”. Ecco, questa è la nostra arma segreta! Noi della “Carboneria Giornalaia” siamo forti vero? L’abbiamo elaborata in gran segreto e la proporremo al Consiglio dei “Gi.otto” (Consiglio Giornalai mondiali). Siamo sicuri che esponendo al pubblico ludibrio i tiranni Giornalai corrotti che ci eravamo eletti per ignoranza, forse, si spera, potremmo riacquistare credito presso tutti gli altri Giornalai delle nazioni. Penseranno tutti che era stata una svista e che mettendo in casa nostra questa gente alla gogna, siamo ancora in grado di pensare in proprio. Si era arrivati al punto che non si poteva vendere nessun giornale ma solo riviste sexy, di ufo e raccolte in DVD di "grande fratello".

Bene, mi chiamano… siamo cinque portaborse. Ognuno ha, appunto nella borsa, una copia della proposta della gogna contro i nostri capi-giornalai-corrotti, in dieci cartelle dattiloscritte; in questo modo se uno non ce la fa a passare la piazza e viene riconosciuto come italiano, riuscirà il secondo, se no il terzo e così via. Uno di noi si è vestito da prete, un altro si è tinto di nero la faccia, una donna, la più furba di tutte, ha indossato una t-shirt con scritto “no, vi sbagliate, non sono italiana”. Speriamo di farcela.  Se riusciamo ad entrare nel salone delle riunioni è fatta: senza toglierci i cappucci (le risate coprirebbero le nostre proposte), butteremo migliaia di volantini dalle balconate con scritto "Viva Verdi!" no scusate mi sono lasciato prendere dalla foga e ho sbagliato epoca; volevo dire con scritto: “Alla gogna! Alla gogna! Proposta per la resurrezione di un popolo che ritrova il suo orgoglio”. Magari ce la facciamo, hai visto mai?

Un saluto dal vostro giornalaio.

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