Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LA GIUSTIZIA NEL MODERNO PAESE DI BEN-GODURJAN

 

Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio"  di Renzo Ronca

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

4-10-11

[Isola corallina da Google Maps]

 

 

 

 

Lo stato di “Ben-Godurjan” si estende su un’isola dell’oceano molto ricca e tecnologicamente avanzatissima. Ci hanno chiesto materiale, notizie, perché il loro servizio stampa sta esaurendo le fonti. Si tratta di molti soldi per noi che viviamo in ristrettezza.

I dirigenti della DIGOS (acronimo che significa: Distribuzione Incredibile Giornali Ovunque Sempre) se c’è una richiesta importante, danno incarichi esplorativi a giornalai anziani per vedere se sia possibile instaurare catene di edicole in paesi stranieri; stavolta hanno incaricato me.

La capitale dell'isola si chiama “Godo-Ben-City” ed è famoso il suo corpo di polizia: mille agenti superaccessoriati che vigilano affinché chiunque possa fare il suo comodo senza essere disturbato.

Dall’alto ho visto ville da sogno, con templi massonici e file di belle ragazze in bikini.

Poi c’è il distretto finanziario con la capitale che si chiama “Porta-Qui-Si-Si” che riesce ad ospitare e triplicare qualsiasi somma di danaro da qualsiasi paese, sotto il più grande anonimato.

Scendo all’aeroporto di Godo-Ben ma subito mi arrestano. Pare che non mi abbiano trovato nulla addosso, nemmeno qualche piccolo lingotto d’oro; questa cosa ovviamente insospettisce. Il nostro referente giornalaio del posto riesce a farmi rilasciare dicendo che il mio bagaglio deve ancora arrivare; non oso chiedere cosa ha detto che contiene il bagaglio.

Mi spiega che le nuove edicole sono necessarie, almeno 50, comprensive di maxischermi collegati a computer point da inserire in posti chiave di Godo-Ben, perché in questo paese vanno di moda i processi-show di tutto; e c’è da fare un grosso business. Noi dovremmo fornire le notizie grezze, all'amplificazione ed elaborazione pensano loro. Gli chiedo degli esempi. Il giornalaio referente, che si chiama “Fatté-Buggerà” è molto preciso e mi racconta con dovizia di particolari di due filoni di processi molto seguiti attualmente: quelli di cronaca e quelli politici. –Questo- mi dice con orgoglio Fatté-Buggerà, è il risultato di almeno 50 anni di sofisticate prove mediatiche. Mi spiega che prima di tutto vengono quelli politici, ma quando questi rischiano di diventare seri (c’è sempre purtroppo qualche giudice che si corrompe e vuole applicare davvero la legge) allora si dà grande spazio a quelli di cronaca, in attesa che quelli politici siano dimenticati.

C’è poi una base di riserva sempre utile per creare/sgonfiare la tensione del paese, che sono i processi dello sport nazionale “calciosputo”; mi assicura che la gente di tutta l’isola di Ben-Godurian, ormai ammaestrata e “calciosputo-dipendente”, sarebbe capace di destituire un governo in 15 minuti se gli venisse a mancare la razione giornaliera di calcio-sputo. Devo ammettere che sono molto avanzati in questa nazione.

Adesso è la volta di due giovani che studiavano alla prestigiosa “Fotty-Ben-University”. Questi, nella realizzazione della loro tesi, avevano messo su un reality privato delle materie che studiavano: una specie di orgia (comune da queste parti) in cui però per distrazione ci era scappato un terribile fatto di sangue. Questo fatto era stato ripreso dai media più volte e adesso aveva raggiunto l’apoteosi dell’audience. Gli chiedo come viene amministrata la giustizia e cosa si aspetta la sua organizzazione di edicole dalla nostra DIGOS (Distribuzione Incredibile Giornali Ovunque Sempre). Vedo che gli si illumina il volto mentre parla: La loro giustizia si fonda su 73 gradi di giudizio, estendibili a 100 in base del successo  mediatico. Per statuto segreto i giudizi devono essere rigidamente uno l’opposto dell’altro; in pratica se al primo grado di giudizio si dice che l’imputato è colpevole (è solo un esempio, si affretta a chiarire Fetté-Buggerà questo non avviene quasi mai, si usano solo dei sinonimi di colpevolezza), al secondo appello deve essere necessariamente innocente; al contrappello sarà virtualmente semi-colpevole; e così via.

–Ma la gente non se lo immagina già? Cosa ne pensa?- chiedo ingenuamente.

Fatté-Buggerà mi guarda senza capire, prende il traduttore automatico e lo regola meglio e mi dice di ripetere, ed io ripeto: -La gente, le persone, vedendo questo continuo alternarsi di condanne e innocenze in maniera regolare per 60-70 volte per ogni tipo di processo, non sospetta niente? Cosa pensa di tutto questo?-

Non c’è verso, il traduttore non funziona. Cerchiamo una impiegata che fa la traduttrice e le ripeto la frase: –Ma la gente cosa ne pensa?- Vedo che mi guarda con aria interrogativa, poi dice nella mia lingua: -Può definire per favore il termine “pensare”?-

 

Sono sull'aereo di ritorno e sto rivedendo gli appunti. Come dite? Quale relazione proporrò ai miei capi? Niente, dirò che era un territorio desertico... presenterò solo una mozione per una modifica del nome: da DIGOS (Distribuzione Incredibile Giornali Ovunque Sempre), a "DIGOQS" Distribuzione Incredibile Giornali Ovunque Quasi Sempre.  

Detto fra noi, non voglio assolutamente far conoscere le pericolose tecniche di Ben-Godurjan; sono troppo avanti per noi. Forse.

L'unica cosa che mi lascia perplesso e che salutandoci all'aeroporto Fatté-Buggerà mi ha detto: -..e mi saluti tanto il mio caro zio Fatté-Servì. Gli dica che lo aspettiamo domenica per la festa come d'accordo -  Ora questo è il nome del nostro dirigente di grado più elevato...  non so... voi dite che ha un significato?)

Un saluto dal vostro giornalaio.

 

 

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